Lo sciopero della scuola che si sta svolgendo oggi ha coinvolto un numero molto alto di studenti nelle principali città d’Italia. Tanti i disagi che sono stati segnalati fino ad ora. In merito alla situazione a Milano, Repubblica.it ha voluto aggiornare su quanto accaduto nel capoluogo Lombardo dove non sono mancati gli scontri. Secondo gli organizzatori sono stati 4 mila gli studenti che hanno aderito e manifestato contro la Buona Scuola. Alla testa del corteo, partito da largo Cairoli, gli studenti (che secondo il quotidiano online sarebbero almeno un migliaio) hanno sfoggiato diversi striscioni: da “Ora basta, decidiamo noi” a “contro la scuola di classe di Ue e Confindustria, sferriamo il contrattacco”, passando per “7 ottobre: tutte e tutti in piazza, no legge 107 no riforma Boschi” e “per una buona scuola, contro la buona scuola”. Messaggi eloquenti che hanno lasciato il posto ad azioni concrete. Passando davanti alla sede di Assolombarda alcuni studenti hanno lanciato fumogeni e petardi per poi giustificare il gesto accusando l’associazione di essere “responsabile dello sfruttamento dei lavoratori”. Lanci di vernice rossa sono stati invece riservati alle finestre della sede del consolato turco, con urla di alcuni studenti contro il presidente Erdogan. con adesione abbastanza alta per gli studenti in piazza che hanno e stanno ancora adesso manifestando contro il governo, il Miur e le scelte della riforma Buona Scuola: mattinata però rimpianta anche di scontri, non gravissimi, ma comunque presenti tra i cortei studenteschi di Milano, Roma e anche Palermo. Nella Capitale gli scontri maggiori, con all’altezza di via Marmorata, alcuni ragazzi del Coordinamento degli auto-organizzati si sono staccati dal percorso stabilito per dirigersi verso il Parlamento, «per quella che hanno definito “un’azione”. Gli agenti li hanno subito affrontati e sono volati qualche calcio e qualche spintone», riporta la Repubblica. Sono le presunte degli anarchici infiltrati nei gruppi studenteschi e i centri sociali che hanno prodotto le maggiori problematiche anche a Milano, con vetrine rotte delle banche del centro e Assolombarda, giudicate “nemiche del popolo, le banche italiane finanziano l’industria militare e investono in armi atomiche, ribellati ora” sono le urla che si sentivano dalle vie del centro di Milano. Lo sciopero durerà ancora fino alle prime ore del pomeriggio poi si potrà considerare conclusa il primo di tre scioperi nel mondo scolastico di questo mese di ottobre.
Lo sciopero scuola in corso in questa mattinata nelle principali piazze italiane come era prevedibile vede anche i primi scontri interni al corteo delle varie sigle di studenti, con l’intervento dei centri sociali e dei gruppi autonomi contro la Polizia e le forze dell’ordine che presidiano le manifestazioni del primo sciopero scuola di questo nuovo anno scolastico. La mobilitazione nella città di Roma in questi minuti vede i principali scontri, con la tensione salita verso le ore 10 nelle vie del centro subito dopo la partenza da piazzale Ostiense: buona scuola, il nuovo welfare e il governo Renzi, queste le principali proteste anche nella Capitale. Intanto il sito di Rai News24 ha annunciato che nella notte un blitz dell’Unione degli Studenti ha danneggiato alcuni portoni della sede Miur, dove anche oggi sono attesi presidi particolari contro l’operato del Ministero dell’Istruzione.
Lo sciopero del mondo scuola è iniziato questa mattina e i primi disagi per la viabilità e il traffico nelle principali si fanno già sentire: sciopero di tanti studenti delle associazioni Rete degli studenti medi, Unione degli Studenti e Unione degli Universitari, con ad esempio Milano subito protagonista in negativo con il centro città completamente bloccato. Il corteo è partito alle ore 9 dopo il ritrovo in Largo Cairoli, Castello Sforzesco: con consueti cartelloni, fumogeni e scritte sui muri (anche se per ora i danni sono assai contenuti), la direzione della manifestazione è partita verso il Duomo e l’Università Statale di Milano. Buona scuola al centro delle polemiche, con molti cartelloni contro Renzi e la Giannini, anche questo già visto in tante manifestazioni e scioperi della scuola in passato, con i premier e ministro di turno alla “berlina” di tanti studenti scontenti dalle condizioni (e queste son vere) pessime di molte scuole italiane. «No alla scuola-azienda. Vogliamo contrastare un modello di impresa basato sulla competizione e la valutazione punitiva, perché esigiamo una scuola democratica e inclusiva», è il fulcro della protesta per come hanno chiarito i promotori nei volantini dello sciopero.
