L’attenzione degli inquirenti che indagano sull’omicidio di Giulia Ballestri, del quale è accusato ed in carcere il marito Matteo Cagnoni, in questo momento è tutta concentrata attorno alle tracce biologiche rinvenute nella villetta di Ravenna. E’ qui che la giovane mamma di 39 anni sarebbe stata massacrata quasi un mese fa a colpi di bastone e poi abbandonata prima di essere ritrovata a distanza di alcuni giorni dalla sua scomparsa. Il principale indiziato sin da subito è risultato essere proprio il noto dermatologo che però continua non solo a dichiararsi innocente ma anche a chiedere che venga scarcerato. Nel corso dell’ultimo sopralluogo nella villa abbandonata divenuta il luogo del delitto di Giulia Ballestri, gli inquirenti hanno trovato alcune tracce biologiche delle quali si apprende che non appartengono alla vittima. Sono forse del suo assassino? Data l’importanza della notizia, le indagini starebbero proseguendo nel massimo riserbo, eppure l’agenzia Ansa, nel riportare la notizia della richiesta di scarcerazione ha anche evidenziato come verrà presumibilmente fatto un incidente probatorio proprio sulle tracce rinvenute nell’abitazione.
Il delitto di Giulia Ballestri, secondo la procura commesso dal marito Matteo Cagnoni, noto dermatologo dei vip, è stato affrontato ieri anche nel corso della trasmissione di Rai 3, Chi l’ha visto. L’uomo, molto stimato nel suo ambito al punto da essere spesso ospite in varie trasmissioni televisive, dal carcere di Firenze continua a proclamarsi innocente, nonostante contro di lui ci siano diversi e pesanti indizi che lo porterebbero a collocarlo nella villa di Ravenna il 16 settembre scorso, dove è stata massacrata Giulia Ballestri. Nel corso della trasmissione Chi l’ha visto, sono stati trasmessi alcuni stralci dei programmi Tv in cui Matteo Cagnoni era ospite in qualità di celebre dermatologo. In modo particolare, nel corso del programma di Gigi Marzullo, Matteo Cagnoni, presunto assassino di Giulia Ballestri raccontava un sogno ricorrente: un edificio grande, simile alla villa divenuta il luogo del delitto, pieno di meandri e corridoi bui. Nel sogno Cagnoni scavalcava la recinzione addentrandosi alla ricerca di qualcosa. Secondo la trasmissione condotta da Federica Sciarelli si tratterebbe di un sogno simbolico.
Si torna a parlare del caso di Giulia Ballestri, la giovane mamma 39enne di Ravenna uccisa brutalmente e ritrovata in una villetta abbandonata lo scorso 16 settembre a distanza di 72 ore dalla sua scomparsa. Del suo delitto il maggiore indiziato resta Matteo Cagnoni, marito della donna e celebre dermatologo dei vip noto anche per le sue numerose apparizioni televisive ed attualmente in carcere a Firenze. Contro di lui ci sarebbero numerosi indizi – dal rapporto di profonda crisi con la moglie dopo la scoperta della nuova relazione, alla tentata fuga all’estero ipotizzata dagli inquirenti dopo il delitto – sebbene Matteo Cagnoni continui a dichiararsi totalmente innocente. Per questa ragione il 51enne presunto assassino di Giulia Ballestri avrebbe chiesto di tornare in libertà attraverso un’istanza di scarcerazione presentata ieri mattina dal legale dell’uomo al Tribunale del Riesame di Bologna, opponendosi al provvedimento confermato qualche giorno fa dal Gip di Ravenna che aveva rinnovato quanto già deciso dal giudice di Firenze. Lo riporta il sito Today.it che intanto rivela come le indagini al fine di fare chiarezza sulla morte di Giulia Ballestri stiano proseguendo senza sosta. Anche per questa ragione, i militari sono tornati nuovamente nella villetta dove la moglie del dermatologo sarebbe stata massacrata a colpi di bastone e probabilmente precedentemente violentata, in occasione di un nuovo sopralluogo dal quale sono emerse alcune interessanti novità. Sul posto sono state rinvenute nuove tracce biologiche non appartenenti alla vittima e che potrebbero essere di Matteo Cagnoni. Su questo aspetto, tuttavia, vige al momento il massimo riserbo, almeno fino alle risultanze degli esami dei Ris. L’agenzia di stampa Ansa ha rivelato in merito alle indagini in corso come con ogni probabilità verrà eseguito prossimamente un incidente probatorio sulle tracce trovate sul luogo del delitto.