Anche il presidente del consiglio italiano Matteo Renzi ha voluto rilasciare delle dichiarazioni su quanto accaduto e su quali saranno le reazioni sul suolo d’Italia dopo quanto successo a Parigi. “Abbiamo elevato il livello di sicurezza, lo abbiamo portato al secondo livello che comporta la possibilità di coinvolgimento delle forze dei corpi speciali dell’esercito. L’opinione pubblica è scossa e deve sentire l’Italia unita. Compito di chi governa è quello di dire con chiarezza agli italiani che non abbiamo minacce circostanziate ma l’attacco di Parigi è un cambio di passo della minaccia terroristica in Occidente” ha detto Renzi in un comunicato facendo sentire anche l’appoggio del popolo italiano a quello francese dopo gli attentati.
Si aggiorna il bilancio degli attentati terroristici di Parigi di venerdì, avvenuti in diverse zone della capitale francese. 129 le vittime, 352 i feriti, di cui 99 in gravi condizioni: tra loro anche due italiani, ma le loro condizioni non destano preoccupazione. Continuano le indagini per identificare i terroristi: finora l’unico attentatore identificato con certezza è un francese di 20 anni, nato nella banlieu parigina e già noto alla Direction generale de la securitè interieure, per la sua vicinanza agli ambienti islamici radicali. Intanto la cancelliera tedesca Angela Merkel ha espresso la vicinanza della Germania, sottolineando come l’attacco contro la libertà non riguardi solo Parigi ma sia stato rivolto a tutta l’Europa.
Proseguono le indagini per identificare i terroristi che hanno attaccato ieri in varie zone di Parigi, provocando un numero imprecisato di morti (almeno 158). Secondo quanto riportato da BfmTv, uno degli attentatori del Bataclan sarebbe un giovane francese di 20 anni, già schedato dalla Dgsi, la Direction generale de la securitè interieure, a causa della vicinanza con islamici radicali. Secondo le prime indiscrezioni, il giovane attentatore sarebbe nato a Courcouronnes, comune della banlieu a pochi chilometri dal centro della capitale francese. Non sono ancora stati identificati gli altri tre attentatori del Bataclan, tra cui ci sarebbe, secondo le testimonianze dei presenti, una donna e un uomo apparentemente europeo.
Faranno discutere le parole del presidente siriano Assad, secondo cui la causa degli attentati deve essere ricercata nelle politiche occidentali sbagliate in Medio Oriente, in particolare della Francia, alleata di stati che sostengono il terrorismo. Assad ha sottolineato come “il selvaggio terrorismo” subito dalla Francia non sia diverso da quello che sta funestando la Siria da 5 anni (la guerra civile siriana ha causato la morte di almeno 250.000 persone), evidenziando come sia necessario contrastare i fiancheggiatori dei terroristi (il riferimento è ai paesi arabi filo-occidentali come Arabia Saudita e Qatar) e “adottare nuove politiche e attuare misure efficaci per fermare il sostegno ai terroristi”.
Non si fanno attendere le reazioni a livello internazionale all’indomani degli attentati terroristici avvenuti a Parigi, e anche in Italia arrivano le parole di condanna da parte dei leader delle principali forze politiche del Paese. È il caso ad esempio di Silvio Berlusconi, che in collegamento telefonico con il Tg1 ha definito gli eventi di Parigi “tutto il contrario di tutto ciò che noi consideriamo civiltà“. L’ex Presidente del Consiglio ha poi accusato l’Unione Europea di essere colpevole di un pericoloso attendismo:”Sono mesi e mesi che il presidente Putin sollecita l’attivazione di una coalizione con l’Unione Europea, che deve essere la protagonista, essendo la più colpita dalla migrazione prodotta sia dalla guerra in Siria che dall’espansione dell’Isis“. Berlusconi ha poi invocato l’intervento diretto da parte dell’Onu sostenendo che la coalizione che l’Ue deve chiedere debba includere “gli Stati Uniti, la Federazione russa e la Cina”, intervenendo “sotto l’egida delle Nazioni Unite per estirpare il cancro dell’Isis alla radice“. Il leader di Forza Italia ha poi sottolineato “la preoccupante carenza di leadership nel mondo. Siamo nelle mani di incompetenti e incapaci, non hanno nemmeno capito che bisognava applicare controlli sospendendo Shengen, lo hanno capito ora che i buoi sono usciti dalla stalla“.
