Giornata di sciopero oggi, martedì 23 gennaio 2018, per diverse categorie di lavoratori. Una delle proteste più rilevanti a livello nazionale è certamente quella dei dipendenti di Poste Italiane. Come riportato dal portale della Commissione di Garanzia Sciopero, l’agitazione proclamata dall’organizzazione sindacale Cobas Pt-Cub-Usb in data 9 gennaio, continua anche oggi dopo che il via ufficiale alla protesta è stato dato il 20 gennaio scorso. I dipendenti incroceranno le braccia fino al prossimo 20 febbraio. A risentirne saranno le attività connesse al lavoro straordinario in ogni settore, prestazioni in flessibilità operativa ed aggiuntive nel settore recapito. Soltanto il personale della Regione Lombardia terminerà l’astensione con due giorni d’anticipo, il 18 febbraio. Alla base della protesta il mancato rispetto della regola dell’intervallo.
PROTESTA ANCHE PER I LAVORATORI TELECOM
Che quella di oggi, martedì 23 gennaio 2018, sarà una giornata difficile (e non l’ultima) per il reparto telecomunicazioni si capisce facilmente. A protestare, infatti, non sono solamente i dipendenti di Poste Italiane, ma anche quelli di Telecom Italia. Per quanto riguarda i lavoratori rappresentati da FlmUniti-Cub, come riportato dalla Commissione di Garanzia Sciopero, la protesta riguarderà le ultime 2 ore a fine turno oltre ch la sospensione delle prestazioni nelle ore di lavoro supplementari, straordinarie, franchigie e reperibilità. Per quanto riguarda il personale 119 Full Time e Aoa-Tecnici On-Field, l’agitazione riguarderà gli ultimi 120 minuti a fine turno e il blocco prestazioni straordinarie e aggiuntive, ma il restante personale incrocerà le braccia negli ultimi 90 minuti a fine turno e bloccherà le prestazioni straordinarie e aggiuntive. Continua anche oggi lo sciopero dei Magistrati e Giudici di Pace organizzato da Unione Nazionale Giudici di Pace e Associazione Nazionale Giudici di Pace con scadenza 4 febbraio 2018 che si tradurrà nell’astensione delle udienze.