Sicuramente non è stata un caso la scelta del film “Viaggio sulla Luna” per il Doodle dedicato da Google ad un pioniere della cinematografia mondiale come Georges Méliès. Il tema del viaggio ha accompagnato praticamente tutta la carriera del cineasta francese, che a lavorato a braccetto con i fratelli Lumiere quando il cinema era ancora qualcosa di magico e indefinibile. E proprio attraverso il cinema, Méliès vedeva la possibilità di compiere viaggi, come quello al Polo o sulla Luna, impossibili nella realtà. Per questo il suo cinema veniva definito magico, perché con un tocco scanzonato e che strizzava l’occhio già alla commedia, riusciva a far sognare lo spettatore, facendolo tornare un po’ bambino e capace di giocare con le atmosfere rappresentate nei suoi film. Che riuscivano a trasportare lontano e che hanno fatto da spartiacque per quella che è stata poi una nuova fase del cinema che ha iniziato a viaggiare verso la modernità. (agg. di Fabio Belli)
IL TEATRO DELL’IMPOSSIBILE E DELL’ANARCHIA
E’ dedicato a Georges Méliès il Doodle di Google, illusionista francese considerato tra i padri fondatori del cinema. Vi abbiamo parlato del montaggio e degli effetti speciali, ma all’artista francese bisogna attribuire anche i film-varietà. I suoi film infatti non narravano storie intese come al giorno d’oggi: c’era sempre una trama nei suoi lavori, ma la priorità era quella di fare spettacolo attraverso giochi di prestigio. Il coinvolgimento dello spettatore era assente, con l’osservatore invitato a guardare la rappresentazione divertito. Per quanto riguarda gli episodi non allegri, legati a episodi drammatici, anche qui l’atmosfera era incarnata dal ‘gioco’. Nei suoi scritti, Méliès ha sempre spiegato che per lui il cinema era il teatro dell’impossibile e dell’anarchia, dove tutti potevano fare tutto e il contrario di tutto. In netta contrapposizione dunque alla corrente britannica, votati al moralismo e all’educazione dello spettatore. (Agg. Massimo Balsamo)
IL MONTAGGIO E GLI EFFETTI SPECIALI
E’ Georges Méliès il doodle di Google oggi, giovedì 3 maggio 2018. Considerato il secondo padre del cinema, dopo i fratelli Lumiere, è l’inventore del montaggio, ovvero lo specifico filmico, ma non solo. Nel corso del suo lavoro il francese ha messo a punto numerosi effetti speciali, precursore del cinema che si svilupperà fino ai giorni nostri. In particolare, sperimentò trucchi tipicamente cinematografici al fianco dei trucchi di tipo teatrale e di tipo fotografico. Tra i più noti citiamo il mascherino-contromascherino, l’arresto della ripresa (con l’apparizione o la sparizione di oggetti e personaggi), lo scatto singolo (utilizzato per muovere degli oggetti inanimati) e lo spostamento della macchina da presa avanti e indietro (per ingigantire o rimpicciolire il soggetto della sequenza). Al fianco di queste, numeri di varietà e scherzi: ciò che Méliès chiamava fantasmagorie. A dare credibilità a questi effetti speciali il grande realismo della fotografia: un successo immediato, che lo ha inserito nelle pagine della storia del cinema. (Agg. Massimo Balsamo)
GEORGES MELIES, DOODLE DI GOOGLE
Georges Méliès è uno dei padri del cinema contemporaneo ed è protagonista del Doodle di Google di mercoledì 3 marzo 2018, il logo animato del popolare motore di ricerca che viene dedicato a personalità che hanno lasciato un segno nella storia. Stavolta tocca appunto a Georges Méliès, pioniere della cinematografia insieme ai celebri fratelli Lumières. Al quale è stato dedicato un Doodle interattivo a 360° e in realtà virtuale, per celebrare quello che viene considerato di gran lunga uno dei suoi film più famosi, ovvero: “À la conquête du pôle, Alla conquista del polo”, del 1912. Il nome del Doodle odierno è “Viaggio nella Luna”, ed è stato realizzato da Google Spotlight Stories, Google Arts & Culture e dalla Cinémathèque Française, ripercorrendo con immagini animate la storia e le idee innovative di Méliès.
MELIES, VISIONARIO E SOGNATORE
La storia narrata in “À la conquête du pôle” è quella del professor Maboul, ruolo da protagonista interpretato nella pellicola del 1912 dallo stesso Méliès, che si ritrova assieme ad altre sei persone a bordo di una mongolfiera in un viaggio verso il Polo Nord, in quella che Méliès aveva concepito come una commedia che reinterpretasse liberamente le straordinarie esplorazioni del capitano norvegese Raold Amundsen, uno dei pionieri dei viaggi e della scoperta del Polo Sud. Un film che fece storia perché riuscì ad imporre la visione innovativa e affascinante di Méliès sia a livello tecnico, sia come storyteller di un cinema che sembrava in grado di narrare storie eccezionali e di non mettere limite alla fantasia.
L’INVENTORE DEL MONTAGGIO E DEI FILM HORROR
Il Doodle ripercorre anche la vita di Méliès, che nacque nel 1861 a Parigi, città dove terminò anche la sua vita nel 1938. Oltre che grande regista, viene considerato a tutti gli effetti l’inventore di quello viene considerato il montaggio nel cinema. Il primo montaggio cinematografico avvenne infatti in un suo film datato 1896, intitolato “Escamotage d’une dame chez Robert-Houdin”, in cui venne messa in scena l’illusione di una donna che scompariva sotto un telo: il trucco fu rappresentato interrompendo le riprese, facendo uscire di scena la donna, e poi montando la scena come se non ci fosse stato alcuno stacco. Méliès viene considerato anche l’autore del primo film horror della storia, intitolato “Le manoir du diable“.