“L’azienda va venduta per intera, serve alleanza immediata e non si può perdere tempo”: il ministro Calenda è deciso a risolvere il problema Alitalia dopo essere stato “costretto” ad erogare il prestito-ponte da 600 milioni di euro verso la compagnia aerea che altrimenti avrebbe a breve dovuto lasciare gli aerei a terra. Le ultime notizie che arrivano dai palazzi del potere a Roma mostrano un ministro Calenda assolutamente franco nel mostrare la situazione: «Oggi non ci sono trattative sul tavolo di Alitalia, i commissari devono predisporre un programma ed è previsto che entro 15 giorni inizino ad aprire alle manifestazioni di interesse», racconta in una intervista a Radio Anch’io il ministro dello Sviluppo Economico. Secondo lo stesso Calenda il prestito ponte è stato un male necessario e inevitabile, «perché se mettessimo gli aerei a terra ci sarebbe un danno economico e di immagine ingente, e le connessioni nel Paese sarebbero sganciate per settimane». (agg. di Niccolò Magnani)
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha nominato oggi i commissari straordinari che dovranno gestire la difficile fase di transizione dell’ex compagnia di bandiera Alitalia, compagnia in forte crisi di liquidita, e i cui lavoratori hanno bocciato il piano di risanamento presentato dai sindacati. I tre saranno Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Palear, il primo si occuperà la gestione controllata della flotta aerea, il secondo dei rapporti con il parlamento, e il terzo fornirà supporto grazie alla sua esperienza nel settore dell’aerotrasporto. Da sottolineare che la nomina ha seguito la richiesta da parte del consiglio di amministrazione dell’amministrazione straordinaria, situazione che hanno fatto sapere fonti della compagnia, non inficerà i voli per i prossimi sei mesi. Sempre nella giornata di oggi presi accordi con il ministero del tesoro per la concessione del “prestito ponte”, la cui cifra su richiesta dei contabili dell’azienda è stata fissata in mezzo miliardo di euro.
Si avvia verso una conclusione la vicenda di Marco Cappato, il dirigente dell’associazione Luca Coscioni che si era auto denunciato dopo aver accompagnato in Svizzera Dj Fabo, e averlo aiutato a praticare in una clinica elvetica, il cosiddetto suicidio assistito. Oggi infatti la denuncia è stata archiviata dal Pubblico Ministero competente, Tiziana Siciliano, la Siciliano ha trasmesso l’ordinanza di archiviazione al Giudice per le indagini preliminari, in quanto la messa in atto di quanto denunciato da Cappato non costituisce reato. Immediata la soddisfazione di Cappato, che appena saputo della richiesta di archiviazione ha dichiarato che continuerà ad aiutare altre persone in Svizzera, allo scopo di donarsi quella “morte dolce” vietata dalla legislazione italiana.
È stato un incontro cordiale, almeno cosi lo hanno definito i due protagonisti, quello che oggi si è tenuto a Sochi tra il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente russo Wladimir Putin. I due leader europei hanno toccato tutti i temi caldi che assillano il pianeta nella sua globalità, dalla Siria alla Corea, dalle sanzioni alla Russia alla repressione della polizia agli ordini di Putin. Su quest’ultimo punto dura l’affermazione di Putin, il quale ha affermato che la polizia russa è se possibile molto più moderata di quella di altri paesi europei, e che l’Europa farebbe bene a non immischiarsi delle questioni di ordine pubblico nazionali. Di rimando la Merkel ha affermato che per prendere in considerazione la eliminazioni delle sanzioni, il “paese della steppa” deve rispettare gli accordi di Minsk sull’Ucraina
Con un volo partito da Torino Caselle ieri alle 16.30 in perfetto orario, è iniziata l’operazione che porterà domani alle 20.45 la Juventus a giocare a Monaco la prima semifinale dell’importante Champions. I bianconeri alla partenza sono sembrati molto concentrati, i giocatori sanno benissimo che la partita è importante, non solo per il proseguo della stagione in corso ma anche per il futuro, stante che la conquista della coppa porterebbe un grosso introito economico nelle casse del club. In conferenza stampa Allegri non si è sbilanciato sulla formazione, Buffon invece ha posto l’accento su come importantissima sarà la partita di ritorno, partita che si disputerà allo “Stadium” la prossima settimana. Intanto ieri sera il Real Madrid ha travolto 3-0 i cugini dell’Atletico Madrid con una tripletta di Cristiano Ronaldo.
In primo piano c’e’ la semifinale di andata di Champions League. Stasera la Juventus affronterà il Monaco. L’uomo più atteso è Gonzalo Higuain. Stamattina l’ultimo allenamento a Vinovo prima della partenza. Sarà la Signora grandi firme a sfilare sul red carpet di Montecarlo, gli ultimi due passaggi prima di Cardiff, finale dell’appuntamento con la storia. La Juventus è pronta: sa che non dovrà sbagliare una mossa ma sa anche che può farcela. Il ruolo di favorita è suggestivo e subdolo. Per la gara di andata sicuramente Allegri dovrà rinunciare a Khedira, un’assenza grave perché il tedesco è una pedina insostituibile. Toccherà così a Marchisio, ferito nell’orgoglio per le sue ultime recenti esclusioni. Poi la solita Juve 2.0 con la difesa a 4 con Bonucci e Chiellini, Pianic in cabina di regia e la fantasia dell’attacco Cuadrado, Dybala, Mandzukic e Higuain, il grande acquisto d’estate. Ma è la compattezza del gruppo che dovrà sfruttare questa Juventus grandi numeri: in dieci partite, sette vittorie e tre pareggi, 16 gol fatti e soltanto 2 subiti. Un record in Europa. Il Monaco segna tanto ma la sua difesa non è impenetrabile: 14 gol incassati; questa la differenza: sottile ma pesantissima, la piuma che fa pendere la bilancia a favore della Juventus. Lo stadio Louis II sarà pienissimo e a Monaco regna l’ottimismo dopo l’ultima giornata di campionato che ha consolidato il Monaco in vetta alla classifica. Tutti gli occhi sono puntati per Mbappé, 18 anni con irriverenza e gol pesanti che hanno trascinato il Monaco tra le migliori quattro d’Europa.