Il caso di Roberto Fico, Presidente della Camera, e della presunta colf (e baby sitter) in nero continua a fare rumore all’indomani della messa in onda del servizio de Le Iene. Semplice amica di famiglia o collaboratrice irregolare? La trasmissione di Italia 1 ha realizzato un servizio cercando di sentire tutte le campane: dal testimone che ha messo la pulce nell’orecchio alla stessa Imma, presunta colf pagata 500 euro al mese per turni precisi di 4 ore e mezza e poi Fico, che ha negato la presenza di una collaboratrice. Interpellato dall’inviato Antonino Monteleone, dopo averlo ricorso a lungo, Fico si è dimostrato cordiale e con fermezza ha risposto alle sue domande. “Lei ha mai avuto collaboratori a qualunque titolo che fossero in situazioni di contratto border line?”, ha chiesto la iena. Il presidente della Camera ha replicato di avere una collaboratrice domestica, regolarmente assunta con contratto nella sua casa a Roma ma ha negato la presenza di alcun tipo di collaboratore nella casa di Napoli della sua compagna. Eppure Imma, intervistata dalle stesse telecamere, aveva detto di lavorare proprio in casa della compagna del deputato M5s con dei turni precisi dal lunedì al venerdì, da mezzogiorno alle quindici e dalle sei alle sette e mezza per 500 euro ma con regolare contratto perché “loro ci tengono a queste cose”. Di contro, Fico ha spiegato che lei è solo un’amica della compagna, che si aiutano a vicenda e che si scambiano favori personali essendo anche vicine di casa. Qualcuno ha certamente mentito. Fico ha quindi spiegato anche la storia dell’immigrato ucraino che, secondo un testimone, sarebbe irregolare e che anche lui avrebbe lavorato nella medesima abitazione, salvo poi farsi da parte per evitare giornalisti sotto casa. Il presidente ha spiegato di averlo aiutato solo come forma di beneficienza sebbene si sia in parte tradito. Ad ogni modo, le sue parole hanno scatenato la polemica sulla tanto sbandierata onestà del M5s che, secondo il servizio de Le Iene, ora sarebbe però venuta meno. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
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I PRECEDENTI CON MINISTRI DI BUSH
Il caso del “doppio domestico” in casa Fico tiene agitati i grillini nei giorni caldissimi degli accordo di Governo con il Presidente della Camera in prima linea per fungere da “garante” tra Pd e M5s. Una “garanzia” frutto dell’immagine di “purista e radicale” del Movimento 5 Stelle anti-casta e anti-privilegi nel pieno rispetto della legalità: ecco, quanto Le Iene mettono in discussione è proprio questo ultimo aspetto e ovviamente Fico dovrà e avrà modo di difendersi dalle accuse sul presunto “lavoro in nero” fornito a Imma e Roman. In attesa del servizio di questa sera, Next Quotidiano ha sollevato l’interessante paragone con “casi simili” successi all’estero: due ministri in Svezia e soprattutto due ministri della Presidenza Bush hanno visto a più riprese un caso simile, “pizzicati” con domestici o lavoratori dipendenti “in nero”. Si sono tutti dimessi, compreso il caso più “celebre” ovvero quello di Linda Chavez, responsabile del dicastero Lavoro durante la prescienza Bush Jr nel 2001: fu beccata a dare ospitalità e assumere senza regolare contratto un immigrato, (comunque regolare con normale permesso di soggiorno) non pagando i giusti contributi. È evidente che ogni caso fa storia a sé ma resta il punto nodale della questione, qualora fosse realmente verificato che Fico non abbia stipulato regolare contratto di lavoro con i due domestici: se fosse successo ad un esponente di spicco di Pd o Forza Italia, cosa avrebbe richiesto il Movimento 5 Stelle “in coro”? (agg. di Niccolò Magnani)
LA VICENDA RESTA OSCURA..
E’ attesissimo il servizio de Le Iene con protagonista Roberto Fico, deputato M5s e neo presidente della Camera che, secondo alcune voci raccolte dalla trasmissione di Italia 1, avrebbe una colf pagata in nero nella sua casa di Napoli. La versione racconta da Le Iene andrebbe a cozzare con quella raccontata da Fico agli stessi microfoni, ma dove sta la verità? Il deputato del M5s all’inviato Antonino Monteleone ha confermato di non aver mai avuto collaboratori domestici, men che meno in nero. Ma chi è allora la donna, che per alcuni sarebbe la sua colf? Lui parla di “carissima amica della mia compagna Yvonne”. Eppure Imma, secondo un testimone, non solo farebbe da baby sitter e da donna delle pulizie ma da tempo è in attesa che quella promessa di un contratto in regola possa essere esaudita. E lei non sarebbe stata neppure la prima colf. Secondo quanto appreso da Le Iene ci sarebbe stato anche un ragazzo ucraino senza permesso di soggiorno. Intercettata dalla stessa trasmissione Imma ammette di avere un contratto regolare, mentre Fico nega categoricamente. Insomma, qualcuno sta mentendo, ma chi? Nei commenti al servizio che è stato anticipato, intanto, si leggono molte accuse alla trasmissione e, implicitamente, messaggi di solidarietà a Fico. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
CHI MENTE E CHI COPRE CHI?
