Solo in Italia i bambini che nascono prematuri, prima cioè dei nove mesi regolari, sono 50mila all’anno; in Europa oltre 500mila. Molti di questi bambini non sopravvivono: di quelli che muoiono prima dei 5 anni di età, il 63% sono proprio i prematuri. Ecco allora che il ministro della sanità promette un piano apposito. a tutela dei cosiddetti “neonati fragili”: prevenzione, sicurezza dei punti nascita e assistenza post ospedaliera. Lo ha detto il ministro Lorenzin parlando prima della Giornata mondiale dei nati prematuri che si celebra domani 17 novembre. In particolare, all’Ansa ha detto come “‘E’ estremamente importante realizzare tre cose: la prima è l’assistenza e la prevenzione durante la gravidanza, evitando fattori di rischio ed elementi che possono creare problemi al feto come il fumo o l’alcol, e utilizzando l’acido folico, tema al centro di una campagna in atto. E farsi seguire dal proprio ginecologo per una corretta alimentazione e tutti gli esami clinici da fare”. Il secondo elemento ”importante – prosegue – è proprio il momento del parto, con riferimento alla sicurezza della rete di ostetricia e ginecologia. Per questo, io insisto in modo molto forte sulla chiusura dei punti nascita non appropriati, la realizzazione di una rete di neonatologia-rianimazione e anche di trasporto veloce per i bambini prematuri laddove sia necessario, una rete che sia efficiente in tutto il Paese”. Importante, ha detto ancora, è poi l’assistenza post ospedaliera perché il bambino va seguito anche quando va a casa.