In modo inquietante si ripete in Inghilterra un nuovo caso Charlie Gard, il neonato colpito da una patologia gravissima, i cui medici chiesero, e ottennero, di far morire. Il che fa venire dei legittimi dubbi sul servizio sanitario di quel paese. Alfie Evans, un bambino di 15 mesi, colpito da una malattia “misteriosa”, è in coma dallo scorso dicembre. I medici dell’Arder Hey Children’s Hospital di Liverpool, si sono rivolti, proprio come nel caso Gard, all’Alta Corte perché dia il via libera al distacco dei macchinari che lo tengono in vita, contro il parere dei genitori. “Stiamo vivendo un incubo. Avevamo trovato un ospedale in Italia disposto ad accogliere Alfie” hanno dichiarato i genitori. L’opinione pubblica inglese si è già mossa, in migliaia sostengono la richiesta dei genitori dopo aver costituito “l’Alfie’s Army”. E’ stata aperta una pagina facebook sul caso, dove il padre ha dichiarato: “Credono che la vita di nostro figlio sia inutile. Abbiamo bisogno di tutto il vostro supporto”.
Per i medici invece “sono esaurite tutte le opzioni”: “Capiamo la situazione drammatica in cui si trova la famiglia. Ma, sfortunatamente, nonostante l’impegno dei nostri dottori, non è possibile salvare tutti i bambini”. La patologia di cui soffre non è chiara, i medici non riescono a decifrarla. Il padre del bambino dice che un dottore italiano si è offerto di esaminarlo per capire di cosa si tratti, ma, dice, i medici dell’ospedale inglese si sono rifiutati di parlare con lui. Sempre come nel caso di Charlie Gard, i medici non permettono ai genitori di portarlo in un altro luogo di cura, all’estero, rifiutando la visita di altri neurologi pediatrici. Tutto questo nonostante negli scorsi mesi diverse volte era stato tolto il respiratore al piccolo che aveva continuato a respirare da solo, ma adesso le sue condizioni stanno peggiorando. La pagina facebook conta già 30mila sostenitori, si fanno anche raccolte di fondi, con la speranza che non si finisca come con il piccolo Charlie.