Chi mente, il presidente della Camera il pentastellato Fico o la sua collaboratrice domestica? E’ quello su cui dovrebbe far luce il servizio delle Iene in onda stasera che con il loro solito stile malizioso volto a scoprire magagne più o meno esistenti è dedicato proprio al leader cinque stelle. C’è confusione infatti sul caso di Imma, che Fico definisce una amica di famiglia, sua e della compagna con cui vive a Napoli, mentre lei, Imma, alle Iene avrebbe detto di lavorare e di essere regolarmente sotto contratto. Si insinua che la donna abbia detto così per coprire i suoi datori di lavoro, Fico e la compagna. Il politico sostiene che si tratta di una famiglia, quella di Imma, di amici, con cui ci si aiuta a vicenda. Ma perché Fico dovrebbe dire che non è assunta regolarmente? Secondo le Iene la donna prende 500 euro al mese, ma senza contributi. Ma Imma lavorava già per la sua compagna prima che i due andassero a vivere insieme, dunque chi sta coprendo chi? Lo sapremo in questo nuovo affascinante servizio delle Iene che rischia di essere un bel nulla di fatto (Agg. Paolo Vites)
LE IENE A CACCIA DI SCOOP
Nuovi dettagli sul servizio de Le Iene in onda questa sera, circa dei presunti rapporti lavorativi “in nero” del Presidente della Camera, Roberto Fico, con una colf. Una vicenda che è per certi versi sorprendenti, visto che, la colf in questione, intervistata con una telecamera nascosta, ammette di essere regolarmente stipendiata da Fico, con tanto di pagamenti di contributi. Nulla di irregolare quindi, peccato però che lo stesso esponente del Movimento 5 Stelle, esterni una versione completamente differente: «La persona della quale parlate – ammette il numero uno della Camera dei Deputati all’inviato Mediaset – è semplicemente una vicina di casa, un’amica. Assieme condividono tante attività: la mia compagna le ha insegnato a scattare foto e a guidare l’auto, assieme vanno a fare la spesa,la figlia della mia compagna spesso va a casa della ragazza. Ma non si tratta di un rapporto di lavoro. Sono due amiche che si scambiano favori e si aiutano a vicenda». Nella vicenda sarebbe coinvolto anche un altro collaboratore domestico, un ragazzo ucraino di nome Roman, la cui situazione lavorativa è anch’essa molto incerta. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LA COLF IN NERO DI FICO
Andrà in onda questa sera, al programma di Italia 1, Le Iene, un servizio sul presidente della Camera, Roberto Fico, che farà senza dubbio discutere. Stando a quanto scovato dai colleghi di Mediaset, l’esponente del Movimento 5 Stelle avrebbe una colf stipendiata in nero, e si avvarrebbe anche dei servizi di un ucraino, anch’egli pagato in nero. Ma facciamo un po’ di chiarezza, cercando di spiegarvi come sarà il servizio di questa sera. Siamo a Napoli, nella casa della compagna di Fico, dove da almeno cinque anni lavorerebbe una ragazza come baby sitter e addetta alle pulizie, pagata appunto senza contributi. A fare lo scoop è Antonino Monteleone (colui che si sta occupando anche del giallo legata alla Monte dei Paschi di Siena, e alla morte sospetta di David Rossi), che sarebbe stato contattato da una fonte, che per ovvi motivi preferisce rimanere anonima.
CHI MENTE FRA I TRE?
La ragazza si chiama Imma, ed esterna una versione dei fatti completamente differente rispetto a quanto spiegato dallo stesso Fico (ovvero, che riceve regolari contributi). Oltre a lei vi sarebbe anche Roman, altro collaboratore, o presunto tale, immigrato ucraino irregolare senza permesso di soggiorno. Il ragazzo dell’est Europa, che secondo il presidente della Camera è una persona che lo stesso ha aiutato, prenderebbe 200 euro al mese, ma stando a quanto racconta l’esponente del M5S, sarebbe solo un collaboratore occasionale. Insomma, versioni completamente opposte, e bisognerebbe capire chi mente e chi invece dice la verità. Fatto sta che il servizio sarebbe dovuto andare in onda nella puntata di giovedì scorso, poi è stato posticipato a questa sera, per necessari approfondimenti: non ci resta che attenderlo e vederlo.