Il caso della morte di Tiziana Laudani, la 37enne romana che ha perso la vita la sera dello scorso 9 agosto precipitando in un parcheggio sotterraneo dove mancava la grata è stato affrontato oggi nel corso della trasmissione di Rai 1, Estate in Diretta. Un caso di negligenza che potrebbe anche racchiudere un giallo sulla morte della donna, madre di un bambino disabile, in merito alla quale è intervenuta la sorella Ombretta, in diretta tv, per lanciare un accorato appello affinché possa essere fatta chiarezza su quanto accaduto circa dieci giorni fa. “Una tragedia annunciata che poteva essere evitata”, ha commentato la sorella di Tiziana Laudani al cospetto della conduttrice Eleonora Daniele. “Io mi chiedo ancora come mai sia andata in quel posto perché non si allontanava mai da casa. Mi sembra surreale che mia sorella sia potuta arrivare fino a quel posto, per me un posto sperduto”, ha aggiunto la donna, addolorata per la scomparsa prematura della 37enne. La sorella non avrebbe alcun dubbio in merito all’eventualità che Tiziana potesse essere stata spinta da qualcuno. Per Ombretta, Tiziana era una donna che finora aveva solo fatto del bene a tutti. Secondo gli inquirenti, sul luogo della tragedia c’era un ragazzo, “ma non si sa chi sia”, ha spiegato la sorella della vittima alla trasmissione Rai. Ciò su cui ha voluto puntare la donna, è stata l’enorme negligenza: “Quel cantiere non è stato messo in sicurezza”, ha tuonato Ombretta Laudani, sorella di Tiziana. “In strada c’era il vuoto. In molti sapevano che c’era quella situazione. Ci sono migliaia di denunce fatte, io voglio giustizia per mia sorella perché voglio sapere prima perché si trovava in quel posto e poi perché non è stato messo in sicurezza quel cantiere”. La donna ha infine lanciato un appello anche alle amiche di Tiziana Laudani: “Se qualcuna sa, che parlasse”, ha chiosato.