L’attentato di stamani sta avendo una fortissima eco non solo nel nostro paese dato che ad essere attaccato con l’odiosa esplosione di un’autobomba è stato proprio il consolato italiano, anche in Egitto le autorità provano ad interrogarsi sulle varie ipotesi in campo. Alcune fonti, come riporta il corrispondente della Stampa Maurizio Molinari, sottolineano com il consolato al Cairo si trovi non lontano dall’Alta corte egiziana e l’esplosione sia coincisa con il passaggio nell’area del giudice Ahmed al Fuddaly, considerato vicino al presidente Abdel Fatah Al Sisi. Ma il sito “Veto”, molto seguito in Egitto e piuttosto attendibile, riporta una diversa versione dell’esplosione, affermando che si tratterrebbe di due persone che hanno lanciato degli ordigni esplosivi dal ponte “6 ottobre” e ciò significa quindi che il Consolato, in questo caso, non era un obiettivo sullo sfondo, ma era proprio l’obiettivo unico e ultimo dell’azione terroristica, dove tra l’altro ha perso la vita una persona, ferendone una dozzina. Tocca ora alle autorità egiziane e dell’ambasciata italiana fare luce su tutte le possibili ipotesi che spieghino questo brutto attacco.
L’attentato al Consolato Italiano a Il Cairo ha sconvolto la sveglia mattutina dell’Italia, con già numerose ipotesi di azione criminale che potrebbero celarsi dietro all’esplosione di un’autobomba che ha purtroppo fatto un morto e almeno una decina di feriti. Secondo Site, sito che monitora sui social network l’attività dei profili legati agli ambienti jihadisti, l’Isis avrebbe rivendicato l’attentato. Lo scoppio a El Galaa Street della capitale egiziana, sede del consolato italiano è avvenuta in una macchina parcheggiata nei pressi dell’edificio e probabilmente azionata con il solito telecomando a distanza. Lo ha confermato un’agenzia di stampa ufficiale, Mena, dopo le dichiarazioni di un alto funzionario della sicurezza egiziana: secondo le prime indagini per l’attentato sono stati utilizzati 250 chili di tritolo.
A seguito dell’attentato al consolato italiano al Cairo di stamattina, il Governo egiziano e italiano stanno lavorando fianco a fianco. L’ambasciatore italiano a Il Cairo, Maurizio Massari, ha incontrato il ministro dell’interno egiziano Magdi Abdel-Ghaffar e ha condannato duramente l’attentato, sottolineando come fra Egitto e Italia ci sia uno spirito di collaborazione e solidarietà, nonché sforzi comuni nella lotta contro il terrorismo. Subito dopo lo scoppio della bomba davanti alla sede, fortunatamente ancora chiusa del consolato italiano, alle 6.30 di questa mattina, i due governi si sono subito mobilitati, in aiuto delle persone coinvolte e indagando sui responsabili del grave atto, che ancora non è stato rivendicato e che ha causato la morte di un poliziotto e il ferimento di nove persone.
A seguito dell’attentato subito a Il Cairo dal consolato italiano stamattina continuano gli sforzi del governo italiano congiuntamente con quello egiziano. Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, è infatti intervenuto nuovamente, spiegando che si stanno concordando delle misure di sicurezza per l’Italia, che in Egitto è presente anche con l’Istituto italiano di cultura. Così spiega Gentiloni:”Stiamo concordando diverse misure di sicurezza per la presenza italiana, che oltre al consolato al Cairo comprende anche l’Ambasciata e l’Istituto italiano di cultura“. In un tweet subito dopo la diffusione della notizia dell’attentato, il ministro aveva dichiarato che l’Italia non si sarebbe fatta intimidire ed aveva espresso vicinanza alle persone colpite e al personale Italiano. Il bilancio dell’attentato è ancora fermo a un morto e nove feriti: è stata sfiorata una strage, grazie anche al fatto che alle 6.30, ora dello scoppio, la sede del consolato era ancora chiusa.
L’attentato avvenuto oggi a Il Cairo contro il consolato Italiano ha suscitato le immediate reazioni di molti. Poco fa è intervenuto Nabil el Arab, segretario generale della Lega Araba, che ha “condannato l’attacco terroristico” di stamattina che ha colpito la sede del Consolato italiano nella capitale egiziana. El Arab ha espresso anche “pieno appoggio alle autorità egiziane, chiedendo che i responsabili vengano condotti davanti alla giustizia”. La Lega Araba, inoltre ha anche espresso condoglianze al governo egiziano per le vittime dell’attentato avvenuto alle 6.30 di stamattina. Per il momento nessuno ha ancora rivendicato l’azione che ha causato un morto e almeno nove feriti, secondo quanto riportato dagli ultimi bilanci che però sono in continuo aggiornamento e che escludono il coinvolgimento di italiani.
Stamattina alle 6.30 (ora italiana e ora egiziana) è scoppiato un ordigno davanti al Consolato Italiano al Cairo, Egitto. La sede, che si trova nella zona residenziale di Boulac vicino a El-Galaa street, fortunatamente era chiusa al momento dell’esplosione e le notizie si stanno aggiornando col passare dei minuti. Al momento il bilancio è di nove persone ferite, di cui due in modo grave, e due morti. Tra i feriti anche dei ragazzini e dei poliziotti. Perora non vi sono notizie di nessun connazionale italiano coinvolto, anche se il bilancio dei feriti aumenta di ora in ora. L’ordigno, che inizialmente si pensava fosse stato posto sotto a un’auto, ha colpito la parte esterna dell’edificio e alcuni palazzi vicini, oltre a rompere le tubature dell’acqua allagando la zona, molto trafficata dato che porta al centro della capitale. Ignoti al momento i mandanti, anche perché non è ancora pervenuta alcuna rivendicazione. Immediata la reazione del Governo Italiano, che ha subito attivato l’Unità di Crisi ed è in contatto con le autorità egiziane per tenere la situazione sotto controllo. In un tweet il Ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni ha commentato l’accaduto: “Bomba al nostro Consolato al #Cairo. Non risultano vittime italiane. Vicini alle persone colpite e al personale. Italia non si fa intimidire”. Clicca qui per il tweet del Ministro Gentiloni.