Gli attentati terroristici avvenuti nelle ultime ore in Francia e per la precisione a Parigi, hanno scosso l’intera comunità internazionale suscitando non poche discussione. All’interno della stessa comunità cattolica sono state sollevate perplessità sull’imminente giubileo di Roma e se non sia il caso di rinviarlo. Sull’argomento si è espresso Padre Federico Lombardi, diretto della sala stampa della Santa Sede, che nel corso di una intervista rilasciata a Radio Vaticana ha sottolineato come “Non è proprio il tempo di rinunciare al Giubileo, di fronte all’odio l’Anno Santo è un messaggio di misericordia contro la paura”. Lo stesso Padre Lombardi avverte nel non cadere nella trappola dei terroristi per non lasciare che raggiungano il loro primo obiettivo ed ossia diffondere il terrore.
La voce di Papa Francesco all’indomani degli attentati di Parigi, con la Francia ancora sotto shock per i morti e gli attentati kamikaze, non è arrivata ancora direttamente a pronunciarsi sulla tragedia che ha colpito i parigini, e con loro tutto l’Occidente, ma il portavoce della Sala Stampa Vaticana, Padre Federico Lombardi ha spiegato che Papa Francesco ha accolto con sgomento le notizie sugli attacchi terroristici a Parigi e sta seguendo con “costernazione queste terribili notizie. Si tratta di un attacco alla pace di tutta l’ umanità”. “Insieme al Papa e a tutte le persone che amano la pace”, Padre Lombardi ha ricordato che il Papa e tutta la Chiesta stanno pregando “per le vittime e i feriti e per l’intero popolo francese”. Secondo padre Lombardi quanto è avvenuto a Parigi richiede una reazione “decisa e solidale da parte di tutti noi per contrastare il dilagare dell’odio omicida in tutte le sue forme”
“L’orrore di questa notte a Parigi dice del fondo di violenza nichilista cui può giungere il travisamento fanatico della religione. Ha ragione Marc Lazar, gli islamisti che sparavano sulla folla inerme non hanno attaccato dei luoghi simbolo, hanno attaccato la nostra vita quotidiana, vogliono farci vivere nel terrore mentre prendiamo un caffè al bar o mentre andiamo a fare la spesa. Di fronte ai giovani corpi trucidati del teatro Bataclan non possono non tornare in mente le parole di Osama bin Laden: noi vinceremo perché noi amiamo la morte più di quanto loro amino la vita. Ebbene, tutta la nostra storia, tutta l’esperienza di continua rinascita di cui l’Europa è stata protagonista anche nell’ultimo terribile secolo dopo la carneficina di due guerre mondiali, padre Kolbe ad Auschwitz e il ritorno alla libertà di interi popoli dopo settant’anni di oppressione e di morte civile, tutto questo testimonia di fronte al mondo che la vera vittoria è quella della vita. Allora noi non fuggiremo di fronte alla minaccia del terrore solo se riprenderemo coscienza viva di questo nostro grande tesoro che nessun terrorista assassino può strapparci dal cuore. Non fuggire vuol dire affrontarli con fermezza, con coraggio, con tutti gli strumenti a nostra disposizione, compresa l a forza di chi vuole difendere ciò che ha di più caro, ma senza cadere nella loro logica di odio, perché la nostra storia, la nostra ragione ci dicono che l’ideale non è l’homo homini lupus ma una convivenza umana in cui ci siano spazio e dignità per ogni popolo, cultura e religione. Allora resta una grave domanda su questa nostra volontà, noi europei, noi che siamo nell’immaginario di chi fugge da guerre e povertà il posto ideale di approdo, noi eredi del grande incontro tra Gerusalemme, Atene e Roma, fra religione ebraica, razionalità greca e cristianesimo, crediamo ancora nella novità di esperienza umana che le nostra fede porta nella vita di chiunque la incontri? La nostra fede di oggi, non il nostro pur glorioso passato. O comunque quell’esperienza di civiltà, di convivenza, di bellezza oggi possibile perché non taglia i ponti con queste radici. È nella risposta a questa domanda radicale la possibilità di una resistenza reale a chi ci odia. E di unità tra noi, senza immediatamente cedere alle speculazioni politiche anche sul terrore che non fanno altro che dividerci”. Lo dichiara Maurizio Lupi, presidente dei deputati di Area popolare.