Sono 50 le città coinvolte dallo sciopero oggi della scuola: si tratta della prima agitazione dell’anno appena iniziato e coinvolge gli studenti. I ragazzi protestano contro l’abbandono scolastico e l’incertezza per il futuro. La mobilitazione è stata organizzata da Rete degli studenti medi, Unione degli Studenti e Unione degli Universitari. Lo sciopero, come riporta Metro, si intitola “C’ero anche io – Voci di una generazione precaria” e si pone l’obiettivo di affrontare i temi del lavoro, dell’inclusione e integrazione, del divario persistente tra Nord e Sud del Paese. La maggior parte degli studenti che prenderanno parte ai cortei per lo sciopero oggi della scuola provengono dalle Università italiane ma in piazza ci saranno anche diversi ragazzi delle scuole superiori. A Roma partirà un corteo da Piazzale Ostiense, a Milano da Largo Cairoli, a Napoli da Piazza Garibaldi, a Torino da Piazza Arbarello, a Bari da Piazza Umberto.
Lo sciopero scuola oggi terrà impegnate le principali piazze italiane con il primo di una lunga serie di appuntamenti di agitazioni contro il Miur e il governo Renzi per questi ultimi due anni di riforma scolastica che a molti studenti non è piaciuta. A questo si aggiunge il “classico” autunno di proteste nel mondo scuola che poi in maniera assolutamente “ordinata” verso si avvicina la fine dell’anno si esaurisce sempre di più fino all’ottobre successivo. Oggi, tra Roma, Milano, Napoli e le principali città italiane che vedranno lo sciopero di alcuni studenti ci saranno ripercussioni sul traffico? Di norma per gli stop solo degli studenti e dei centro sociali i danni apportati a circolazioni e trasporto pubblico sono minimi ma nelle prime ore di questa mattina si avrà un’idea più precisa sull’impatto reale della manifestazione studentesca in ogni singola città. Intanto,, queste sono le motivazioni che una delle associazioni studentesche in protesta oggi, 7 ottobre 2016, ha presentato per lanciare l’evento del primo sciopero dell’anno scolastico appena cominciato. «Per dire No alle disuguaglianze: gli studenti chiedono una legge nazionale sul diritto allo studio dal momento che migliaia di loro sia al Nord che al Sud sono esclusi dall’accesso ad un’istruzione gratuita e di qualità; ma anche protestare contro la scuola azienda». Sono ancora ingenti le proteste dell’Unione degli Studenti, dal contrastare l’alternanza scuola-lavoro, il No al preside manager, l’opposizione alla privatizzazione dei luoghi del sapere e il No a tutto quanto inserito nella riforma in generale. Motivazioni che paiono più ultimatum un po’ sterili a dir la verità ma che oggi saranno il centro delle preteste e dei cortei nelle principali città italiane.
Gli studenti si preparano, tra qualche ora scatterà lo sciopero scuola in tante città italiane, che vedrà il traffico in tilt nei centri dei principali snodi metropolitani, da Milano a Roma fino a Napoli: le agitazioni porteranno le prime avvisaglie di un mese terribile per il mondo scuola con ben tre scioperi tra quello di domani, quello del 21 e del 22 ottobre tutti contro il Miur e le scelte del governo Renzi in campo scolastico. Per quanto riguarda lo stop di domani che non prevede alcune sindacato di insegnanti coinvolto, un punto da sempre curioso per gli studenti che decideranno di aderire allo sciopero sarà quello della giustifica. Il regolamento è chiarissimo: come riporta il MIur e il sito di Forexinfo, «quando un allievo non entra in classe per motivi di sciopero (sia degli studenti che degli insegnanti) deve giustificare la sua assenza. Quindi, se pensavate che l’assenza in caso di sciopero degli studenti non sarebbe stata conteggiata, vi sbagliavate». Come ovvio che sia, tutti gli studenti maggiorenni potranno presentare un autogiustificazione personale, mentre se i ragazzi sono minorenni dovranno comunque in qualche modo parlarne con i genitori per evitare quegli spiacevoli imbarazzi sulle cosiddette “bigiate” che potrebbero costarvi molto più di un corteo in piazza…
Domani lo sciopero scuola coinvolgerà le principali piazze italiane con le motivazioni dello stop che vedrà il primo di tre appuntamenti lungo il mese di ottobre – qui sotto vedete gli altri eventi in dettaglio – che arrivano da più parti e da diverse associazioni di studenti. «Non possiamo continuare a vivere nell’incertezza vogliamo trovare riscontro ai dubbi delle tante studentesse e dei tanti studenti che da questa settimana ritorneranno tra i banchi di scuola, ma che hanno perso da tempo la capacità di credere che proprio da lì si inizia a costruire il proprio futuro», riporta in una nota Gianmarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti, che poi aggiunge nelle motivazioni dello sciopero scuola con gli studenti in piazza, come servano sempre di più «finanziamenti consistenti, di gran lunga superiori alle risorse straordinarie pari a 50 milioni che erano presenti nella scorsa finanziaria».
