Il ragazzo che si è dato fuoco davanti a una pattuglia della polizia è in gravissime condizioni all’Ospedale Niguarda di Milano. Secondo quanto riportato da MilanoToday il 29enne sarebbe stato intubato e si troverebbe in uno stato di coma indotto. Nonostante questo per fortuna non è in pericolo di vita anche se la strada per la guarigione è in salita e piena di possibili complicazioni. Ha riportato infatti ustioni di secondo e terzo grado su volto, torace e addome. Nelle prossime ore arriveranno ulteriori aggiornamenti sulle condizioni del giovane ragazzo che dopo un alterco piuttosto pesante ha deciso addirittura di darsi fuoco davanti a tutti. La sensazione è che i soccorsi siano arrivati proprio in tempo per evitare il peggio, anche se dopo aver superato le ferite delle ustioni il ragazzo dovrà seguire un percorso di riabilitazione psicologica che gli dovrebbe permettere di uscire da una condizione davvero difficile da giustificare al momento. (agg. di Matteo Fantozzi)
USTIONATI DUE AGENTI
Milano, si dà fuoco davanti a pattuglia della polizia: è gravissimo un giovane egiziano. L’episodio si è verificato oggi pomeriggio, lunedì 16 luglio 2018, verso le ore 16.00: come evidenziato dai colleghi dell’Ansa, un ventisettenne di origini egiziane si è dato fuoco in strada dopo l’ennesima lite con il suo ex coinquilino. All’angolo tra viale Zara e via Laurana era presente una pattuglia della polizia locale, con alcuni testimoni che hanno lanciato l’allarme alla vista di una persone sdraiata in carreggiata con una tanica di liquido infiammabile a fianco. L’egiziano, mentre due agenti si avvicinavano, ha deciso di accendere il fuoco: i due militari hanno provato immediatamente a spegnere le fiamme, obiettivo raggiunto grazie all’intervento di una donna presente sul posto che ha recuperato un estintore. I due poliziotti sono rimasti lievemente ustionati e intossicati.
E’ GRAVISSIMO
Il giovane egiziano, classe 1989, è stato immediatamente trasportato all’ospedale Niguarda di Milano in codice rosso: le sue condizioni sono gravissime, sottolinea Repubblica. Secondo una prima ricostruzione, la convivenza era finita da tempo e già sabato pomeriggio si era recato nella macelleria dove lavora l’ex coinquilino: una lite causata per una questione di corrispondenza, con il ventisettenne che uscendo aveva mandato in frantumi la porta in vetro dell’esercizio. Oggi il litigio si è trasformato in tragedia: dopo una nuova violenta discussione, l’egiziano ha versato del liquido infiammabile nella macelleria e, dopo aver visto le forze dell’ordine, ha deciso di scappare verso viale Zara. A quel punto, l’estremo gesto: dopo aver minacciato di bruciare la macelleria, ha deciso di cospargersi il corpo con il liquido infiammabile, mettendo in atto il folle intento pochi minuti più tardi. Attesi aggiornamenti nelle prossime ore sulle condizioni dell’uomo.