Resta ancora un grande mistero la morte di David Rossi: si è suicidato o è stato ucciso? La vicenda verrà nuovamente approfondita da Le Iene Show, che sta cercando i tasselli mancanti ad un puzzle davvero complesso. L’inviato Antonino Monteleone sta proseguendo la sua inchiesta sulla morte dell’ex capo della comunicazione di Monte dei Paschi di Siena, precipitato da una finestra della sede della banca la sera del 6 marzo 2013. Sono ancora tantissimi i punti oscuri. Per la puntata di oggi del programma di Italia 1 ha raccolto nuove dichiarazioni della moglie Antonella Tognazzi e di Carolina Orlandi, figlia della donna, che continuano a chiedere che venga fatta chiarezza sulla vicenda. La giovane in questa ricerca della verità ha deciso di scrivere un libro, “Se tu potessi vedermi ora”, in uscita a marzo del prossimo anno. Ha deciso di scriverlo il 16 maggio scorso, ma non sapeva da dove cominciare, quindi ha cercato qualcuno che potesse aiutarla. «Appena ho iniziato mi sono accorta che avevo scelto la terapia migliore, e una parola dopo l’altra ho sentito svuotarsi una parte di me che fino a quel momento avevo fatto fatica a mettere a fuoco», ha spiegato Carolina Orlandi con un post su Facebook. «Queste pagine sono nate lontane dal clamore, dalle prime pagine e dalle reti televisive, che oggi, invece, (e per fortuna) sono sempre di più. Dopo più di un anno di lavoro, oggi questo libro è pronto, è reale. E io ancora non posso credere di esserci riuscita».
DAVID ROSSI, L’APPELLO DELLA FAMIGLIA A MATTARELLA
Continua a cercare la verità Antonella Tognazzi per fare definitiva chiarezza sulla morte del marito David Rossi. La pista del suicidio non la convince, del resto ci sono molti aspetti di questa vicenda che non convincono. Anche per questo motivo ha deciso di appellarsi al presidente della Repubblica con una lettera che ha scelto di scrivere sua suocera Vittoria, madre di David Rossi. Avrebbe voluto consegnarla personalmente al Capo dello Stato, ma – come ha mostrato il servizio mandato da Le Iene domenica scorsa – non è stato possibile neppure avvicinarsi a Sergio Mattarella. Con un post su Facebook ha raccontato di aver trovato un modo per recapitarla al massimo esponente delle istituzioni italiane: «Ringrazio personalmente Armando Gradone, Prefetto di Siena che, a seguito di una telefonata da parte del Quirinale, mi ha contattata e si è reso disponibile a fare da tramite con il Presidente della Repubblica. Rimetteremo quindi nelle sue mani la speranza in una giusta attenzione e valutazione su questa terribile vicenda nonché il desiderio di tornare a credere nelle istituzioni».
LORENZA PIERACCINI, LA TESTIMONE CHIAVE MAI SENTITA
Sono tanti i punti oscuri relativi alla morte di David Rossi, ma tanti sono gli aspetti su cui Le Iene Show hanno fatto luce nella loro inchiesta personale. Ad esempio, hanno sentito un personaggio chiave, che inspiegabilmente non è stato ascoltato dagli inquirenti: si tratta di Lorenza Pieraccini, segretaria dell’ex amministratore delegato del Monte dei Paschi di Siena Fabrizio Viola. La donna poteva leggere tutte le mail del dirigente, infatti ha letto quella mandata alle 8.13 da David Rossi, nella quale annuncia l’intenzione di suicidarsi e chiede aiuto. Viola sostiene di non averla mai letta, ma questa dichiarazione è stata smentita dalla segretaria, che la trovò già aperta. Nonostante ciò, la stampo e la consegnò al suo responsabile. «Per noi era importante capire se David Rossi avesse detto alla Pieraccini cosa voleva fare o chi voleva incontrare», spiega l’avvocato Paolo Pirani, che difende la famiglia Rossi. Il legale è convinto dell’importanza di questa testimonianza. Ma Le Iene hanno tirato in ballo anche Lorenza Biondi, una collega che passò davanti all’ufficio di David Rossi il giorno della sua morte senza però entrare per salutarlo, nonostante la porte fosse aperta. La sua testimonianza però risulta interessante se confrontata con quella di Giancarlo Filippone, che arriva in banca con la figlia di David Rossi ed è il primo a vedere il cadavere. Quando i due arrivano in Mps trovano la porta chiusa.