Pochi minuti fa sono arrivate da parte del presidente della Repubblica Francese Francois Hollande delle importanti dichiarazioni in merito agli attentati che hanno colpito Parigi nella serata di ieri. Hollande ha interpretato quello dell’Isis, inteso come l’auto-proclamato Stato Islamico, come un vero e proprio “atto di guerra”. Queste le sue parole:”La Francia è stata aggredita in modo vergognoso e violento, e sarà quindi spietata nei confronti delle barbarie dell’Isis: agirà con tutti i mezzi e su tutti i fronti, quello interno e quello esterno.” Hollande ha poi proseguito invocando “l’unità dei cittadini e il sangue freddo”. Il presidente ha poi ricordato:”La Francia è forte, può essere sì ferita, ma oggi si rialza e nulla può prenderla alla sprovvista. La Francia è solida, vigile, attiva, e trionferà sulla barbarie, la storia ce lo ricorda”.
Continuano ad arrivare i commenti ed i messaggi dei vati capi di Stato per condannare duramente il massacro di matrice terroristica avvenuto in diversi punti del pieno centro di Parigi. Il presidente iraniano Hassan Rohani, come riportato dall’Ansa, ha inviato il proprio messaggio al presidente francese Francois Hollande nel quale definisce gli attacchi “un crimine contro l’umanità” condannandoli con “vigore” in nome del popolo iraniano ricordando come a sua volta sia stato vittima di terrorismo. Intanto, è stata anche data la notizia dell’annullamento previsto viaggio istituzionale in Francia ed in Italia che lo stesso Rohani avrebbe dovuto effettuare. Una decisione presa in pieno accordo con i Governi di Francia ed Italia.
Aveva già parlato nella prima serata, ora si ripete davanti al simbolo degli attentati che hanno trafitto Parigi nella notte tra ieri e oggi, con sei attacchi terroristici in punti centrali della città normalissimi, come ristoranti, bar, teatri e stadi, insomma gente comune. Vari, non sappiamo ancora quanti, terroristi di matrice islamica – i primi due fermati si dicono dell’Isis – hanno sparato sulla folla senza alcuna pietà e per tre ore consecutive, oltre ad un kamikaze che sembra si sia fatto esplodere davanti allo stadio dove andava in corso Francia-Germania di calcio. Dicevamo, ha parlato Francois Hollande, presidente della Repubblica Francese, che davanti al teatro Bataclan, simbolo di queste ore di terrore per l’uccisore di almeno 120 ostaggi tenuti dentro per ore, ha detto quanto segue: «Saremo spietati contro chi è capace di fare tutto questo. La Francia è determinata e non ci impressionano per quanto fatto, anche se abbiamo emozione di fronte a tutte queste vittime». Attivati 1500 militari in più, esercito in piazza per la notte più lunga di Parigi della sua storia recente. Non ci sono molte altre parole.
