La Protezione Civile ha fornito le ultime notizie sulla slavina che ha colpito l’hotel Rigopiano di Farindola, in provincia di Pescara, dove sono ancora in corso le operazioni di soccorso ai superstiti. La vicenda è stata anche spunto di una contestatissima vignetta di Charlie Hebdo. Il settimanale satirico francese continua, infatti, a fare satira sulle catastrofi italiane: dopo i morti di Amatrice della scorsa estate, la valanga in Abruzzo. Per la vignetta è stata disegnata la morte in sci con due falci al posto delle racchette e la scritta: «Italia: la neve è arrivata. Non ce ne sarà per tutti». Sui social network regna l’indignazione per il disegno firmato da Juin (clicca qui per vederlo). «È una vignetta agghiacciante, priva di senso, priva di ironia, priva di stimoli alla riflessione, scopo della satira. Farebbero bene a ritirarla e ad avere rispetto per i nostri lutti e le nostre difficoltà» il duro commento di Laura Garavini dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, come riportato da Il Fatto Quotidiano.
Bilancio provvisorio lanciato dalla Protezione Civile sulle ricerche e i soccorsi all’Hotel Rigopiano che fa un po’ d’ordine sulle varie notizie circolate nelle ultime ore: «Giornata complicata, ma non priva di elementi positivi. Cinque persone estratte dall’hotel Rigopiano, una donna e 4 bambini, 5 le altre persone da estrarre». E’ quanto ha detto il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, parlando dalla Dicomac di Rieti, lasciando intendere che le cinque persone da mettere in salvo sono vive. Estratti vivi dunque tutti i bambini, con la famiglia del primo soccorritore Parente finalmente ricostruita al completo. Sul conteggio generale invece delle vittime, oltre alle persone che ancora si cercano all’interno dell’Hotel Rigopiano, con la speranza di ritrovare vive anche loro dopo la slavina terrificante di due giorni fa, si esprime ancora Curcio ai microfoni di Rai News24: «Le vittime collegate al maltempo sono cinque, due i decessi accertati all’hotel Rigopiano; Abbiamo raggiunto le persone di cui avevamo segnalazioni, sia via terra che via aerea con gli elicotteri”. Per l’energia elettrica, sono “47mila le utenze ancora disabilitate in Abruzzo, 2.800 nelle Marche, specie ad Ascoli Piceno. In alcuni casi è stato trasportato, sia via terra che via aerea, cibo per animali e restiamo in attesa di segnalazioni delle regioni».
Arriva il buio e torna l’incubo della neve che sta tornando a scendere dal cielo plumbeo: sopra l’hotel Rigopiano torna la neve e nelle prossime ore si spera che le condizioni non peggiorino per non rendere ulteriormente più complessa la situazione dei dispersi e delle ricerche. Intanto, una volta di più arriva la conferma dai vigili del fuoco del numero di persone salve e recuperate sotto le macerie: sei persone sono state estratte vive, la moglie di Giuseppe Parete (il primo sopravvissuto che ha dato l’allarme dall’Hotel Rigopiano) e i due figli, e poi Sebastiano Di Carlo, la moglie Nadia Acconciamessa ed Edoardo, il figlio di 9 anni. Altre 3-5 persone invece sarebbero in contatto con i soccorritori ma ancora sotto le macerie; come riporta il flash di TgCom 24, «i soccorritori stanno operando in una situazione particolarmente delicata per estrarre le 4 persone individuate evitando che le travi del solaio possano cedere, dunque si lavora con estrema cautela. Stanno operando i vigili del fuoco e conducendo un’azione con personale esperto e specifici mezzi. Ci sarebbero, inoltre, dalle 3 alle 5 persone localizzate».
L’Hotel Rigopiano vede ancora notevoli mezzi di soccorso che stanno cercando di liberare e trovare tutti i dispersi al suo interno: le condizioni sono sempre difficili e la possibilità di trovare vivi gli altri 25 dispersi scendono di ora in ora, ma dopo l’impossibile eppure accaduto ritrovamento di almeno 6 persone liberate e già in ospedale, non si può escludere nulla. L’operato dei soccorritori avviene in maniera eroica praticamente da 48 ore senza sosta, e in questi minuti pare siano stati ritrovati altri salvi sotto le macerie; «Abbiamo segnali di altre persone che rispondono alle nostre sollecitazioni. Mi fermo qui perché bisogna andarci piano». Lo ha detto Giuseppe Romano, dirigente dei vigili del fuoco; un’altra incredibile notizia è arrivata per Giampiero Parete, il primo sopravvissuto che ha dato l’allarme. È stato dimesso e ha già riabbracciato la moglie Adriana e il figlio Gianfilippo, che si trovano attualmente in osservazione nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Pescara. Il 38enne, che era riuscito a evitare la slavina e ha lanciato l’allarme, ora è con i suoi familiari ma manca ancora l’altra figlia, la piccola Ludovica, che era con loro in albergo.
