Domenica 26 giugno 2016 è il giorno del ricordo di san Vigilio, missionario che ha operato nel corso della sua vita nella città di Trento. San Vigilio di Trento nacque a Roma nel 355, anche se ovviamente non si conosce il giorno esatto. Anche i suoi fratelli Claudiano e Magoriano furono fatti santi. Durante la sua infanzia, si trasferì con il resto della sua famiglia a Trento prima di completare i suoi studi teologici ad Atene e di nuovo a Roma. All’età di circa trent’anni fu nominato vescovo a Trento sotto disposizione di Valeriano di Aquileia, con la collaborazione di Ambrogio. Lavorò sotto il pontificato di papa Silicio e con il suo mentore Ambrogio che si occupata del Nord Italia. A quei tempi, molte aree del Trentino non erano state evangelizzate e la collaborazione da parte del popolo era piuttosto limitata. Vigilio scelse di farsi aiutare dallo stesso Ambrogio per l’invio di un buon numero di missionari provenienti dall’attuale Turchia. Arrivarono tre persone dall’Oriente: Sisinnio, Alessandro e Martirio. Nel frattempo, Vigilio fece erigere molteplici edifici religiosi e operò molto nell’Adige e a Trento. I tre missionari operarono in maniera molto efficace, aiutando tutti coloro che erano in grave crisi. La situazione si fece molto più complicata quando il 29 maggio 397, nella cittadina di Sanzeno nella Val di Non, i tre missionari furono uccisi e bruciati dal popolo. Nonostante ciò che era successo, san Vigilio non cambiò il suo modo di fare e difese i colpevoli, perdonandoli del misfatto compiuto e chiedendo la loro grazie al giovane imperatore Onorio. San Vigilio combatteva anche contro le eresie e l’idolatria. Molto probabilmente, si diresse verso la Val Rendena e gettò nel fiume una statua dedicata a Saturno. I pagani risposero con rabbia e uccisero il vescovo con zoccoli di legno e bastoni di ogni genere. Attualmente i resti di san Vigilio si trovano nel Duomo da lui fatto costruire. Tuttavia, ancora oggi non si sa se questa vicenda fosse da considerarsi veritiera. Infatti, esiste un’altra versione secondo la quale il martire sarebbe stato lapidato dopo aver ricevuto una zoccolata da una donna.
Oggi san Vigilio è il protettore del Trentino-Alto Adige, dell’Arcidiocesi di Trento e di tante altre località sparse per il Nord Italia, oltre che della cittadina brasiliana di Nova Trento. Nel capoluogo del Trentino-Alto Adige sono in vigore festeggiamenti della durata di una settimana. La cattedrale di Trento è intitolata a lui, così come la località altoatesina di San Vigilio di Marebbe. Viene festeggiato ancora oggi il 26 giugno e viene raffigurato con un bastone, una palma e uno zoccolo di legno.
Il 26 giugno è anche il giorno delle commemorazioni del monaco Sant’Antelmo di Chignin, il vescovo San Deodato di Nola, i martiri di Roma Santi Giovanni e Paolo, il martire messicano San Jose Maria Robles Hurtado, il fondatore dell’Opus Dei San Josemaria Escrivá de Balaguer, l’abate San Masenzio, il martire San Medico, il vescovo San Rodolfo e i martiri Santi Salvio e Superio.