Bambino kamikaze, purtroppo non solo è una “moda del momento” ma è un problema che nasce lontano, addirittura già i casi di Al Qaeda e talebani negli scorsi decenni impegnavano come “risorsa” i bambini o ragazzini a cui le scuole coniche della jihad inculcano l’odio e l’ideologia folle islamista. Quanto avvenuto in Turchia è stata eclatante ma purtroppo non è una novità: addirittura oggi arriva un’altra notizia di un caso simile avvenuto in Iraq dove per fortuna il bambino kamikaze è stato fermato in tempo prima di farsi esplodere in un centro abitato. Un adolescente con la maglia del Barcellona di Messi che nascondeva la cintura esplosiva è stato infatti fermato in tempo e spogliato dalle forze dell’ordine irachene che hanno evitato così l’ennesimo attentato. Il tutto è avvenuto a Kirkuk e nel video che è stato pubblicato su Twitter troviamo proprio il frammento in cui il ragazzo viene spogliato e sottratto della cintura esplosiva, fatta poi detonare in una zona tranquilla lontano da persone e forme di vita. Un altro caso come le nozze in Turchia dove il limite tra umano e disumano purtroppo è stato ancora una volta travalicato.
Potrebbe esserci l’azione di un bambino kamikaze tra i 12 ed i 14 anni di età dietro l’attentato di sabato sera in Turchia, a Gaziantep, nel mezzo dei festeggiamenti di un matrimonio curdo. Il bilancio delle vittime è drammatico: si parla di 51 vittime (solo 44 attualmente riconosciute) tra cui circa una trentina di minorenni e 94 feriti tra i quali 69 ricoverati in ospedale e 17 in gravissime condizioni. Repubblica.it riporta quanto rivelato dai media curdi e dal quotidiano turco di opposizione laica Cumhuriyet che parla di almeno 22 bambini sotto i 14 anni tra le vittime certe. Ad annunciare l’età dell’attentatore è stato lo stesso presidente turco Recep Tayyip Erdogan. I media locali successivamente hanno reso noto che sarebbero in corso esami autoptici e del Dna per stabilire l’identità del kamikaze. Sebbene non sia giunta una rivendicazione ufficiale, Erdogan è convinto che si tratti dell’azione dell’Isis. Secondo la ricostruzione, il kamikaze (un bambino o una bambina) si sarebbe fatto esplodere durante la festa di matrimonio intorno alle 23 ora locale (le 22 italiane). L’esplosione, come riporta La Stampa online, sarebbe stata così forte al punto da essere avvertita da più parti della città.
Ancora in shock il mondo per l’azione di un bambino kamikaze che si è fatto esplodere ieri in un paesino sul confine siriano durante il matrimonio di due sposi curdi. La città interessata è la turca Gaziantep, dove sono state 51 le persone morte ed altri 69 i feriti, 17 in condizioni gravi. Quello che sgomenta di più l’opinione pubblica è proprio la giovane età dell bambino kamikaze, che si aggirerebbe attorno ai 12-14 anni. Questa l’affermazione del presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, che ha confermato che l’attentato potrebbe essere opera dello Stato Islamico. Come riporta Il Tempo, il quartiere di Beybahce è stato colpito duramente anche sul manto stradale: a causa della forte esplosione il cemento è stato del tutto devastato. La Polizia locale avrebbe trovato sul posto un giubbotto esplosivo, utilizzato per la strage che mirava a colpire i curti di Van e Siirt, i maggiori residenti del quartiere. Lo sposo infatti apparteneva al partito Hdp, di stampa filocurda, ed aveva raggiunto con la sposa Gaziantep per sfuggire agli scontri fra ribelli curdi e forze dell’ordine che stanno avvenendo a Siirt. In queste ore le autorità turche sono alla ricerca di ulteriori prove per stabilire l’identità del bambino kamikaze, riporta Al Jazeera, e stanno cercando soprattutto di capire se in realtà l’ordigno è stato fatto detonare da remoto. Questa è la prima volta che l’ISIL, altro nome con cui è conosciuto l’ISIS, sfrutta un bambino per un attacco suicida in Turchia. “Le nostre regioni ed il nostro Paese hanno ancora una volta inviato un unico messaggio a coloro che ci attaccano”, ha affermato Erdogan in diretta su Ntv, “non riusciranno a sconfiggerci”.