Continua presso la sede di Palazzo dei Normanni la Maratona Finanziaria per l’approvazione dei documenti economici e finanziari dell’Ars (Assemblea Regionale Siciliana), con tanto di contorno di proteste da parte di associazioni di disabili e molti precari, le accuse da parte dei deputati grillini circa presunti voti-fantasma espressi in assenza del diretto interessato e un clima di ostruzionismo che, secondo il presidente Gianfranco Miccichè, sta rallentando notevolmente i lavori. Il nuovo governo regionale, infatti, al primo vero esame è andato sotto su una delle norme presentate dalla stessa maggioranza, cosa che ha destato scalpore e fatto salire il clima presso la storica sede palermitana: gli emendamenti presentanti finora dagli esponenti delle opposizioni di Pd e M5S sarebbero circa 1300, con lunghi interventi che hanno letteralmente fatto perdere la pazienza al governatore Miccichè: “Di questo passo la Finanziaria non la approviamo nemmeno entro giugno” ha affermato criticando la pratica dell’ostruzionismo e stigmatizzando anche il comportamento dei deputati pentastellati, accusati di fare le prove di dialogo con i dem in vista di un possibile accordo per il Governo del Paese. Ad ogni modo, per la giunta Miccichè ci sono già alcuni risultati portati a casa: dopo un dibattito durato quasi due ore, è stato deciso che la regione tornerà ad assumere e che dunque sarà tolto il precedente blocco anche se ciò andrà unicamente a beneficio dell’Arpa. (agg. R. G. Flore)
ARS, APPROVATO IL BILANCIO
Questa mattina è ripartita la grande maratona finanziaria in Sicilia in riferimento all’esame della manovra economica da approvare entro il prossimo 30 aprile. Come spiega Repubblica.it nell’edizione di Palermo, questa mattina c’è stata una seduta-lampo per l’approvazione del bilancio interno dell’Ars, aperta dal presidente Gianfranco Micccichè. Tuttavia non sono emerse particolari novità rispetto alla bozza che era stata presentata alla fine dello scorso anno. Il costo del Parlamento regionale a carico del bilancio della Regione per il 2018 resta dunque di 149 milioni di euro, ovvero il 4% in meno rispetto al 2017. Al termine della breve seduta ha preso il via la votazione sulla Finanziaria. Il secondo punto all’ordine del giorno, spiega Quotidiano di Sicilia, ha riguardato la modifica del regolamento interno per l’allargamento del Consiglio di presidenza, ma la discussione è stata rinviata ad un secondo momento. In tarda mattinata si è provveduto all’approvazione del bilancio regionale, il cui voto finale arriverà al termine dell’esame della manovra. In contemporanea alla seduta per il via libera alla legge di stabilità, in piazza a Palermo, davanti Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana, si è svolta la manifestazione da parte di una delegazione formata da persone diversamente abili e da loro familiari.
PROTESTA IN ATTO: DISABILI E PRECARI
E’ stata una manifestazione pacifica quella messa in atto da un centinaio di disabili accompagnati da assistenti e familiari e che ha protestato contro i tagli contenuti nella Finanziaria regionale. Durante il sit-in promosso da associazioni di persone con disabilità e dei loro familiari, da forze sociali e sindacali, sono state chieste maggiori garanzie dei diritti delle persone con disabilità in Sicilia, ancora non assicurati “pur in presenza di buone norme”. Nel dettaglio, come si legge nel “Manifesto sulla disabilità in Sicilia”, i disabili chiedono risorse economiche per arricchire in Finanziaria il fondo specifico relativamente alle proprie esigenze. Tra le altre richieste c’è anche l’istituzione del sistema informativo per la disabilità, e la nascita di un dipartimento unico per l’integrazione socio-sanitaria da istituire alla Presidenza della Regione siciliana. Occorre infatti sottolineare come in Sicilia manchi una attenta verifica sul reale numero delle persone con disabilità, così come una valida rete di servizi integrati sociosanitari, e la continuità degli assegni di cura a tutte le forme di assistenza, diretta e indiretta. Oltre ai disabili sono scesi in piazza per protestare anche i precari Asu che chiedono la stabilizzazione.