Per qualcuno Santa Lucia è solo una data sul calendario, per altri è un giorno tanto atteso. Considerata la Santa protettrice di vista e occhi, di ciechi e oculisti, è venerata sia dalla Chiesa cattolica che da quella ortodossa. In Lombardia questa festività è particolarmente sentita a Bergamo, Brescia, Lodi, Mantova e Pavia, dove i bambini scartano i doni, anticipando in tutto e per tutto il Natale, a meno che ovviamente non facciano il bis il 25 dicembre. A Bergano, ad esempio, c’è la tradizione del latte coi biscotti da lasciare di notte per il passaggio di Santa Lucia. E c’è pure una chiesa nei pressi del Sentierone che è famosa perché ogni anno tantissimi bambini fanno la coda per andare a lasciare la loro letterina presso la tomba della Santa con le richieste dei doni desiderati. Una tradizione che si rinnova anno dopo anno. In molte province d’Italia svolge anche il ruolo, dunque, di consegnare i doni ai bambini, come una sorta di Santa Klaus al femminile. (agg. di Silvana Palazzo)
LE FILASTROCCHE DELLA TRADIZIONE
Santa Lucia non solo “arriva nel giorno più corto che ci sia”, oppure “nella notte più lunga che ci sia”: la festa del 13 dicembre oltre ad essere il giorno dell’onomastico di tutte le Lucia del globo è anche una grande e profonda tradizione pre-natalizia, con i bimbi di molte comunità (in Lombardia a Brescia e Bergamo, ma anche a Venezia, in Emilia, in Sicilia e poi nei Paesi Scandinavi, etc) che attendono la Santa protettrice degli occhi per i primi regali di dicembre. Una delle più famose è certamente questa: «Lungo é l’elenco che vogliamo fare, ma scegli tu cosa portare: per il nonno un caldo cappello, un rospo in tasca a mio fratello, una fidanzata per il mio cane, ai passerotti tanto pane; chicchi di riso per la minestra, un po’ di pazienza per la maestra, una nuova scopa per la Befana, un giorno in più alla settimana; una sciarpa al pupazzo di neve, per i miei amici una storia breve.Fino ad ora abbiamo scherzato e con le parole abbiamo giocato. Tu però non dimenticare, due cose che devi portare: un sorriso per chi non ce l’ha e per tutti tanta bontà». Entrando poi nella tradizione cristiana della grande Santa di Siracusa, una bella poesia-filastrocca per il 13 dicembre è quella raccontata da tante mamme italiane per la notte di Santa Lucia: «Santa Lucia fra poco arriverà, ai bimbi buoni un dono porterà! Ma i bimbi buoni un dono hanno già: dentro, nei cuori, la loro bontà! Oh bimbo buono, contento tu sei già: porti il tuo amore a chi non ce l’ha! Santa Lucia di notte ti vedrà:splende il tuo cuore di tanta bontà! Al tuo risveglio i doni sono qua: cuori ripieni d’amore e di bontà! Dolci e balocchi non servono lassù: il Paradiso lo devi fare tu! Santa Lucia tu prega per noi: manda nei cuori i doni che vuoi tu!».
LA TRADIZIONE IN SVEZIA
Come già detto nei giorni precedenti, la festa di Santa Lucia è di tradizione vivissima soprattutto al Nord Europa, tra i Paesi Scandinavi, con la Festa della Luce e la consegna dei regali in pieno stile “babbo Natale” della grande Patrona del Nord Europa (e di Siracusa): prendiamo la Svezia, ad esempio, dove il culto per Santa Lucia vede oggi in scuole, asili, case per anziani e vari altri centri aggregativi della società svedese, le rappresentazioni con gruppi di ragazze vestite di bianco con una ghirlanda in testa adornata di candele. Secondo la Chiesa di Svezia questa è «l’immagine di ogni battezzato che porta la luce del cristianesimo attraverso l’oscurità del mondo». Come spiega poi l’Agensir proprio per la festa di Santa Lucia, «Anche nella cattedrale di Trondheim così come a Bergen, in Norvegia sono previsti concerti corali. Ad Helsinki, oggi alle 17 in punto, di fronte alla cattedrale, sarà incoronata in modo particolarmente solenne la Lucia del 2017, nel quadro delle manifestazioni del centenario dell’indipendenza».
