Basteranno altri sei mesi di indagini per risolvere il mistero di Roberta Ragusa, la donna scomparsa di casa ormai quasi un anno fa? E soprattutto, verranno concessi questi sei mesi? La procura di Pisa ha intanto inoltrato la richiesta di proroga al gip che ha dieci giorni di tempo per decidere. L’intenzione infatti come si è capito da tempo sarebbe di chiudere le indagini con un nulla di fatto. Unico indagato a piede libero resta il marito, su cui ci sono alcuni sospetti ma nessuna prova concreta. Gli inquirenti in realtà credono che l’uomo, Antonio Logli, abbia ucciso la moglie sia per coprire la relazione con la propria segretaria, ma soprattutto per non rimanere privo dell’agenzia di proprietà della donna in caso di separazione. Ne avrebbe abilmente fatto scomparire il corpo per poi denunciarne la scomparsa il giorno dopo. Roberta Ragusa venne data per scomparsa nella notte fra il 13 e il 14 gennaio del 2012 e per lungo tempo si pensò si fosse allontanata da sola, ma nessuna traccia del genere è stata rilevata, come peraltro non si è trovato traccia del corpo nonostante lunghissime ricerche in varie zone della Toscana. L’avvocato del marito ha intenzione adesso di ascoltare il vigile del fuoco Filippo Campisi che è sempre rimasto silenzioso fino a quando non è stato interrogato dai carabinieri: il Campisi avrebbe detto di aver visto il Logli uscire di casa quella notte con una donna in vestaglia, salire su una jeep e poi partire in direzione di Pisa.