La storia della giovane ballerina, Alessandra Madonna, morta trascinata dall’auto dell’ex fidanzato nel tentativo di avere un ultimo incontro chiarificatore, torna oggi al centro della trasmissione Pomeriggio 5. Il ragazzo, Giuseppe Varriale, 24 anni di Mugnano in provincia di Napoli, aveva detto di non essersi accorto che Alessandra si fosse aggrappata allo sportello e per tale ragione l’aveva trascinata per un lungo tratto di strada fino a quando la giovane non si era lasciata cadere, poi deceduta in ospedale a causa delle gravi lesioni. Il programma condotto da Barbara d’Urso ospiterà un padre molto arrabbiato convinto che le cose non sono andate come diffuso dai giornali. A parlare in collegamento con la trasmissione pomeridiana di Canale 5 sarà proprio Vincenzo, il padre della ragazza morta a 24 anni lo scorso 8 settembre il quale darà la sua versione dei fatti e avrà modo di replicare alle ultime notizie emerse sul drammatico caso.
LA PROTESTA SILENTE
Giuseppe Varriale è agli arresti domiciliari da ormai due settimane con l’accusa di aver provocato la morte dell’ex fidanzata Alessandra Madonna. Ora, la sua difesa si giocherà la carta del Riesame al fine di ottenere la scarcerazione del ragazzo e l’istanza è stata presentata proprio ieri mattina dall’avvocato Nicola Pomponio. Nei giorni scorsi sono stati compiuti i rilievi tecnici sulla Range Rover del 24enne, l’auto con la quale avrebbe trascinato o investito Alessandra, ma dai primi rilievi non sarebbe emerso nulla di particolare utile alla ricostruzione della dinamica esatta di quanto accaduto. Per fugare ogni dubbio, a questo punto, sarà utile responso della perizia programmata sulla scatola nera dell’auto. Intanto, il padre della vittima, Vincenzo, oggi parlerà in collegamento ed in diretta tv con Pomeriggio 5. L’uomo, come riporta NapoliToday, non ci sta di fronte ai domiciliari dell’ex Varriale ed insieme agli amici della ballerina nei giorni scorsi ha voluto protestare in modo silente, con uno striscione di fronte all’abitazione del giovane recitante semplicemente “Ciao Alessandra”. “Non accetto che questa persona non sia in galera, mentre mia figlia è morta. Lui è a casa con tutte le comodità, non è giusto”, ha commentato. E’ questa la posizione del padre di Alessandra che ora chiede giustizia per l’amata figlia.