Con l’apertura della Porta Santa ha voluto dire apertura ufficiale allo straordinario Giubileo della Misericordia, dopo l’apertura “ufficiosa” nella cattedrale di Bangui in Repubblica Centroafricana nel recente viaggio in Africa compiuto proprio da Papa Francesco. Sia prima della conclusione cerimoniale dell’apertura e sia dopo durante il consueto Angelus per la festa dell’Immacolata Concezione, Bergoglio ha espresso parole importanti per rendere alto il significato di un gesto come quello compiuto oggi e che non capita certo tutti i giorni. «Dobbiamo anteporre la misericordia al giudizio e in ogni caso il giudizio di Dio sarà sempre nella luce della sua misericordia», racconta nell’omelia della messa i questa mattina in Piazza San Pietro e poi continua ricordando che «il gesto di aprire la Porta Santa della Misericordia, pone in primo piano il primato della grazia». Un evento straordinario per un momento che sarà decisivo per potare al mondo un messaggio non solo di speranza ma di testimonianza che forse qualcosa che può salvare questo mondo esiste.
Un momento che è già entrato nella storia: per la prima volta nella Chiesa, l’apertura della Porta Santa di un Giubileo – già di natura straordinaria per la terza volta data la scelta di Papa Francesco di indire l’anno Santo non nella normale cadenza venticinquennale – ha visto davanti due papi. Erano infatti presenti il Papa emerito Benedetto XVI e ovviamente Papa Francesco che dopo un forte abbraccio hanno di fatto aperto la Porta Santa inaugurando il Giubileo della Misericordia. Emozionante poi quanto successo dopo, con Bergoglio che ha spinto il grande portale d’oro ed è entrato nella Basilica e ha iniziato l’anno santo per tutti i pellegrini che poi hanno iniziato a mettersi in fila dalla piazza per passare anche loro in un gesto che vedremo abituale da domani per un anno in pratica. Ma il momento topico è stato quando un signore in bianco col bastone lentamente ha attraversato da “emerito” la porta Santa: era infatti Benedetto XVI che con calma ha voluto anche lui iniziare l’anno accompagnano il fratello Francesco nella sfida costante che la Chiesa è chiamata a fare in questa epoca, ovvero testimoniare il vangelo e la contemporaneità di Gesù. Clicca qui per il video di Benedetto XVI che oltrepassa la Porta Santa.
Il grande momento è arrivata e con la commozione di tanti davanti alla tv e in piazza San Pietro, la Porta Santa è stata aperta da Papa Francesco dando così il via ufficiale al Giubileo della Misericordia che terminerà il 20 novembre 2016. Momento di grande attenzione e commozione è arrivato poco prima dell’apertura della Porta all’interno della Cattedrale di tutta la cristianità: l’abbraccio fraterno tra i due papi, quello attuale e quello emerito, ovvero Francesco e Benedetto XVI. Strettissimo l’abbraccio tra i due in un ideale e continuo passaggio di consegne: il Papa emerito Benedetto in grande forma, nonostante il bastone, ha voluto accompagnare il fratello Francesco in questo momento di grande importanza per tutta la Chiesa. Nell’istante dopo, la lettura di due brani canonici e l’apertura a spinta della grande porta d’oro che significa: entrate pellegrini, il Signore è con voi. E così ha inizio il Giubileo straordinario della Misericordia.
La grande cerimonia per il Giubileo della Misericordia è cominciata: tra poco Papa Francesco si appresterà ad aprire la Porta Santa e darà dunque inizio ufficiale all’Anno Santo con presente in piazza anche Benedetto XVI. Dopo le importanti misure di sicurezza prese da giorni su questa giornata molto a rischio per il pericolo attentati e terrorismo, oggi i pellegrini fin dalle prime ore del mattino hanno sfidato l’allerta e si sono riversati in piazza San Pietro nel Vaticano, felici per la cerimonia che sta per cominciare e non troppo intimoriti da quanto succede nel mondo negli ultimi tempi. «Non dobbiamo avere paura e il coraggio va trasmesso anche e sopratutto ai ragazzi» e ancora, «noi siamo tranquilli perché abbiamo visto talmente tanta polizia, esercito, ci hanno controllato l’inverosimile quindi ci sentiamo sicuri», queste alcune parole raccolte dall’agenzia Ansa con i pellegrini presenti in Piazza. Misure stringenti certo, ma necessarie per permettere questa grande cerimonia che rende decisivo un momento sacro per tutta la cristianità.
A presenziare all’apertura della Porta Santa, domani 8 Dicembre 2015, ci sarà anche il Papa emerito Benedetto XVI, che su espresso invito di Papa Francesco assisterà all’importante evento nell’Atrio della Basilica di San Pietro. Benedetto XVI, più volte citato da Papa Francesco sul tema del rapporto misericordia e verità, parteciperà quindi al rito d’apertura la mattina dell’8 dicembre, Solennità dell’Immacolata e inizio dell’Anno Santo della Misericordia. Papa Francesco, che ha sottolineato come la chiesa non deve piegarsi alle mode del momento o alle opinioni dominanti propagandate dai vari media, a conclusione del Sinodo, ha citato ancora le parole di Benedetto XVI, quando ha affermato che senza verità la carità scivola nel sentimentalismo, e come la stessa protegga l’uomo e l’umanità da tentazioni di autoreferenzialità. Di sicuro, quindi, la presenza del Papa emerito rientra in una questione di sostanza e non di mera forma per Papa Francesco, come appare da quanto riportato dal sito News.va, basato su quanto riferito da Radio Vaticana.
