Non è la prima volta che il leader della Lega Nord attacca Bergoglio. Questa volta l’occasione è data dall’ormai arci noto crocifisso su falce e martello che il presidente della Bolivia ha regalato al papa durante la sua visita dei giorni scorsi, un crocifisso disegnato dal sacerdote ucciso nel 1980 appartenente alla teologia della liberazione, padre Espinal. Ieri il papa tornando in aereo dall’America latina aveva spiegato ai giornalisti che non era rimasto offeso dal particolare regalo tanto da aver deciso di portarlo con sé a Roma. Parlando a Radio Rtl 102 Matteo Salvini ha criticato questa decisione: “Rivendicare, me lo porto a casa è un’offesa a chi in nome di quel simbolo ci ha lasciato la vita, i tantissimi cristiani, uomini di chiesa, frati, suore, parroci” ha detto. Aggiungendo che il comunismo ha fatto più crimini del nazismo: “Io non sono qui col bilancino a dire era peggio Hitler o era peggio Stalin, erano uguali, però vederlo accostato a Nostro Signore, ma lo dico da ultimo dei buoni cattolici, da primo dei peccatori, però mi ha dato veramente fastidio”.