Dopo il confronto diretto che si è consumato in Procura nei giorni scorsi tra Gabriele Defilippi e Roberto Obert, presunti assassini di Gloria Rosboch, il caso sembra aver subito una nuova battuta di arresto. Il faccia a faccia è stato drammatico, come più volte ribadito dagli avvocati dei due arrestati con l’accusa di aver ucciso la professoressa di Castellamonte. In particolare, al termine del confronto l’avvocato Pierfranco Bertolino che difende Gabriele avrebbe rilasciato brevi dichiarazioni, riportate da La Sentinella del Canavese e che bene illustrerebbero il quadro nel quale si è svolto il chiacchierato faccia a faccia: “Hanno tenuto ferme le precedenti versioni, ci sono stati momenti di scontro aperto però di fatto la situazione è immutata”, ha dichiarato il legale. In merito al suo assistito, Bertolino ha aggiunto: “Gabriele a volte sembrava anche sollevato da questo confronto diretto, devo dire che nonostante la drammaticità a volte è sembrato capace di far valere anche la propria posizione rispetto a Obert”. Stando alle sue parole, non sarebbe emerso nulla di nuovo – sebbene le piste della pedofilia e dell’usura sulle quali ora si sta indagando – ma, “l’unica cosa che è emersa è che entrambi sono assolutamente univoci nell’escludere nella maniera più assoluta la responsabilità da parte della madre di Gabriele”.
Il caso di Gloria Rosboch prosegue tra indagini su presunti complici e piste allargate dopo le parole e il film in piena di Gabriele Defilippi durante il faccia a faccia con Roberto Obert. Oltre alla pista della pedofilia, che raccontiamo nel dettaglio qui sotto, anche un’altra vicenda ha trovato spazio nell’interrogatorio e dunque nelle indagini in queste settimane: la pista della droga, con presunti giri criminali nel Canavese vedrebbero coinvolti i due assassini di Gloria. Durante il faccia a faccia entrambi hanno ammesso di aver consumato cocaina, crack e marjiuana ma negano in maniera assoluta di averla utilizzata mentre ammazzarono Gloria: i due ex amanti hanno poi anche scagionato la madre di Gabriele, Caterina Abbattista, in maniera coordinata e quasi sospetta. Che anche la donna rientri nel giro di indagini sulla droga e la cocaina nel Canavese a Castellamonte?
Il caso della professoressa Gloria Rosboch, uccisa lo scorso 13 gennaio, dopo il faccia a faccia dei due presunti assassini, Gabriele Defilippi e Roberto Obert, invece che avvicinarsi verso una soluzione ha aperto a nuovi inquietanti retroscena. Il più grave, sul quale gli inquirenti stanno cercando di far luce, sarebbe quello legato alla pedofilia. Una pista già battuta quando si trattò di interrogare il fratellino minore di Gabriele, ma che ora è tornata ancora più prepotentemente dopo le ultime dichiarazioni del 22enne. A rivelare maggiori dettagli è stato il quotidiano locale La Sentinella del Canavese, che rivelerebbe la pesantissima accusa di Defilippi al complice ed ormai ex amante Roberto Obert. L’uomo 54enne, ex dipendente della Danone ed amante dei viaggi in Thailandia, avrebbe avuto rapporti sessuali anche con un 15enne di San Giusto. Il ragazzino presunta vittima di Obert, sarebbe stato contattato via chat dallo stesso Gabriele, tramite un sito dedicato ad incontri gay. In merito è già stato disposto l’interrogatorio a carico del 15enne, che avverrà nei prossimi giorni. Dal confronto, che sarà presto trascritto e dal quale potrebbero emergere nuovi inquietanti dettagli sul delitto di Gloria Rosboch, sarebbero venuti alla luce altri nomi e cognomi di persone che, a detta dei due presunti killer della professoressa di Castellamonte, avrebbero a che vedere con un giro di truffe ed usura, per gran parte collegati ad Obert. Tra i nomi, tuttavia, ce ne sarebbe uno il cui figlio sarebbe amico di Gabriele. Secondo le indiscrezioni, il 22enne si sarebbe ispirato a lui nella redazione di una delle lettere indirizzate a Gloria Rosboch ai fini della truffa dei 187 mila euro.