Poche, pochissime parole abbiamo da dire sugli attentati Parigi: ci sono 140 vittime accertate dopo gli attacchi che hanno messo sotto scacco tutta la capitale della Francia. Almeno sei punti della città con attacchi terroristici di matrice, sembra sempre di più plausibile, islamica con forte accento dato all’Isis che sul web avrebbe già rivendicato il tutto. Per questo ci prendiamo ancora del tempo per dare la notizia definitiva, si capirà nelle prossime ore ma intanto rimane il numero di 140 vittime a Parigi. 140, lo ripetiamo dove 100 sono tutte dentro al teatro Bataclan, storico locale concerti dove era in scena uno spettacolo rock di una band americana, e altri 40 attorno allo Stade de France dove era in corso la partita Francia-Germania. All’interno del teatro ci sono stati 3 attentatori che hanno preso in ostaggi i 200 del pubblico e sembrerebbe dalle prime testimonianze delle autorità, rimbalzare dalle agenzia internazionali, che almeno in 100 sono state trucidate dai colpi di kalashnikov e fucili a pompa. Ci sarebbe dopo il bltiz della polizia che ha liberato gli ultimi ostaggi vivi, un arresto di un terresti che avrebbe detto alle autorità, riferisce Sky News, “sì, sono dell’Isis”.E poi le altre 40 attorno allo stadio, per fortuna non dentro altrimenti avrebbero fatto una carneficina, che sono rimasti uccisi dalle esplosioni di almeno due kamikaze lanciati per strada al grido di Allah è grande. Inoltre in altre parti della città ci sono segnalazioni di sparatorie contro ristoranti e locali semplici, con anche qui alcuni feriti gravi e morti. Ora, silenzio.
Un attacco che osiamo a dire senza precedenti: Parigi viene messa sotto attacco dal terrorismo a questo punto sembrerebbe islamico date le prime testimonianze che parlano di una trentina di terroristi che in tutta Parigi hanno sparato a sangue freddo sulla folla dentro ristoranti, stadio, teatri e semplici vie del centro urlando Allah è grande. Immediatamente la città si stringe attorno alle vittime e partono, nella capitale simbolo della libertà, un messaggio davvero simbolico che stupisce per la repentinità dell’effetto. La Tour Eiffel è stata spenta per onorare le vittime ancora in corso e di cui purtroppo non si sa il numero ma si sa che è drammatico se non disperato come momento da vivere per tutti i parigini e i cittadini di buon senso di tutto il mondo. Un simbolo che si spegne per dimostrare come la vita ha più senso dello spettacolo, le persone valgono più delle luci e in questo momento siamo davvero tutti parigini: ecco il video della Tour Eiffel che viene spenta.
Uno squarcio nella notte, sono gli attentati di Parigi che dopo sette attacchi nel giro di due ore stanno gettano nel panico la Francia: il caso pi clamoroso al teatro Bataclan dove un attacco blitz della polizia ha cercato di mettere in fuga i 100 ostaggi rinchiusi nello storico locale parigino che erano tenuti in scacco da 3 terroristi. Il live di Rai 1 collegato con le televisioni francesi annunciano la notizia bomba: il blitz è terminato con la liberazione di tutti gli ostaggi e sopratutto l’uccisore di due terroristi su tre di quelli che tenevano in ostaggio 100 persone nella sala concerti Bataclan. Tutte le info e gli aggiornamenti nel nostro articolo che seguirà live l’intera vicenda del Bataclan: clicca qui per la diretta live al Bataclan.
Terrore, ansia e guerra: le sensazioni che si sono provate a Parigi durante gli attentati di queste ore ancora in corso nella capitalista francese che sta stravolgendo il mondo. Tra i vari punti parigini in cui sono avvenuti gli attacchi, il momento più terrorizzante è stato durante la partita Francia-Germania, amichevole di lusso allo Stade de France dove si assisteva ad una bella partita di calcio davanti a cinquantamila persone. All’improvviso si sono sentite distintamente tre esplosioni vicino allo stadio, udite da tutti: la cosa più inquietante è la notizia arrivata in questi minuti dalle varie agenzie internazionale tra cui l’Ansa che raccontano di un kamikaze che vicinissimo allo stato di è fatto saltare in aria con altre due esplosioni. La partita è stata continuata per evitare il lancio generale ma le cinquantamila persone sono poi scese sul campo di gioco in un silenzio irreale. Per fortuna non sono state all’interno dello stadio le espressioni altrimenti staremmo assistendo ad una ecatombe, con dentro anche il presidente della repubblica francese Francois Hollande. Invece la zona è stata, tra le altre di Parigi, attorno allo Stade de France. Ripetiamo, terrore, ansia e guerra. Ecco il video dello scoppio, mostrato da Sky Tg 24.
