Nei giorni scorsi, i genitori di Maria Ungureanu, la bambina di San Salvatore Telesino trovata morta nella piscina di un resort esattamente due mesi fa, sono stati lungamente sentiti in procura. In merito alle loro dichiarazioni vige il massimo riserbo, eppure l’avvocato della famiglia della bambina di dieci anni, Fabrizio Gallo, ha voluto chiarire la posizione di Andrea e Marius Ungureanu spazzando via ogni presunto dubbio. Lo ha fatto tramite le pagine del settimanale Giallo, al quale ha argomentato: “La mamma e il papà della bambina sono stati sentiti per tutto quel tempo perché gli inquirenti hanno avuto la necessità di ricostruire ancora una volta la sera dell’omicidio”. Come ricorda il legale, in casi simili ha un’enorme importanza anche il minimo dettaglio che magari non può emergere nel corso del primo interrogatorio subito dopo una tragedia di tale portata. “I genitori di Maria non hanno nulla da nascondere, anzi è loro interesse vedere in carcere l’assassino della figlia”, ha infine chiarito l’avvocato Gallo.
Continuano le indagini sulla morte di Maria Ungureanu. Finora gli indagati sono due, Daniel Ciocan, il 21enne rumeno amico di famiglia della piccola, accusato di omicidio e violenza sessuale, e la sorella Cristina, di 29 anni, accusata di concorso in omicidio. La bambina rumena di dieci anni è annegata nella piscina di un resort a San Salvatore Telesino, in provincia di Benevento, la sera del 19 giugno scorso. Gli inquirenti hanno sentito ultimamente i genitori di Maria Ungureanu, come riporta la testata Ilquaderno.it. La madre Andrea ed il padre Marius sono stati sentiti per nove ore: gli inquirenti cercano di capire quali fossero i rapporti tra i genitori di Maria Ungureanu e Daniel Ciocan. Vedremo se quanto raccontato dalla mamma e dal papà della piccola bambina morta a dieci anni porteranno a una svolta nel giallo. Finora Daniel Ciocan si è dichiarato innocente e ha affermato di non aver ucciso Maria Ungureanu anche se quel giorno è stato l’ultimo a vedere la bimba viva.
Anche in piena estate, gli inquirenti impegnati nel giallo sulla morte di Maria Ungureanu non hanno abbassato la guardia, ma hanno proseguito nella ricerca della verità su quanto avvenne la sera del 19 giugno scorso a San Salvatore Telesino. In occasione della festa del santo patrono nella piccola comunità in provincia di Benevento, la piccola di quasi dieci anni, giunta in Italia dalla Romania un paio d’anni fa, fece perdere misteriosamente le sue tracce. Fu ritrovata poche ore dopo, senza vita e nuda, nella piscina del resort poco distante dalla sua abitazione. Daniel Ciocan, 21enne rumeno ed amico di famiglia, fu una delle ultime persone ad averla vista in vita. Ora è indagato ed accusato di omicidio volontario e violenza sessuale, insieme alla sorella, la 29enne Cristina Ciocan, che dovrà invece rispondere di concorso in omicidio. Anche nel corso del mese di agosto, come riporta il sito IlQuaderno.it, le indagini non si sono fermate ma anzi sono proseguiti gli interrogatori che hanno visto protagonisti anche gli stessi genitori di Maria Ungureanu. La madre Andrea ed il padre Marius, lo scorso 8 agosto sono stati sentiti in procura dal sostituto procuratore Maria Scamarcio e dal procuratore reggente Conzo che coordinano le indagini, per la durata di nove ore. Al settimanale Giallo, entrambi i genitori hanno commentato quanto accaduto per l’intera giornata negli uffici della procura. “Ho ricostruito agli inquirenti quella maledetta sera in cui la mia piccola Maria è stata uccisa”, ha raccontato il padre di Maria Ungureanu. Insieme alla moglie, Marius ha risposto a tutte le domande, nella speranza che le loro parole possano servire ad incastrare l’assassino della bambina di dieci anni morta in circostanze ancora tutte da chiarire. Ma i genitori di Maria non sono stati gli unici ad essere stati ascoltati nei giorni scorsi. A sfilare al cospetto degli inquirenti in qualità di persone informate dei fatti anche la madre di Daniel Ciocan, la cui presenza in caserma non è passata inosservata. La donna, insieme al suo compagno (anche lui romeno) sono stati ascoltati per ore ma non sarebbe trapelato nulla in merito alle loro dichiarazioni. Interrogati nuovamente anche i frequentatori del pub vicino al resort, presunto luogo del delitto di Maria Ungureanu, così come le persone che si trovavano nella struttura le sera della tragedia. La speranza degli inquirenti è che proprio queste testimonianze possano chiarire alcuni dei tanti aspetti di questa torbida vicenda ancora irrisolta.