In Gran Bretagna è polemica per la proposta del capo della polizia di arrestare solo i pedofili ‘pericolosi’ e non chi guarda solo fotografie. L’idea è nata dopo che le denunce per pedofilia che negli ultimi tre anni sono aumentate dell’80%. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, Simon Bailey, che guida l’inchiesta sui pedofili, ha avanzato la sua proposta in un’interista a The Times: i casi di abusi sessuali sarebbero talmente tanti che non dovrebbero essere perseguiti tutti. Bailey propone di non mettere in carcere i pedofili che si ‘limitano’ guardare immagini. Critiche a questa proposta sono state espresse dalle associazioni a difesa dei bambini e dei diritti dell’infanzia. Peter Saunders, fondatore di People Abused in Childhood, ha dichiarato che “ogni messaggio che offra a molestatori e potenziali molestatori l’opportunità di pensare di potersela cavare è estremamente dannoso per la protezione dei bambini”. Oltre all’inchiesta sui presunti abusi su minori da parte di deputati tra gli anni ’70 e ’80, lo scorso dicembre è venuto fuori un altro scandalo a sfondo sessuale in Gran Bretagna. Oltre 300 agenti di polizia, riferisce Rainews, sono stati accusati di aver compiuto violenze sfruttando proprio il loro ruolo.
Va avanti intanto l’inchiesta sui deputati che, tra gli anni ’70 e ’80, si sarebbero riuniti per violentare in gruppo e poi uccidere bambini tra i 10 ed i 12 anni. La vicenda dei presunti deputati pedofili è venuta alla luce nel 2014 ma solo ora la Commissione d’inchiesta ha tenuto la sua prima udienza. Oltre due anni fa, come riportato all’epoca da Rainews, Scotland Yard ha iniziato a indagare su alcuni casi di presunti abusi sessuali da parte di esponenti della classe dirigente britannica. Secondo le rivelazioni pubblicate dal Sunday Telegraph un deputato conservatore avrebbe strangolato un 12enne durante un’orgia negli anni ’80 davanti ad altri membri dei Comuni dopo che tutti avevano abusato della vittima. Ci sarebbe stato poi anche un altro caso di stupro di gruppo finito in omicidio: la vittima aveva 10 anni, e dopo essere stato violentato, sarebbe morto dopo essere stato gettato da un’auto in corsa da uno dei suoi stupratori. A svelare la rete di presunti pedofili in Gran Bretagna è stato un uomo che ha raccontato agli investigatori di aver fatto parte quando era un ragazzino di un gruppo di 15 tra bambini e ragazzi vittime degli abusi di personaggi politici, all’interno di hotel e appartamenti di prestigio a Londra.