E’ stato sentito oggi il figlio 15enne del muratore di Mapello, Massimo Bossetti, a processo per il delitto di Yara Gambirasio ed in carcere dall’estate del 2014. Nicolas, questo il nome dell’adolescente, è giunto a bordo dell’auto guidata dal perito della difesa, Ezio Denti, insieme alla madre e moglie di Bossetti, Marita Comi. Il figlio maggiore dell’imputato è entrato nell’aula del Tribunale di Bergamo nel primo pomeriggio di oggi, a partire dalle ore 15:00, come rivela Il Messaggero. L’audizione è stata protetta, come garantito dalla difesa di Bossetti che ha confermato la massima tutela per il ragazzo. Ad interrogarlo, secondo le indiscrezioni giunte dalla trasmissione La vita in diretta, sarebbe stato il solo giudice Antonella Bertoja. Non è possibile conoscere il contenuto dell’interrogatorio al figlio del presunto assassino di Yara Gambirasio in quanto, come sottolineato dall’avvocato della famiglia della vittime, la Corte avrebbe deciso di procedere a porte chiuse sia per il pubblico che per la stampa. “E’ stato sentito e si sono visti all’interno dell’aula”, ha solo dichiarato, in riferimento al ragazzo ed al padre imputato.
A prendere la parola, nel corso dell’udienza per il processo a Massimo Bossetti, presunto killer di Yara Gambirasio, questa mattina sarebbe stata anche una fisioterapista indicata dalla difesa e che lavora nella palestra frequentata dalla tredicenne. In base a quanto reso noto da L’Eco di Bergamo, la donna ha raccontato un episodio avvenuto una settimana prima della scomparsa di Yara Gambirasio quando un suo paziente, un immigrato, durante una seduta le aveva rivolto degli apprezzamenti poco graditi dalla stessa fisioterapista-testimone. Lo stesso uomo si ripresentò il medesimo giorno della scomparsa di Yara: “Stavo trattando un altro paziente e lui bussò alla porta dicendo di volermi vedere, non so se per fini personali o professionali. Gli dissi che doveva prendere appuntamento alla reception. Quando sono uscita dalla stanza non c’era più”, ha raccontato la teste. Il pm Letizia Ruggeri avrebbe commentato il racconto della donna, asserendo come successivamente alla sua deposizione avvenuta nel 2011, l’uomo sarebbe stato perquisito ed intercettato seppur senza alcun esito ai fini delle indagini.
In occasione della nuova udienza del processo a Massimo Bossetti, imputato per l’omicidio di Yara Gambirasio, oggi i riflettori saranno tutti puntati sulla deposizione del figlio minorenne del muratore di Mapello. Sebbene l’interrogatorio avverrà a porte chiuse al fine di tutelare il più possibile il ragazzo, come riporta Leggo.it la difesa di Massimo Bossetti avrebbe ritenuto molto importante la sua presenza. La giustificazione è semplice: le parole dell’adolescente serviranno a “tratteggiare la figura del padre”. La testimonianza del figlio del presunto assassino di Yara Gambirasio, in base a quanto confermato da Claudio Salvagni, uno dei legali di Bossetti, “avverrà con tutte le tutele del caso” ed è attesa per il primo pomeriggio odierno. Nel frattempo, in mattinata, è stata sentita una fisioterapista che lavora nel centro sportivo presso il quale si allenava la ragazzina 13enne uccisa e che fa parte della lunga lista di testimoni chiamati a deporre in aula dalla difesa dell’imputato. La donna ha riferito della presenza di un uomo, poco prima della scomparsa di Yara, che la infastidì.
C’è attesa oggi al processo Yara Gambirasio per l’interrogatorio del figlio minorenne di Massimo Bossetti, l’unico imputato per l’omicidio della 13enne. Il ragazzo 14enne sarà ascoltato questo pomeriggio: sarà una testimonianza a porte chiuse quindi non aperta al pubblico e ai giornalisti. Quello che dirà il figlio di Massimo Bossetti potrebbe però essere importante per chiarire alcuni aspetti della vicenda. Bossetti negli ultimi interrogatori ha ribadito la sua innocenza e anche il fatto di non aver mai conosciuto Yara Gambirasio. Nell’udienza di oggi, gli avvocati di Bossetti, Claudio Salvagni e Paolo Camporini, chiederanno una perizia sul Dna, come avevano annunciato. L’obiettivo dei legali è mettere in discussione la corrispondenza tra il Dna di Massimo Bossetti e quello trovato sul corpo di Yara Gambirasio. Quello del Dna è il principale elemento che ha fatto scattare le manette per il muratore di Mapello.
Il processo a Massimo Bossetti, il muratore di Mapello accusato di aver ucciso la tredicenne di Brembate, Yara Gambirasio ed in carcere dal giugno del 2014, si avvia verso una fase importantissima, nonché verso le sue battute finali. In base a quanto svelato dalla criminologa Roberta Bruzzone sulle pagine del settimanale “Giallo”, infatti, dopo 43 mesi di fitte indagini ed un intenso quanto infuocato scontro in aula tra accusa e difesa, entro la prossima estate potrebbe giungere l’attesa sentenza. Intanto, oggi si svolgerà una nuova data del processo in occasione di una delle udienze più attese, dopo quelle passate in cui a parlare è stato lo stesso Massimo Bossetti. In aula in Corte d’Assise a Bergamo, secondo quanto trapelato da L’Eco di Bergamo, questa mattina a partire dalle ore 9:30 circa prenderà il via la nuova udienza nel corso della quale è attesa anche la presenza di uno dei tre figli del carpentiere, imputato per l’omicidio e l’occultamento di cadavere di Yara Gambirasio. La deposizione del figlio di Massimo Bossetti, Nicolas, è attesa nel primo pomeriggio, a partire dalle ore 15:00. Essendo minorenne (avrebbe compiuti 15 anni solo lo scorso 2 aprile), il giudice ha deciso di tutelarlo ulteriormente e l’interrogatorio avverrà a porte chiuse. L’intendo della difesa del carpentiere di Mapello, sarebbe quello di permettere al figlio di Massimo Bossetti di raccontare al giudice il suo rapporto con l’uomo, definito un buon padre. Il 15enne rientrerebbe nella folta lista di testimoni chiamati dalla difesa dell’imputato. Inizialmente sarebbero dovuti essere 711, poi passati a circa 160 fino ad arrivare a 100, per volere del giudice Antonella Bertoja. Con l’udienza di oggi potrebbe chiudersi l’istruttoria dibattimentale.