William Pezzulo è tornato a parlare di Elena Perotti, l’ex fidanzata che lo ha sfregiato con l’acido nel 2012. Intervenuto davanti agli studenti della scuola superiore Lunardi di Brescia, il 31enne ha commentato la decisione del Tribunale dei Minori, che la scorsa settimana ha tolto i due figli alla donna condannata in via definitiva a otto anni di carcere, dichiarandoli poi adottabili. «Credo che il tribunale abbia commesso un grave errore perché i figli andavano tolti a Elena subito e non ora quando il più grande ha già quattro anni», ha dichiarato William Pezzulo. Il primogenito di Elena Perotti è nato nel 2012 ed è stato riconosciuto solo dalla ragazza, mentre la bimba di 15 mesi è frutto del matrimonio con un coetaneo conosciuto in comunità. Durante l’assemblea di istituto dal titolo “Noi contro i maltrattamenti e il femminicidio” ha commentato con amarezza la condizione della donna: «La mia ex che mi ha aggredito non ha fatto un solo giorno di carcere e non lo trovo giusto». Lei e il suo complice dovevano dargli un milione di euro, ma non ha visto un centesimo perché sono nullatenenti. In ogni caso dovrà dare trentamila euro di spese: «È la percentuale stabilita dal giudice per aver ottenuto il risarcimento, anche se non lo vedrò». Questo non è l’unico paradosso: esiste un fondo che copre i rimborsi alle vittime in casi come questi, ma per accedervi non bisogna percepire più di undicimila euro e mezzo all’anno. William Pezzulo, percependo 980 euro mensili di pensione, supera dunque questa cifra. Nell’intervista a La Verità, infatti, ha poi spiegato che la violenza non è una questione di genere: anche gli uomini possono subirne e la sua storia lo dimostra. E si è detto infastidito per la disparità mediatica con cui vengono trattati i casi: «L’uomo è molto meno considerato».