Sono scesi in piazza in migliaia per ricordare Melissa, la 16enne uccisa dall’esplosione di un ordigno mentre si trovava di fronte alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi. La manifestazione, intitolata “Io non ho paura”, è stata organizzata da diverse organizzazioni studentesche con l’appoggio di Libera, Rete della Conoscenza, Arci e Cgil. Il corteo composto soprattutto da studenti con numerosi striscioni a cartelli è partito da un piazzale nei pressi della scuola, è proseguito lungo via Roma ed ha trovato conclusione in Piazza Vittoria. Molte persone sono arrivate in pullman dalla Campania e dal Molise. C’erano anche tanti operai delle centrali elettriche e del settore petrolchimico dell’area industriale della Città. Moltissimi, tra i ragazzi, i palmi della mani dipinti di svariati colori, per rappresentare la forza della fantasia e della creatività contro la cultura della sopraffazione e della criminalità. Domani, a Mesagne, di cui Melissa era originaria, ci sarà un’altra manifestazione. Dal titolo “Perché ognuno scelga da che parte stare” sarà un evento dedicato alla legalità. L’iniziativa, ora dedicata a Melissa, era già stata fissata in precedenza, prima dell’attentata, con l’intenzione di illustrare i progetti di ristrutturazione riguardanti due immobili confiscati alla criminalità organizzata. Nel frattempo, è stato messo a punto l’identikit dell’attentatore. Si tratta di un uomo sui 45 anni, con i capelli rasati e degli occhiali da vista con una montatura leggera. Il ritratto dell’uomo è stato possibile grazie agli uomini della scientifica che hanno ripulito ogni singolo fotogramma proveniente dal filmato della telecamere di sorveglianza situate in un chioschetto di fronte alla scuola. Non avrebbe, inoltre, alcuna menomazione fisica e, come si è evinto dalle riprese, si muove con passo spedito e sicuro. Si è anche alla caccia del complice. E’ ormai sicuro, infatti, che non possa aver agito da solo. L’ordigno, piazzata sul lato sinistro della scuola all’interno di un cassonetto blu, pesava più di cento chili. Consisteva in tre bombole di gas propano liquido probabilmente miscelato a esplosivo, che sono esplose alle 7.45.
Ebbene: la bomba era troppo grossa e pesante per poter essere collocata in breve tempo da una sola persona senza destare sospetti. Il cassonetto, infatti, il giorno prima non c’era.