Le notizie che si susseguono sull’Hotel Rigopiano impediscono di dare una visione al momento globale della situazione superstiti: resta il dato di persone estratte vive sotto le cerei del terremoto e della slavina sotto il Gran Sasso. Alcuni dicono 8 complessivi i superstiti tra ieri e oggi, altri 11 con le ultime notizie fresche che arrivano dall’ospedale dei Pescara che conferma questo secondo numero tra persone già arrivate e ricoverate in buone condizioni e persone ancora in elicottero ma comunque salvi. “Non ci sono danni fisici al momento, il problema resta al momento l’ipotermia”, ripetono le fonti ospedaliere di Pescara; quello che è certo è il racconto di uno dei soccorritori che ha trovato questa mattina quando le speranze stavano per calare definitivamente. Un forte odore di bruciato sale ancora dalle macerie dell’hotel Rigopiano. Si tratta probabilmente di piccoli incendi provocati dal crollo secondo quanto raccontato da Marco Bini della Guardia di Finanza. E proprio il fumo ha guidato i soccorritori nei punti dove sono stati recuperati alcuni dei sopravvissuti: “Lì avevamo visto che la neve cedeva e si poteva scavare” ha detto Bini.
I numeri sono assai complessi in queste ore di situazione concitate all’Hotel Rigopiano: la slavina che ha coperto l’albergo dopo il terremoto due giorni fa sta facendo riaffiorare persone incredibilmente vive e in buone condizioni. Ci sono alcune contraddizioni tra i numeri dei superstiti salvati: secondo Marco Bini della Guardia di Finanza, «sono stati estratti tutti e 8 i superstiti trovati stamani sotto le macerie dell’hotel Rigopiano. Sono tutti in buone condizioni». Il capo ufficio stampa dei Vigili del Fuoco invece parla di 6 slavati con sicurezza e trasportati all’ospedale di Pescara e di Teramo in elicotteri. Di sicuro, resta il fatto che gli sforzi dei soccorritori eroici e la capacità di resistenza alla vita e capacità di adattamento dei superstiti stanno regalando le prime gioie e sorrisi dopo questi giorni di ansia e tragedia. Non solo, secondo il capo dei Vigili del Fuoco in azione nelle aree dell’hotel Rigopiano, “ci sarebbero altri 4 persone sotto le macerie dell’hotel, siamo entrati in contatto vocale e stiamo capendo come intervenire per salvare anche loro”. Un fatto incredibile che però è accaduto.
Sale il numero dei superstiti dell’hotel Rigopiano sommerso da una slavina. Dopo le 6 persone trovate vive sotto un solaio questa mattina dai soccorritori altre 2 sono state individuate, secondo quanto riportato da Rainews. Tra gli 8 sopravvissuti alla valanga che ha spazzato via l’hotel ci sono due bambine. Le operazioni di soccorso continuano senza sosta e sono andate avanti, anche se a ritmo ridotto, durante tutta la notte. Elicotteri stanno arrivando nella zona dell’hotel Rigopiano per recuperare le persone che sono state ritrovate vive. Titti Postigline della Protezione Civile afferma che “continueranno a lavorare i tecnici per portare avanti le attività di soccorso. Lo scenario è molto complesso, stiamo cercando di migliorare la viabilità per raggiungere l’area. Sono stati ritrovati purtroppo morti anche due altri dispersi quindi sono 5 le vittime accertate fino ad oggi. Il fronte della ricerca e del soccorso è aperto, sia all’hotel Rigopiano sia di assistenza a persone in difficoltà in luoghi non completamente accessibili ai mezzi di soccorso”.
