Le parole di Raffaele Cantone, presidente della autorità nazionale anti-corruzione, riferite nel corso di un suo intervento a Radio radicale questa mattina e relative alla liberalizzazione della cannabis non sono passate inosservate. Lo evidenzia l’agenzia di stampa Askanews che riporta la replica di Cantone alle numerose critiche ricevute, tra cui anche quelle da parte di Maurizio Gasparri. “Credo che siano temi sensibili sui quali ognuno può pensare quello che vuole”, ha sostenuto Cantone. Dopo essersi posto a favore della liberalizzazione intelligente delle droghe leggere, ha quindi aggiunto ai microfoni di Rai News 24: “La mia è una posizione soprattutto da genitore. Ma ho assoluto rispetto per chi la pensa diversamente”. Replicando direttamente a Gasparri ha poi chiosato: “Non penso che si iscriva al partito delle sciocchezze chi dice cose diverse da quelle che dico io”. Il riferimento è alle parole di Gasparri che lo aveva accusato di iscriversi, appunto, “al partito delle sciocchezze”.
Il dibattito sulla liberalizzazione della cannabis si accende nelle ultime ore in seguito all’intervento di Raffaele Cantone, magistrato e presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, il quale si è schierato sull’argomento in attesa di tornare all’esame della Camera il prossimo settembre. “Credo che una legalizzazione intelligente delle droghe leggere possa evitare il danno peggiore per i ragazzi, cioè entrare in contatto con ambienti della criminalità”, ha sostenuto Cantone a Radio Radicale, come riporta oggi la versione online di Repubblica.it. Il magistrato ha sottolineato come fino a non molto tempo fa la pensasse in maniera differente in quanto non condivideva gran parte degli argomenti affrontati, in modo particolare alla legalizzazione come strumento per sconfiggere la criminalità organizzata o evitare problemi di salute presso i giovani. “Adesso ho un po’ cambiato posizione, sono più laico”, ha ammesso, pur sottolineando come sarebbe comunque contrario ad una liberalizzazione della cannabis totale. A convincerlo a schierarsi su questa proposta di legge sarebbero i due argomenti cardine, ovvero l’evitare contatti tra giovani e mafie e interventi chimici che possono provocare assuefazione o vizio. “Questi due argomenti oggi mi fanno essere su questa proposta di legge molto più laico e per molti aspetti favorevole a una vendita controllata e in qualche modo limitata”. Il disegno di legge che cita Cantone ha iniziato il suo iter alla Camera lo scorso luglio ma la discussione è stata rinviata a settembre. Il dibattito vede schierate due fazioni opposte. Ndc e parte del Pd si sono espressi in modo contrario così come Forza Italia e Lega. L’approvazione potrebbe essere raggiunta attraverso un accordo tra dem e M5S.