Vi abbiamo riportato del brutto episodio che ha coinvolto il collega del Gazzettino Ario Gervasutti, vittima di un attentato intimidatorio nel corso della notte. L’abitazione del giornalista cinquantacinquenne è stata presa di mira con cinque colpi di pistola, sulla vicenda stanno indagando in queste ore gli inquirenti. Gervasutti ha evidenziato di non escludere che l’episodio possa essere legato alla sua attività professionale, sebbene non abbia ricevuto minacce in tal senso. Il Gazzettino evidenzia che al momento gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi: è possibile che possa essersi trattato del gesto di un folle. Attestati di solidarietà e di vicinanza da parte dei colleghi, con il Governo pronto a fare luce sull’episodio. “Un abbraccio al giornalista del Gazzettino Ario Gervasutti, tutta la mia solidarietà e l’impegno ad individuare i vigliacchi responsabili dell’infame gesto”, così sui social il ministro dell’Interno Matteo Salvini. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CASELLATI “EPISODIO PREOCCUPANTE”
Anche la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha espresso «solidarietà e ferma condanna per il gravissimo atto intimidatorio» ai danni di Ario Gervasutti, capo redattore del Gazzettino, e della sua famiglia. Nel manifestare la sua vicinanza e quella del Senato, la presidente Casellati auspica che si possa fare «quanto prima piena luce su questo preoccupante episodio». Subito è arrivata anche la condanna di Fnsi, Sindacato, Ordine giornalisti del Veneto e CdR del Gazzettino che «si stringono attorno al collega e alla sua famiglia e confidano nel lavoro delle forze dellordine per individuare al più presto possibile i responsabili». L’attentato che il giornalista Gervasutti ha subito è stato definito «vile e inquietante, dalla gravità inaudita, un attacco inaccettabile non solo a un giornalista che ha sempre dimostrato di avere la schiena dritta, ma anche a tutta la categoria che da tempo è nel mirino di chi vuole impedire la libertà di informazione». (agg. di Silvana Palazzo)
SALVINI “FARÒ CHIAREZZA”
Padova, spari contro la casa del giornalista Ario Gervasutti de Il Gazzettino: indagini in corso per individuare l’autore materiale dell’attentato nei confronti del cronista. Il governatore della Regione Veneto Luca Zaia ha testimoniato la sua vicinanza al professionista: l’episodio si è verificato nella notte, verso le ore 2.00, con cinque colpi di pistola sparati in rapida successione contro l’abitazione nella quale il gironalista vive insieme alla moglie e ai due figli. Colleghi e amici hanno denunciato il gravissimo episodio, con il Governo che ha subito chiarito la posizione dura nei confronti degli autori del gesto intimidatorio. Come riportato da Aska News, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha affermato che “se qualche cretino pensa di intimidire la libera stampa ha qui il suo nemico numero uno”. Il capo del Viminale ha sottolineato che sarà fatta chiarezza, ribadendo la sua solidarietà al capo redattore del Gazzettino di Venezia. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“SONO SCONVOLTO, PERCHE’?”
Un vero e proprio attentato quanto accaduto al giornalista del Gazzettino, Ario Gervasutti: nella notte sono stati infatti sparati 5 colpi di pistola in rapida successione, nei confronti della sua abitazione. 3 colpi sono entrati nella camera che da sulla strada, mentre altri 2 hanno raggiunto il muro esterno. Il giornalista ha messo al sicuro la famiglia ed ha poi avvisato i carabinieri, che sono giunti subito sul posto, effettuando tutti i rilievi del caso e chiudendo la strada per iniziare le accurate indagini. Il protagonista in negativo ha raccontato la vicenda ai microfoni del giornale per cui lavora, spiegando: «Sono sconvolto mia moglie e i miei due figli erano in casa, 3 colpi hanno raggiunto la camera da letto dove dormivano i ragazzi. Al momento non ho idea di chi sia stato: non ho ricevuto minacce, ma non escludo l’episodio sia legato alla mia attività professionale». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PAURA E TERRORE A PADOVA
Paura e terrore nella notte a Padova, in zona periferica Chiesanuova, con il giornalista de Il Gazzettino – Ario Gervasutti – che ha temuto per la propria vita dopo l’attentato subito in casa sua. Secondo quanto raccontano i suoi colleghi, pochi minuti prima delle ore 2 sono stati sparati ben 5 colpi di pisola in rapidissima successione contro la casa dove vive assieme alla famiglia (la moglie e i due figli giovanissimi). Per fortuna non ci sono stati feriti, né vittime e nemmeno danni particolari all’abitazione, ma di certo l’avvertimento criminale risuona come misterioso e ovviamente assai pericoloso. «Il collega, svegliato di soprassalto, ha messo al sicuro la famiglia e poi ha subito chiamato i carabinieri subito arrivati sul posto: per tutta la notte sono stati effettuati rilievi della Scientifica, è stata chiusa la strada e sono partite le indagini», scrivono i colleghi del Gazzettino questa mattina. Il giornalista è ovviamente sconvolto e al momento non sembra avere idea del motivo per cui potrebbe essere stato nel mirino di qualche azione criminale: «Sono sconvolto – racconta Ario Gervasutti – mia moglie e i miei due figli erano in casa, 3 colpi hanno raggiunto la camera da letto dove dormivano i ragazzi. Al momento non ho idea di chi sia stato: non ho ricevuto minacce, ma non escludo l’episodio sia legato alla mia attività professionale».
LA SOLIDARIETÀ DEL GOVERNATORE ZAIA
Le indagini sono ovviamente in corso volte a cercare di ricostruire quanto avvenuto, con i controlli accurati anche per le immagini video del quartiere qualora riuscissero a mostrare chi e come si sia avvicinato all’abitazione di Gervasutti sparando all’impazzata prima di scappare via. 55 anni, giornalista friulano, lavora al Gazzettino dopo una lunga permanenza alla guida del Giornale di Vicenza e in altre redazione: proprio nel quotidiano veneto aveva mosso i primi passi da redattore molti anni va e ora vi è ritornato nell’ufficio centrale. Sulla triste vicenda ha mandato subito un suo commento solidale il Governatore del Veneto Luca Zaia: «E’ un episodio gravissimo, che va condannato senza se e senza ma, acuito dal fatto che la minaccia contro un giornalista significa di conseguenza un attacco contro opinioni ed idee. La mia piena e completa solidarietà al cronista Ario Gervasutti e naturalmente alla sua famiglia». Non solo, nella parte finale del comunicato Zaia ricorda come «Mi auguro che i responsabili siamo presto identificati ed assicurati alla Giustizia. Sono intollerabili fatti del genere che purtroppo riportano alla mente anni bui della nostra Repubblica. A Gervasutti e alla sua famiglia la vicinanza mia e delle istituzioni della Regione del Veneto».