La notizia più bella che potevamo dare: all’Hotel Rigopiano a Farindola, dopo 48 ore di ricerche completamente senza sosta per ritrovare i 35 dispersi sotto la valanga, sono state ritrovate vive addirittura 6 persone giusto pochi minuti fa. «Sei persone sono state ritrovate vive all’hotel Rigopiano. Secondo quanto si apprende da protezione civile e 118 di Pescara è stato attivato l’elisoccorso per trasportarle in ospedale», viene riferito dal Soccorso Alpino e dai Vigili del Fuoco che in questo momento stanno addirittura parlando con questi sei dispersi incastrati, così pare, sotto un solaio. In questo momento un elisoccorso del 118 si sta passando sui cieli di Penne per dirigersi all’Hotel Rigopiano per andare a trarre in salvo e trasportare nell’ospedale di Pescara le persone trovare vive, presto ne partirà anche un secondo verso l’Hotel situato sul Gran Sasso. Dopo la tragedia del terremoto, la neve e una slavina, questi sei sorrisi potranno di nuovo essere rivisti dai loro famigliari, in preda ad uno stato di esaltazione mista ad angoscia perché ancora non si hanno le identità dei sei sopravvissuti davvero miracolosamente. I vigili le fuoco e gli uomini del Soccorso Alpino hanno appena riferito come sei persone sotto un solaio sono state ritrovate vive, anche se non si sanno al momento né le identità e né le condizioni effettive dalla loro salute, ma solo che per fortuna sono vive e saranno ora trasportate nell’ospedale più vicino.
Purtroppo le speranze si riducono per trovare i dispersi ancora vivi nell’Hotel Rigopiano, praticamente raso al suolo dalla valanga di due giorni fa, dovuta pare alle 4 scosse di terremoto e ovviamente all’eccezionale presenza di neve sul Gran Sasso e su larga parte d’Abruzzo. All’ospedale di Penne (Pescara) la situazione è ancora molto tesa: in un’ala della struttura aspettano, in attesa di aggiornamenti, alcuni familiari dei dispersi dell’hotel Rigopiano. Visibilmente scossi e supportati da personale ospedaliero preferiscono non parlare con i cronisti. Un membro del soccorso alpino dice: “Al momento non abbiamo notizie da lí, stanno provando a partire altri gruppi”, riporta l’agenzia LaPresse. Le speranze di ritrovare qualcuno vivo, oltre ai due sopravvissuti della prima ora, sono davvero molto risicate: intanto il capo della Protezione Civile ha provato a spiegare lo strano fenomeno accaduto subito dopo la slavina. «Uso un’espressione un po’ impropria: al Rigopiano vi è stata un’implosione verso l’interno. L’intervento all’hotel Rigopiano è ai limiti del possibile. Abbiamo parlato con tutti gli operatori sul territorio e l’idea è supportare chi sta lavorando sul posto. E’ uno scenario critico».
I soccorritori continuano a scavare per cercare superstiti dell’hotel Rigopiano sommerso da una slavina. Le persone disperse sono circa 30. Durante tutta la notte hanno lavorato grazie all’aiuto delle fotoelettriche, come riporta Tgcom. Matteo Gasparini, responsabile del Soccorso alpino della Valdossola che da ieri è impegnato nelle operazioni di ricerca all’ Hotel Rigopiano a Farindola, in provincia di Pescara, racconta com’è il lavoro che stanno effettuando: “Da giovedì sera stiamo lavorando in condizioni difficili nella ricerca di superstiti nella zona dell’Hotel Rigopiano. I cani spesso fiutano odori ma dobbiamo scavare per oltre 4, 5 metri prima di arrivare al terreno”. Stanno scavanto anche i tecnici della delegazione Valdossola, quelli di Canavese, Cuneo, Mondovì, Valsusa, Valsangone: le squadre di soccorso sono partite alla volta dell’hotel Rigopiano dopo che il Coordinamento Nazionale della Protezione Civile ha chiesto rinforzi. Questa mattina cinque automezzi sono partiti per arrivare allalbergo e dare il cambio agli operatori del Cnsas del Centro Italia.
