San Lorenzo da Brindisi, la vita
Il 21 luglio la chiesa cattolica festeggia San Lorenzo di Brindisi. San Lorenzo nasce in realtà come Giulio Cesare De Rossi, nel 1559 a Brindisi, figlio di un mercante veneziano e di una pia donna. Diviene orfano di padre e la mamma decide allora di farlo studiare presso le scuole dei Francescani a Brindisi. Nel 1567 inizia il suo percorso presso i Francescani Conventuali, iniziano fin dalla più tenera età a tenere prediche tra i fedeli. Dopo pochi anni, però, anche la madre muore lasciando il ragazzo solo e in gravi difficoltà economiche. L’unico ad accoglierlo è uno zio sacerdote che si trova a Venezia e qui tiene una scuola privata cattolica dove Giulio può continuare i suoi studi. A poco a poco decide di entrare nell’ordine dei Cappuccini Minori e nel 1575 diventa frate con il nome di Lorenzo da Brindisi. Solo nel 1582, però, viene nominato sacerdote e da quel momento inizia una lunga ascesa che lo porterà nel 1602 a essere nominato vicario generale del suo ordine. Due anni dopo torna a Brindisi, sua città d’origine, e qui trova i fondi e i sostenitori per realizzare sul terreno della sua casa natale non solo una chiesa ma pure un monastero annesso. Terminata la costruzione Lorenzo continua a muoversi per tutta l’Europa laddove ci sia qualcuno che ha bisogno del suo aiuto. Nel 1618 arriva anche a Napoli dove i nobili lo convincono a recarsi in Spagna per perorare la causa della città presso il re Filippo III. La città, infatti, è vessata dalle prepotenze del vicerè don Pietro Giron e vorrebbe l’aiuto del re spagnolo. La missione, però, fallisce in quanto il sovrano non ha intenzione di mettersi contro Giron. Per questo motivo Lorenzo profetizza non solo la sua morte imminente ma pure quella del sovrano entro due anni se non provvederà ai suoi sudditi. Nel 1619, di ritorno dalla Spagna, Lorenzo viene assassinato per avvelenamento a Lisbona. Due anni dopo, come da profezia, pure Lorenzo muore.
La canonizzazione di San Lorenzo da Brindisi
San Lorenzo viene canonizzato nel 1881 da papa Leone XIII. Nel 1959 è invece papa Giovanni XXIII a renderlo dottore della chiesa per la sua approfondita conoscenza della Bibbia nonché per la sua grande conoscenza delle lingue che lo portava a commentare il libro sacro in tre idiomi diversi, e a realizzare una predica molto approfondita durante la celebrazione della sua messa che poteva durare anche ore. San Lorenzo è inoltre il protettore della sua città natale, Brindisi, dove ogni anno viene celebrata la sua festa con messe solenni e processioni. A Innsbruck, invece, viene conservato un crocifisso utilizzato da San Lorenzo per proteggere Vienna durante un assedio da parte delle truppe turche.
Il 21 luglio, oltre a San Lorenzo, la chiesa cattolica festeggia pure San Daniele, San Giovanni eremita, San Vittore, Santa Giovina martire e vergine, il vescovo Sant’Arbogasto, il missionario Sant’Alberico Crescitelli e San Simeone Salos.