Luciana De Gobbi, 73 anni, e Belhassen Ben Larbi, 39, si sono conosciuti nel 2009 all’interno del parlatoio del carcere Due Palazzi di Padova. Lei, volontaria con un passato politico nello Sdi e nel Pd, aveva preso a cuore la causa di quel tunisino affetto da una patologia agli occhi degenerativa, la malattia di Stargardt, che nel giro di pochi anni lo avrebbe portato ad un’importante riduzione della vista e per questo motivo spingeva perché all’uomo fosse risparmiato il carcere dopo che vi era finito sette anni prima per aver introdotto in Italia della droga dall’Olanda. Il loro legame, però, è andato anche oltre il carcere: i due si sono innamorati e sposati, ma è stato il tunisino a “contagiare” la più esperta compagna con la sua mania per la droga. Come riportato da Il Gazzettino di Padova, infatti, a casa dei due lo scorso fine settimana, i carabinieri della stazione di Montegrotto Terme, in collaborazione con i militari dell’Arma di Padova e dell’Unità antidroga del Nucleo cinofili di Torregli, hanno rintracciato quasi mezzo etto di droga, 3750 euro in contanti frutto della loro attività di spaccio, un bilancino di precisione e 6 cellulari, con la quale erano soliti coordinare tutti i loro contatti. La loro casa in via Montà a Padova era diventato un supermercato della droga: qui ricevevano gli ordini via telefono, provvedevano a sistemare la partita di droga e poi la consegnavano a domicilio dell’acquirente. La droga era stata nascosta dentro una fioriera posta sul terrazzo dell’abitazione dei due, ma i cani dell’unità antidroga dei carabinieri, coordinati dal pm Roberto Piccione, non si sono lasciati ingannare. Adesso la coppia della cocaina ha interrotto la propria attività: il tunisino è stato condotto nuovamente al Due Palazzi di Padova, per la donna si sono spalancati i cancelli del carcere femminile di Montorio Veronese. Rimpiangeranno certamente i tempi in cui galeotte furon le sbarre…