Sul caso che vede implicati Giampaolo Tarantini e Valter Lavitola, accusati di aver messo in atto una estorsione ai danni di Silvio Berlusconi pari a 500mila euro, si è pronunciata la Procura di Roma. E’ stata infatti chiesta l’archiviazione della posizione dei due implicati perché, dice il pm, non venne messa in atto alcuna estorsione ai danni di Berlusconi. Lo stesso leader del Pdl lo scorso maggio aveva rilasciato una memoria difensiva in cui diceva che non si era trattato di estorsione nei suoi confronti, ma solo di un finanziamento di sua iniziativa per un amico in difficoltà. Così aveva sempre detto anche Tarantini, denaro imprestato per poter riavviare la sua attività di imprenditore. Si era invece sospettato e indagato sulla possibilità che quei soldi fossero un ricatto nei confronti di Berlusconi, 500mila euro a Tarantini per non parlare delle presunte escort che l’imprenditore sempre secondo le accuse portava a Palazzo Grazioli.