Il 15 marzo la Chiesa cattolica ricorda e celebra San Zaccaria, papa dal novembre 741 fino al giorno della sua morte avvenuta il 15 marzo 752. Della sua vita sappiamo che è nato nel 679 a Santa Saverina, piccolo centro nell’attuale provincia di Crotone, mentre non si hanno notizie della sua infanzia e dei suoi anni di gioventù. Le prime informazioni riguardano il periodo nel quale era diacono presso Roma, dove si fece notare per la sua saggezza e diplomazia, capace di fare uso delle parole come pochi altri in quel tempo. Secondo alcuni documenti, sembra che Zaccaria fosse uno dei principali collaboratori dell’allora pontefice Gregorio III, al quale succedette poi sul trono di Pietro. Come detto, Zaccaria si dimostrò essere uno straordinario diplomatico e riuscì a prendere una serie di decisioni che consentirono alla Chiesa Romana di trovare un punto di equilibrio con il popolo Longobardo. Si rese conto infatti che l’alleanza che Gregorio III aveva sancito con il duca di Spoleto Trasamondo II non comportava per la Chiesa alcun vantaggio, quindi si decise di rompere l’alleanza per allacciare rapporti diplomatici direttamente con il Re dei Longobardi Liutprando, ottenendo così una serie di risultati apprezzabili come la liberazione dei prigionieri, la restituzione al Papa di alcuni territori che i Longobardi avevano sottratto e una tregua che durò anni. Zaccaria tuttavia ebbe anche una seconda occasione per stringere rapporti con il re dei Longobardi intorno al 743 a Pavia. Incontro nel corso del quale il collaboratore di Papa Gregorio III, nel frattempo diventato Papa Zaccaria, riuscì a fare in modo che l’Esarcato di Ravenna non divenisse possedimento longobardo, ma un ducato sottomesso alla volontà dell’allora re Liutprando. Un vero e proprio capolavoro diplomatico che non solo rese felice tutta la popolazione ma anche l’Imperatore Bizantino Costantino V che, non appena riuscì nuovamente a sedersi sul trono dell’impero, decise di donare alla Chiesa alcuni territori del Lazio che erano annesso all’impero. Zaccaria nel frattempo, grazie alle sue grandi virtù e l’evidente capacità nel gestire le relazioni con altri Stati, venne eletto Papa il giorno 29 novembre 741 prendendo così il posto del suo predecessore Gregorio III. Sono giunte fino ai nostri giorni le lettere che scambiò con il suo inviato in Francia e Germania, il Vescovo Bonifacio, e dalle quali si può capire quanto fosse grande l’influenza che aveva nei confronti degli eventi religiosi e politici di quel tempo. Diede inftti parere favorevole per la destituzione di quello che sarebbe stato l’ultimo re di famiglia merovingia a capo del popolo Franco, Childerico III, senza poi dimenticare che nel 752 approvò l’incoronazione di Pipino il Breve. Fu uno dei suoi ultimi atti, visto che morì il 15 marzo dello stesso anno, all’età di 73 anni.