Domani il primo di 3 scioperi della scuola italiana vedrà gli studenti in piazza contro la riforma del governo Renzi: lo sciopero del 7 ottobre non coinvolge, al momento, sigle sindacali, ma dovrebbe riguardare solo studenti e al massimo centri sociali che scenderanno in piazza da domani mattina fino all’ora di pranzo con un corteo particolare di città in città. Per la situazione che ci sarà domani a Milano, il corteo proposto dagli organizzatori dello sciopero prevede la partenza dal centro città, presumibilmente presso l’Università degli Studi di via Festa del Perdono – anche se non è stato ancora confermato, ma è la partenza “classica” di tutte le manifestazioni degli studenti – per poi attraversare le vie del centro e arrivare come approdo finale presso Largo Cairoli, di fronte al Castello Sforzesco dove si terrà una breve comizio sui temi più caldi della situazione scuola milanese e italiana.
Il mondo della scuola ad ottobre, storicamente, vive di sciopero, agitazioni e polemiche contro il Ministero dell’Istruzione, specie in questi ultimi due anni dove la riforma della Buona Scuola ha scatenato molti docenti e studenti contro le decisioni del governo sul tema dei programmi, dei precari insegnanti e dei concorsi per le nuove cattedre da assegnare. Domani inizia il primo step dello sciopero scuola, coinvolti solo gli studenti questa volta con le principali piazze italiane che vedranno cortei fino al centro per protestare contro il diritto all studio. Sarà di fato una preparazione dello sciopero generale del comparto scuola che avverrà il prossimo 21 ottobre, dove i sindacati principali hanno già indetto la manifestazione a Roma e in tutte le principali città italiane contro le decisioni del Miur in materia di diritto sociale e scolastico. Ma non si chiude qui il mese di ottobre per gli stop della scuola, visto che il giorno dopo, il 22 ottobre prossimo, vi sarà il No-Renzi Day contro appunto la riforma della Buona scuola del governo Renzi a cui si aggiungeranno anche centri sociali e altre categorie di lavoratori in protesta contro le riforme di questo esecutivo.
Domani 7 ottobre 2016. Prevista una protesta degli studenti in 50 città, come riporta l’agenzia di stampa Askanews. Si tratta di uno sciopero generale degli studenti che protestano contro l’abbandono scolastico e le incertezze sul futuro. Previsti vari cortei che partiranno a Roma da Piazzale Ostiense, a Milano da Largo Cairoli, a Napoli da Piazza Garibaldi, a Torino da Piazza Arbarello, a Bari da Piazza Umberto. La mobilitazione è stata organizzata da Rete degli studenti medi, Unione degli Studenti e Unione degli Universitari. Gli studenti scenderanno in piazza “per dire no alle disuguaglianze: vogliamo una legge nazionale sul diritto allo studio perché migliaia di studentesse e studenti, da Nord a Sud, sono esclusi dall’accesso ad un’istruzione gratuita e di qualità; no alla scuola-azienda”. La protesta degli studenti precede di due settimane lo sciopero generale di docenti e personale Ata già indetto per il prossimo 21 ottobre dai sindacati Usb, Unicobas, Usi “per la difesa dei diritti del lavoro e dello stato sociale”.
6 ottobre 2016 nel settore delle regioni e autonomie locali. Nel Comune di Verona si fermerà per l’intera giornata la polizia locale. Si tratta di uno sciopero indetto dai sindacati Csa, Cub-Pubblico Impiego. Sciopero oggi anche in un altro settore, quello delle pulizie e multiservizi. A Roma è prevista l’agitazione dei dipendenti dell’azienda Gielle Industrias con la specifica del personale in appalto presso i vari siti Rai. I lavoratori attueranno lo sciopero per l’intero turno di lavoro. Lo sciopero, di rilevanza aziendale, è stato proclamato dal sindacato Filt-Cgil. Continua fino a domani 7 ottobre lo sciopero nel settore delle Poste e Comunicazioni di Poste Italiane SpA. L’agitazione riguarda le seguenti regioni: Toscana, Sardegna, Umbria e Abruzzo. I dipendenti del Settore Mercato privati e Posta Comunicazione e Logistica attueranno lo sciopero delle prestazioni straordinarie e aggiuntive. In Toscana, Sardegna e Umbria lo sciopero è stato proclamato dai sindacati Slp-Cisl, Slc-Cgil, Uil-Poste, Failp-Cisal, Confsal-Com, Ugl-Com. Lo sciopero in Abruzzo è stato invece indetto dal sindacato Slc-Cgil.