Domani sarà aperta la Porta Santa nel giorno dell’inizio del Giubileo della Misericordia che ha invitato tutta la capitale a misure importanti di sicurezza in seguito ai tragici fatti del mese scorso a Parigi. Prenderà il via la cerimonia domani mattina alle 9.30 con l’apertura della Porta. Saranno presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi oltre alla figlia del primo Laura. Ci saranno anche i reali di Belgio Re Alberto e la regina madre Paola oltre alla principessa Astrid con il marito Lorenz, le delegazioni di San Marino con Lorenza Stefanelli e Nicola Renzi, il vice presidente della camera della Repubblica Ceca Petr Gadzik e il vice presidente del Senato Miluse Horska, il vice presidente della Germania Johannes Slinghammer.
Imponenti misure di sicurezza a partire da domani giornata di apertura dell’Anno Santo della Misericordia in tutta la capitale. In Piazza San Pietro e nelle vie circostanti circa duecento nuove telecamere installate negli ultimi giorni oltre a quelle che già c’erano assicureranno il controllo della zona. Per quanto riguarda le forze di sicurezza, saranno operativi mille agenti di polizia, 2250 soldati dell’esercito e 900 vigili. Domani per tutto il giorno divieto assoluto di sorvolo della capitale in un’area circolare con un raggio di circa 10 chilometri dal centro della città dalle ore 7 di mattina alle 19. Vietato domani anche il trasporto di carburante, gpl e metano all’interno del grande raccordo anulare. Per quanto riguarda la mobilità domani, il 13, il 20 e il 27 dicembre si potrà acquistare un permesso giornaliero che consente un parcheggio di lunga sosta in cinque diverse aree vicino alle stazioni ferroviarie, della metropolitana e del Vaticano.
Il momento tanto atteso dai fedeli di tutto il mondo si sta avvicinando. E’ imminente, infatti, l’apertura della Porta Santa in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco. L’evento prenderà il via l’8 dicembre 2015 e terminerà ufficialmente il 20 novembre 2016, Solennità di Cristo Re. La Porta Santa della basilica di S.Pietro verrà aperta per prima, come da tradizione. Essa, storicamente, è custode di un grande significato simbolico ma non è l’unica interessata all’apertura. Ne sono presenti altre, sempre a Roma, in quattro basiliche (S. Pietro, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura e Santa Maria Maggiore), le quali risultano inaccessibili al pubblico perché murate. Questa pesante e antica Porta di bronzo, situata nella parte centrale della facciata della Basilica di S. Pietro, viene infatti aperta solo in questa occasione. Nel giorno dell’ Immacolata Concezione, una volta aperta da Papa Francesco, a chiunque attraversi la Porta verrà riconosciuta la cosiddetta Indulgenza Plenaria, una concessione straordinaria fatta in casi particolari come il Giubileo. L’ anno santo capiterà nel cinquantesimo anniversario della chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II e, in questa occasione, il Papa ha voluto che cominciasse per i fedeli un cammino di conversione spirituale. Un modo trovato dalla Chiesa per dimostrare il suo ruolo di testimone della Misericordia Divina.
La storia del Giubileo è molto antica: il primo Anno Santo ufficialmente indetto fu nel 1300 per opera di Papa Bonifacio VIII, il quale concesse l’Indulgenza Plenaria a chiunque avesse varcato la soglia delle basiliche interessate almeno trenta volta in tutto l’anno. Stabilì, inoltre, che l’anno giubilare dovesse essere ripetuto ogni cento anni. Lo stesso Dante citò l’evento della sua Divina Commedia, descrivendo l’immensa ondata di pellegrini che travolse la città e che fu necessario ordinarli tramite sensi di marcia specifici. In realtà, si hanno testimonianze più antiche ancora, risalenti al 1200, in cui si parla di grandi masse di fedeli che muovevano verso la basilica di S. Pietro a Roma e verso Papa Innocenzo III, per avere la remissione dei propri peccati, che all’epoca veniva chiamata “Indulgenza dei Cent’anni”.
Questo Giubileo straordinario è stato annunciato da Papa Francesco il 13 marzo 2015 e indetto ufficialmente dalla Bolla Pontificia “Misericordiae Vultus” e il tema a cui esso è dedicato è la Misericordia. In passato, la Porta Santa veniva murata completamente alla fine di ogni Giubileo, per poi essere lavorata pochi giorni prima dell’inizio di quello successivo in modo da lasciare uno spazio più sottile che il Papa rompeva simbolicamente con un martelletto. Il lavoro poi veniva terminato dagli operai nei giorni seguenti. Papa Giovanni Paolo II, invece, durante il Giubileo del 2000, ha portato una novità con la rimozione totale del muro nel periodo precedente, in modo che il giorno d’inizio egli potesse semplicemente varcare la soglia della Porta, spingendone i battenti. Da quel momento in poi, le Porte Sante rimangono sempre aperte, durante il giorno, fino al termine del Giubileo. L’organizzazione dell’evento, è stata affidata all’arcivescovo monsignor Salvatore Fisichella, che presiede il Pontificio Consiglio per la Promozione della nuova Evangelizzazione.