Non cessano di arrivare le notizie dal cuore della Francia, secondo quanto riferito da Europe 1 e confermato dall’Ansa, una nuova sparatoria è in corso a Les Halles, nel cuore di Parigi. Diversi testimoni sul posto parlano di diversi colpi di arma da fuoco esplosi sul posto, ma non sembrerebbero esserci nuove esplosioni. Intanto, proprio in questi minuti, il presidente francese Francois Hollande ha tenuto un breve discorso alla nazione a reti unificate. Il le primissime parole sono state dirompenti, come quelle delle esplosioni di Parigi: la Francia ha subito un attacco terroristico. Visibilmente emozionato il presidente della Francia Hollande ha dichiarato lo stato di emergenza in tutto il paese in diretta tv “Nel momento in cui vi parlo sono in corso attacchi terroristici senza precedenti nella zona di Parigi”, e ha poi proseguito “Dobbiamo difenderci, e ciò rende necessaria la chiusura delle frontiere. Da questo momento siamo in stato di emergenza in tutto il Paese”. Le prossime ore si preannunciano drammatiche.
Si susseguono in diretta le notizie legate agli assalti e alle sparatorie di Parigi con quelli che ora sembrano essere quattro diversi attentati con circa sessanta morti accertati, e con cento ostaggi chiusi nel teatro Bataclan. In questi minuti anche il ministro dell’Interno Angelino Alfano – che è in stretto contatto con il capo della polizia Pansa, secondo quanto riportato dall’Agenzia Ansa, ha disposto l’immediato innalzamento dei livelli di sicurezza in Italia. «L’antiterrorismo – assicura Alfano – è in costante contatto con i colleghi francesi per seguire con estrema attenzione ciò che accade in Francia anche allo scopo di disporre ulteriori interventi preventivi». L’innalzamento delle misure di sicurezza riguarda tutti gli obiettivi sensibili presenti nel nostro paese. In particolare, è stato disposto un rafforzamento delle misure di sicurezza sugli obiettivi riconducibili alla Francia a Roma e Milano.
Sparatorie a Parigi, uomini armati che girano per le strade e clima da vera e propria guerra civile. Secondo quanto riferito dall’agenzia Ansa, proprio mentre allo Stade de France andava in scena lo spettacolo dell’amichevole tra Francia e Germania, nelle vie di Parigi, in prossimità dello stadio si è scatenata una vera e propria guerra. Il bilancio, al momento ancora provvisorio, parla di circa 30 morti, numerosi feriti e un numero di una sessantina di ostaggi, tenuti prigionieri in un locale della movida parigina, il Bataclan. Lo stesso presidente francese Hollande è stato portato al sicuro e ha dovuto abbandonare lo stadio. Intorno al luogo dove si disputava la partita sono state avvertite almeno tre esplosioni, mentre gli spettatori sono stati trattenuti per ragioni di sicurezza all’interno dello stadio. Secondo diverse testimonianze, mentre si stanno riunendo i comitati di sicurezza, gli attentatori avrebbero inneggiato ad Allah, ma la matrice islamica dell’attacco – seppure molto probabile – non è stata ufficialmente riconosciuta dal governo francese.
Secondo fonti americane, per quanto riportato dalle agenzie di stampa, una delle esplosioni, avvenuta all’interno di un McDonald’s sarebbe stata provocata da un attacco suicida. Di fatto a Parigi sta scattando il coprifuoco, gli attentatori sono nelle strade e la polizia invita tutti a tornare a casa. E non uscire.