Dall’inizio dell’anno ad oggi sono stati raccolti 17mila tonnellate di rifiuti in più, pari a circa il 3% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il dato è stato fornito da Ama e permette di fotografare la crisi rifiuti a Roma. Quest’impennata in realtà accomuna la Capitale ad altre realtà italiane, in particolare quelle che hanno una vocazione turistica. Il trend di crescita è ulteriormente aumentato nel mese di aprile, periodo in cui si è concentrato a Roma un eccezionale flusso turistico. Ama fa sapere di aver risposto all’emergenza mobilitando tutte le risorse possibili: gli impianti lavorano a pieno ritmo anche nel weekend in via straordinaria, inoltre si stanno recuperando le situazioni più critiche per un rientro alla normalità previsto per i prossimi giorni. Ma son stati programmati giri supplementari di pulizia, anche nel pomeriggio di domenica, attorno alle postazioni di raccolta svuotate dai mezzi compattatori, se e dove necessario. Ama fa sapere anche che sta collaborando con il Campidoglio e la Regione Lazio per definire un quadro impiantistico che possa assicurare in futuro la capacità del sistema di far fronte anche a situazioni impreviste come quella attuale. Come riportato da Repubblica, l’obiettivo è l’apertura di due impianti pubblici di compostaggio aerobico per far salire la capacità di trattamento della frazione organica dalle attuali 25mila tonnellate all’anno a 145mila tonnellate all’anno. (agg. di Silvana Palazzo)
RIFIUTI, CRISI A ROMA: AMA FA GLI STRAORDINARI
Emergenza rifiuti a Roma: le criticità per quanto riguarda la raccolta permangono in alcune zone del centro. Lo fa sapere l’assessore all’Ambiente del I municipio, quello del centro storico, Anna Vincenzoni, membro della giunta di centrosinistra guidata da Sabrina Alfonsi. Le situazioni più problematiche si registrano nel rione Esquilino, vicino alla stazione Termini, e nel quartiere Prati. Qui, spiega Vincenzoni, «sono arrivati nuovi mezzi come da noi richiesto e sembra esserci una ripresa nelle strade principali, mentre in quelle secondarie la situazione continua ad essere problematica con cassonetti che, seppur vengono svuotati, sono attorniati da sacchetti di immondizia per terra da giorni». All’Esquilino, invece, «la situazione continua ad essere di affanno». Sono continui i contatti tra Campidoglio e Regione Lazio per trovare impianti nella Regione dove portare i rifiuti della Capitale. L’Ama fa sapere invece di essere «impegnata h24» anche con turni straordinari agli impianti.
ROMA, EMERGENZA RIFIUTI: TASK FORCE PER GESTIRE LA CRISI
Una taske force per arginare la crisi dei rifiuti a Roma. La raccolta e la pulizia è ancora in affanno in diverse zone della Capitale, dove i cassonetti, seppur svuotati, spesso continuano ad essere circondati da cumuli di sacchetti. Così mentre il Comune e la Regione Lazio cercano altri impianti dove portare i rifiuti, l’Ama – la municipalizzata che gestisce la pulizia della Capitale, fa gli straordinari. Per ora, come riporta Repubblica, sarebbe stata confermata la proroga fino a fine anno della possibilità di portare parte dei rifiuti romani in Abruzzo. Un mix di cause contingenti comunque ha determinato la crisi: dall’aumento della produzione dei rifiuti, registrato anche in altre parti dell’Italia a causa dell’aumento dei flussi turistici, alle festività e alla saturazione di alcuni stabilimenti. «I cassonetti sono perlopiù stati svuotati. È importante che collaborino anche cittadini utilizzando i contenitori e non abbandonando rifiuti a terra», fa sapere l’azienda dei rifiuti di Roma.