La tragedia che ha colpito l‘hotel Rigopiano di Farindola, sommerso da detriti e neve, sta vedendo impegnate diverse squadre di soccorso, alla ricerca dei superstiti. In queste ore sono stati resi noti tutti i nomi di chi si trovava nel resort al momento della slavina, fra cui tre bambini. La più piccola, che risulta fra i registrati in Questura, ha appena 6 anni, ma c’è anche il fratellino di due anni più grande. Sono Ludovica e Gianfilippo Parete, i figli del superstite che in queste ore sta sperando di ottenere notizie positive riguardo alla sua famiglia. Fra i dispersi risulta anche un altro bambino, di sette anni, figlio deel 41enne Domenico Di Michelangelo e di Marina Serraiocco, di 37 anni. Molti erano sul punto di andare via ed attendevano solo che la strada venisse sgomberata dallo spalaneve. Il timore delle autorità è che non ci sia alcun superstite, fatto salvo per le due persone che si sono riuscite e salvare dal disastro perché si trovavano nel parcheggio, a bordo della propria auto. Non compaiono invece fra gli ospiti dell‘hotel Rigopiano i due fidanzati Marco Vagnarelli e Paola Tomassini, entrambi residenti di Castignano. Come sottolinea La Stampa, i due giovani si trovavano in Abruzzo per una vacanza i due giorni, da cui poi sarebbero ripartiti verso il Piceno.
Sono purtroppo davvero flebili le speranze di ritrovare qualche disperso vivo nell’Hotel Rigopiano, l’albergo resort sotto il Gran Sasso che due sere fa ha subito la tragica invasione improvvisa della valanga di neve staccatasi da 2400metri di altitudine. La discesa a velocità impressionante ha travolto l’Hotel addirittura facendolo spostare di almeno 10 metri, come segnalano gli uomini del Soccorso Alpino: il terremoto ha provocato il distacco della frana che travolgendo alberi e la gran quantità di neve ha generato la slavina che purtroppo si è abbattuta sull’hotel sopra Farindola (Pescara), con 35 persone rimaste intrappolate e al momento solo due sopravvissuti in attesa delle continue ricerche continuate durante la notte. La ricerca dei soccorsi ha però subito ieri qualche polemica di troppo dopo le parole di Guido Bertolaso – e soprattutto i tanti commenti ignoranti sui social che hanno attaccato senza coscienza di causa il lavoro della Protezione Civile. «Sgomento. E’ quello che provo mentre scorrono le notizie di una nuova, terribile, serie di scosse sismiche, tutte sopra al quinto grado della scala Richter, nei territori già martoriati dai terremoti di agosto e ottobre scorso. Lo Stato è assente. Abbiamo, forse, toccato il punto più basso. E ora occorrono visione e serietà», dice l’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso al Tempo. Secondo il responsabile della ricostruzione durante il terremoto a L’Aquila 2009, il problema è tutto politico: «Tutti gli uomini impegnati sul campo stanno facendo i miracoli, ma il corpo non funziona se non funziona la testa, e non possiamo ignorare che stiamo assistendo ad una situazione inaccettabile, figlia delle scelte sbagliate adottate nei mesi scorsi. Da quando, cioè l’ex premier Matteo Renzi in occasione del sisma di agosto, per dar parvenza di efficientismo ha nominato, ancora in fase di piena emergenza, Vasco Errani commissario alla ricostruzione». Le polemiche volano, la neve intanto scende ancora, il terremoto spaventa e la speranza fa scavare ancora: decidere cosa far prevalere, questo è forse il problema più urgente.
Proseguono all’Hotel Rigopiano sommerso da una slavina due sere fa, le operazioni di soccorso per salvare le 30 persone rimaste intrappolate dalla neve e dalle macerie. L’hotel Rigopiano si trova nel comune di Farindola in provincia di Pescara: la slavina che lo ha sommerso è stata una conseguenza delle scosse di terremoto che hanno colpito ieri il centro Italia. Due persone sono sopravvissute alla valanga. Uno dei due superstiti, come riporta l’agenzia di stampa Askanews, si chiama Giampiero Parete. Sotto l’Hotel Rigopiano sono rimasti però i suoi due bambini e la moglie. L’uomo in stato di choc ha raccontato ad un amico: “Ho perso tutto. Lì sotto ci sono mia moglie e i miei due figli Ludovica, che ha sei anni, e Gianfilippo, di 8 anni”. Il numero delle persone disperse, secondo quanto riferito dal prefetto di Pescara Francesco Provolo, è stato fornito “dal manutentore dell’hotel che insieme a un cliente si trovava fuori: ci ha detto che lui aveva notato la presenza di 20 persone più qualche bambino e 7-8 dipendenti”.