Le cifre fanno paura: sarebbero 300mila i giovani, anzi giovanissimi molto spesso neanche maggiorenni, che soffrondo di drunkoressia. Che non è una malattia che si trova sui testi scientifici, ma descrive benissimo il problema. “Drunk”, ubriaco, anoressia, chi non mangia. In Italia circa 300mila giovani invece di mangiare cibi solidi bevono alcolici che producono più o meno lo stesso numero di calorie, ma ovviamente devastano e debilitano il fisico. Di questi, tra i 14 e i 17 anni, otto su dieci sono ragazze. E’ il fenomeno dell’alcolismo giovanile, ben conosciuto da tempo, fatto di happy tour alla portata un po’ di tutele tasche e di bevute in discoteca, ma soprattutto della’noressia: la miscela è gravissima. Ancor più grave nelle femmine in quanto, dicono gli esperti, nelle donne l’enzima che permette di metabolizzare l’alcol è in misura dimezzata rispetto agli uomini. Il fatto che siano in percentuale così alta le donne è dovuto proprio al fenomeno dell’anoressia che è tipicamente femminile. Tra l’altro, spiega l’esperta in un articolo pubblicato sul sito della Repubblica, queste persone sanno calcolare il numero di calorie di ogni alimento e quindi sanno dosare le bevande alcoliche servono al loro caso, soprattutto quelle ricche di zucchero. Una problematica che va affrontata e che più che all’alcolismo va accostata all’anoressia. Un fenomeno nato in Inghilterra tempo fa e approdato anche qui da noi, con il risultato di mettere a rischio una generazione di giovani.