La corte di Cassazione di Brescia ha condannato all’ergastolo Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte ritenuti i mandanti della strage di piazza della Loggia del 1974. Nel processo precedente i due erano stati assolti, ma ora i giudici hanno ribaltato la sentenza. L’ex ispettore veneto Maggi sarebbe stato il mandante della strage mentre la fonte dei servizi segreti Tramonte avrebbe organizzato l’attentato. L’8 maggio 1974 una bomba messa in un cestino della piazza al centro della città lombarda causò la morte di otto persone che stavano partecipando a una manifestazione antifascista. La nuova sentenza è arrivata grazie alle parole del pentito neofascista Carlo Diglio che è stato ritenuto una fonte affidabile dai giudici. In precedenza la corte aveva assolto da qualsiasi accusa i due uomini, ma la Corte Suprema aveva definito il verdetto ingiustificabile e superficiale. Da qui il nuovo processo che ha portato alla condanna di Maggi, che ora ha 80 anni e difficilmente andrà in prigione, e Tramonte.