TERREMOTO EMILIA ROMAGNA. Ha visto il castello quattrocentesco di Finale Emilia sbriciolarsi davanti ai suoi occhi, mentre un vigile del fuoco ruzzolava da una torre sulla quale si era inerpicato per controllare i danni riportati. A raccontarlo è Nelson Bova, giornalista Rai, che ha seguito la convulsa giornata di ieri dal Comune in provincia di Modena colpito duramente dal sisma. La prima scossa delle 4.04 ha semidistrutto il castello medievale, lasciando in piedi solo muri crepati e mezza torre. Quando alle 15.18 è arrivato un secondo scossone, la torre è stata rasa al suolo. Noto come Castello delle Rocche o Rocca Estense, è stato eretto nel 1406 su parti risalenti al XIII secolo e tracce addirittura dell’anno 1000. Dopo avere resistito a battaglie e scontri millenari, è stato spazzato via dalle ripetute scosse di ieri, la prima delle quali di magnitudo 6.0. Nelson Bova, com’è la situazione a Finale Emilia dopo le scosse di terremoto? Ho assistito alla progressiva distruzione del Castello, della Torre dei Modenesi e del Duomo, i tre simboli della città che sono ormai completamente in rovina. Numerose le case evacuate, nelle quali nessuno può entrare, tanto che la gente è in strada da stamattina alle 4. Durante il servizio in tv per la Rai ci ho messo molto pathos, anche perché lo avevo davvero: da pochi istanti era arrivata la seconda scossa.
Ci racconti quello che ha visto quando è arrivata la seconda scossa …
Ho visto crollare sotto i miei occhi un’altra parte del castello di Finale Emilia. Un vigile del fuoco stava lavorando in cima a quello che era rimasto della torre, e con la scossa è crollato a terra ed è stato portato all’ospedale. Qual è il bilancio delle vittime? A Finale Emilia non si registrano morti, ci sono solo dei feriti, nessuno dei quali al momento risulterebbe essere grave. Ma soprattutto, si contano 2.500-3.000 evacuati in tutto.
Quando è danneggiato il castello?
Dopo la seconda scossa di terremoto, il castello dovrà essere completamente abbattuto e ricostruito. Anche le parti rimaste in piedi sono piene di crepe, e non credo che si potrà salvare qualcosa. Dopo la prima scossa si era salvata metà torre, ma con la seconda è crollata del tutto.
A quanto ammontano i danni?
Si hanno tracce del castello precedenti all’anno 1000, ma è stato ricostruito nel 1406. I danni sono quindi incalcolabili.
Qual è invece lo stato delle abitazioni?
A parte due o tre eccezioni, le case sono rimaste tutte in piedi, pur riportando dei danni ed essendo crollati dei cornicioni. Molte però non sono agibili.
C’è qualche scena che l’ha colpita particolarmente?
Due scene che sono state commoventi in senso positivo. Una di queste riguarda una bambina che è stata salvata dalle macerie. Stanotte era chiusa nella sua stanzetta, che è stato l’unico ambiente della casa a non crollare. Il papà l’ha aiutata fino a quando non sono arrivati i soccorsi dei carabinieri. Inoltre un muratore pakistano ha sfondato un muro a spallate per fare uscire 11 persone rimaste bloccate, tra cui la sua famiglia.
Come sono andate esattamente le cose?
La vicenda si è verificata alle 4 del mattino, subito dopo la prima scossa. Il muratore era in casa e dormiva con la moglie e un figlio. La figlia invece si è salvata grazie al fatto che ha disobbedito al padre, tardando a rientrare. Questa famiglia di tre persone, assieme ad altre famiglie che abitavano in quel palazzo, sono riuscite a uscire di casa, ma si sono trovate poi nel cortile e da lì non riuscivano più a trarsi in salvo perché l’unica via d’accesso era stata bloccata dalle macerie. L’uomo, non avendo alternative, ha distrutto il muretto a spallate.
Alcuni media hanno parlato di una bambina salvata grazie al fatto che la madre aveva telefonato per errore negli Stati Uniti. Le risulta?
Non è la dinamica che ho verificato di persona. So che la bambina è stata salvata dal padre che era in camera con lei e che l’ha rassicurata fino a quando sono arrivati i soccorsi. Per fortuna la sua stanza è stata l’unica a non essere completamente distrutta.
Com’è la situazione degli sfollati, dove sono stati alloggiati e come passeranno la notte?
Gli sfollati passeranno la notte in un accampamento allestito dalla protezione civile nel campo sportivo. A Finale Emilia è stato infatti vietato l’accesso a qualunque abitazione, come è del resto giusto in quanto continuano a ripetersi delle scosse.
I soccorsi hanno funzionato?
Mi risulta che tutto sia funzionato benissimo. C’erano le ambulanze che servivano e uno spiegamento di forze imponente. Non posso dire di avere assistito a nessuna negligenza.
Ha assistito a scene di panico?
Quando alle 15.18 è arrivata la seconda scossa, c’è stato un po’ di panico con gente che correva via. Il terreno si è mosso molto. Una volta in strada però ci si sente abbastanza sicuri, in quanto non si corre il rischio che cada qualcosa in testa.
Quali sono stati i commenti della popolazione?
Io l’ho vista abbastanza serena, compatibilmente con il disagio. Tutti si sentivano rassicurati dal fatto che le cose stavano funzionando. C’erano in giro numerosi volontari della protezione civile, agenti di polizia e ambulanze. Non si percepiva quindi che ci fosse abbandono, che le autorità lasciassero correre, e questo ha rassicurato molto gli animi.
(Pietro Vernizzi)