A soli otto anni Aurora Maniero era diventata esempio indiscusso di bontà ed altruismo. Doti per nulla scontate nei bimbi di oggi, troppo occupati tra Internet e videogames per volgere lo sguardo al di là della propria finestra. Per Aurora, invece, è stato quasi un gesto naturale pensare di voler aiutare, seppur simbolicamente, chi come lei necessitava di cure. Per questa ragione, al suo quinto compleanno la piccola aveva espresso la volontà di non ricevere alcun regalo. Al contrario, era stata lei a farne uno grande al reparto nel quale era in cura, presso la Clinica di Oncoematologia pediatrica dell’Azienda ospedaliera universitaria di Padova dove fino a poche ore fa lottava da anni contro un neuroblastoma. Il suo desiderio, allora, era stato quello di raccogliere denaro da destinare all’ospedale ed ai bambini in cura e per questo era riuscita a racimolare 700 euro che avevano assunto il significato di un immenso gesto d’amore capace di commuovere tutta Italia. Ad assecondare il suo volere erano stati anche i nonni i quali, nella loro pizzeria, avevano dato il via ad una colletta che aveva permesso di raccogliere altri 1200 euro da destinare alla struttura ospedaliera tramite l’associazione Team for Children. Un gesto di immenso altruismo che fece vincere alla piccola il “Premio della Bontà”, contribuendo a coniare Aurora come la “bambina più buona d’Italia”.
ADDIO ALLA BIMBA PIÙ BUONA D’ITALIA: LA STORIA DI AURORA
LE NOZZE DEI GENITORI E L’ULTIMO DESIDERIO
Il male contro il quale da anni lottava Aurora Maniero non si è lasciato abbattere dall’incommensurabile bontà d’animo della piccola, che lo scorso martedì ha smesso di vivere lasciando in eredità a mamma Valentina, papà Mirko ed alla sorellina il suo incondizionato altruismo. Aurora però, prima di salire in cielo ha potuto sorridere ancora una volta grazie proprio ai genitori, esempio di forza, i quali sono riusciti ad esaudire il suo più grande desiderio. Lo hanno fatto sposandosi lo scorso sabato e regalando con la loro unione sacra un ultimo momento di indescrivibile felicità. Dopo la cerimonia però, la bimba era crollata, preludio di ciò che, qualche giorno dopo, sarebbe poi tristemente accaduto. Aurora da quattro anni lottava contro il male della leucemia, facendo innamorare con la sua dolcezza l’intero reparto di Oncomatologia pediatrica di Padova. Nonostante le tante cure provate, non erano mai emersi risultati apprezzabili e proprio negli ultimi tempi la situazione era precipitata drasticamente al punto da non riuscire più a camminare autonomamente. Il funerale, come annuncia il Corriere del Veneto si terrà il prossimo sabato nella chiesa di Fossò, il paese di origine della bambina più buona d’Italia, ad una settimana esatta dalle nozze dei suoi genitori.