LA GRANDE FESTA A SIRACUSA
In Sicilia – come accaduto anche ieri – la mattina del 12 dicembre, vigilia di Santa Lucia, viene spostato il simulacro sull’altare maggiore del Duomo di Siracusa di cui la grande Santa della Luca è patrona. Ieri sera invece si sono svolte preghiere solenni presiedute dall’arcivescovo Salvatore Pappalardo, i sacerdoti di varie diocesi e tutte le autorità civili e religiose della Sicilia orientale. Alla fine della celebrazione a tutti i fedeli è stato distribuito un dolce tipico siracusano chiamato Cuccia. Oggi invece, la grande data del 13 dicembre, tutta la città è in festa e nel pomeriggio il simulacro viene portato in piazza del Duomo percorrendo tutte le zone dove si è svolto il martirio attraverso un lungo giro per la città che si conclude nella basilica dove rimarrà sull’altare maggiore per altri sette giorni. In particolare, la giornata di oggi si è aperta alle ore 10.15 con la Santa celebrazione Eucaristica presieduta da Francesco Cacucci, Arcivescovo di Bari. Ecco qui sotto invece una delle immagini più belle e intense di Santa Lucia tratta dalle collezioni del Museo e Real Bosco di Capodimonte “Martirio di Santa Lucia” di Luca Giordano.
IL MARTIRIO E IL CORAGGIO DELLA FEDE
Si festeggia oggi in tutto il mondo la grande celebrazione di Santa Lucia: tra i tanti onomastici, le ricorrenze e le tradizioni legate alla Santa che – come un Babbo Natale in versione femminile – porta regali ai più piccoli e bisognosi, la figura di questa santa che si celebra oggi non può non essere legata a doppio filo alla tragica storia del suo martirio. Come ha ricordato anni fa Papa Francesco in occasione di un incontro con la comunità dei ciechi in Trentino Alto Adige – Santa Lucia è infatti patrona della luce e degli occhi – «Lucia ci suggerisce un valore che mi sembra molto importante anche per voi: il coraggio. Lei era una giovane donna, inerme, ma ha affrontato le torture e la morte violenta con grande coraggio, un coraggio che le veniva da Cristo risorto, col quale era unita, e dallo Spirito Santo, che abitava in lei». Secondo il Pontefice, tutti abbiamo bisogno di quel coraggio per affrontare i nostri drammi: «Un altro valore ci viene suggerito da santa Lucia, cioè il fatto che lei non era sola, ma faceva parte di una comunità, era membro di un corpo di cui Cristo è il Capo, pietra di un edificio di cui Cristo è il fondamento. Anche questo aspetto trova riscontro sul piano umano. Voi siete un’associazione, e questo è un valore! Un’associazione non è una somma di individui, è molto di più. Oggi c’è molto bisogno di vivere con gioia e impegno la dimensione associativa, perché in questo momento storico è “in ribasso”, non è fortemente sentita. Fare gruppo, essere solidali, incontrarsi, condividere le esperienze, mettere in comune le risorse… tutto questo fa parte del patrimonio civile di un popolo». Non meno importante, il Pontefice ricalcava il valore decisivo della vita donata, del sacrificio di sé per un amore più grande: «Lucia ci dice che la vita è fatta per essere donata. Lei ha vissuto questo nella forma estrema del martirio, ma il valore del dono di sé è universale: è il segreto della vera felicità. L’uomo non si realizza pienamente nell’avere e neppure nel fare; si realizza nell’amare, cioè nel donarsi. E questo può essere inteso anche come il segreto del nome “Lucia”: una persona è “luminosa” nella misura in cui è un dono per gli altri. E ogni persona, in realtà, lo è, è un dono prezioso!».
A SANTA LUCIA MEZZO MILIONE DI BAMBINI SCARTA IN ANTICIPO I REGALI
Come ha annunciato oggi, vigilia di Santa Lucia, la Coldiretti, nella festa del 13 dicembre saranno in Italia ben più di mezzo milione di bambini che si troveranno a scartare i regali prima del Natale. Come spieghiamo qui sotto, la tradizione della Santa della Luce in molte zone d’Italia e d’Europa rappresenta una sorta di “anticipo di Babbo Natale”: «L’appuntamento con Santa Lucia è festeggiato con l’acquisto di regali e dolci per i più piccoli, mentre in molte città si svolgono tradizionali mercati con banchi di ogni tipo per tutta la settimana che precede il 13 dicembre che presso i popoli del nord viene indicata come la data dalla quale si attende il ritorno della luce nel periodo più buio dell’anno, nonostante sia stato scientificamente provato che il 13 dicembre non coincida con il solstizio d’inverno e quindi “Santa Lucia non è il giorno più corto che ci sia», spiega ancora la Coldiretti. Oltre ai Paesi scandinavi, a festeggiare in maniera ingente la festa di Santa Lucia sono Verona, Brescia, Bergamo, Cremona, Lodi, Mantova, Piacenza, Reggio Emilia e Vicenza, e ovviamente anche la Sicilia. Insomma, questa notte saranno davvero tanti i piccini che attenderanno la Santa sull’asinello che si recherà nelle case dei bambini e lascerà loro doni, se sono stati bravi durante l’anno, o carbone se non hanno sempre obbedito ai loro genitori, in piena tradizione. Per sapere invece la storia e la tradizione di Santa Lucia, clicca qui per tutte le informazioni della nostra scheda.