Bomba a Brindisi la manifestazione e le parole di Beppe Grillo – Tutta Brindisi è scesa in piazza per reagire alla tragedia che l’ha colpita stamattina. La bomba messa davanti all’ingresso di una scuola cittadina che ha ucciso Melissa Bassi di 16 anni, una studentessa, e ferito altre ragazze di cui una tutt’ora in gravi condizioni. Una bomba che appare inspiegabile, forse un attentato mafioso, una strage orribile che colpisce dove nessuno aveva mai osato farlo in precedenza, una scuola. Oggi pomeriggio migliaia di persone sono scese in piazza per reagire alla violenza che ha colpito la città pugliese. Su di un palco improvvisato si sono alternati il sindaco, alcuni politici e l’arcivescovo di Brindisi. Purtroppo il dolore, la confusione e la rabbia dei cittadini ha trasformato la manifestazione in un momento di contestazione contro i politici mentre il vescovo è stato fischiato. «Fuori i politici dal palco, non vogliamo collusi non vogliamo ascoltarvi. Le scuole non si toccano» era lo slogan più sentito in piazza. L’arcivescovo Rocco Talucci ha cercato di recitare una preghiera per Melissa ma è stato interrotto dai fischi. E’ intervenuto il sindaco Consales per difenderlo dicendo che non era quello il momento per le contestazioni e l’intolleranza. La manifestazione si è tenuta in Piazza Vittoria. Erano presenti anche il segretario della Cgil Camusso, il ministro dell’istruzione Profumo e il governatore della Puglia Nichi Vendola. Per Vendola, colpire la scuola significa colpire al cuore la società intera. Hanno invece suscitato polemiche le parole rilasciate dal leader del Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo: «Gli italiani lo pensano e io lo dico: da tempo ci si aspettava una bomba come questa, era nell’aria elettrica come prima di un temporale». Parole dette attraverso il suo blog ufficiale. Grillo ha ricostruito l’episodio, dicendo che una bomba formata da tre bombole di gas esplode. Una ragazzina morta, una gravissima, altri studenti feriti. Sabato, nel ventennale della strage di Capaci, a Brindisi era attesa una carovana anti-mafia proveniente da Roma. Coincidenze? Io ho smesso di crederci da tempo, da quando ho visto da bambino per la prima volta Andreotti in televisione. Ancora una volta non siamo stati in grado di proteggere i nostri ragazzi.
Parole che non sono piaciute a molti, tra cui il Pdl che ha contestato le espressioni usate dal comico politico. Manifestazioni spontanee si sono tenute nel pomeriggio in molte città italiane, come Genova, Torino e Milano.