Nel pieno dell’offensiva mafiosa contro lo Stato del 1992, i boss di Cosa Nostra avanzarono delle precise richieste alle istituzioni per fermare le stragi. Un foglio contenente 12 precise istanze, passato ormai alla storia con il nome di “papello”.
Un documento che è stato consegnato da Massimo Ciancimino, figlio di Vito, ex sindaco di Palermo, ha consegnato alla Procura di Palermo che indaga sulla presunta trattativa tra Stato e mafia.
Del papello pare esistano due versioni: una scritta da Vito Ciancimino e pubblicata da L’Espresso e un’altra consegnata dall’avvocato di Massimo Ciancimino ai magistrati pubblicata dal Corriere della Sera.
Tra le principali richieste, i corleonesi chiedevano di rivedere la sentenza del maxi-processo e l’abolizione del 41 bis (carcere duro). Curioso l’errore di ortografia al punto 11 in cui gli uomini di Cosa Nostra chiedono che l’arresto possa avvenire solo in fragranza di reato. Di tono assolutamente diverso dagli altri l’ultima richiesta: togliere le tasse dalla benzina come ad Aosta.