Il caso di Maria Ungureanu, la bambina trovata senza vita all’interno di una piscina in provincia di Benevento, ha scosso gli animi delle persone del posto, in particolare quelli di San Salvatore Telesino, il comune in cui la Ungureanu è stata uccisa. Come riporta Fanpage, il timore evidente nella fiaccolata in ricordo della piccola Maria, soprattutto tra i genitori con figli della stessa età della vittima, è quella che in paese sia nascosto un orco e che l’uccisione della Ungureanu non sia un episodio destinato a rimanere isolato. A questo proposito, per sgomberare le paure giustificate di una comunità poco abituata ad orrori di questo tipo, risulteranno determinanti le indagini Reparto indagini scientifiche dell’Arma dei Carabinieri chiamato a fare luce sulle modalità e sulle dinamiche che hanno portato alla morte di un’innocente.
Maria Ungureanu, la bambina di 9 anni trovata senza vita e senza vestiti all’interno di una piscina in un ristorante di San Salvatore Telesino, verrà seppellita venerdì. A riportare la notizia è ilquaderno.it, secondo cui sarebbe giunto il nulla osta da parte del pm Mario Scamarcio che indaga sulla vicenda con il procuratore reggente Giovanni Conzo dopo aver effettuato tutti i rilievi del caso sul corpicino della piccola vittima che avrebbe compiuto 10 anni ad agosto. Con ogni probabilità i funerali di Maria Ungureanu si terranno a San Salvatore Telesino alle ore 10:00 di venerdì e saranno officiati dal parroco della Chiesa di Santa Maria Assunta don Franco Pezone nonché dal vescovo della diocesi di Cerreto Sannita-Telese e Sant’Agata de’Goti monsignor Michele De Rosa. Alla bambina, nonostante la religione ortodossa dei genitori infatti, non era mai stato vietato di frequentare la parrocchia.
Nel delitto di Maria Ungureanu, la bambina di 10 anni trovata nuda e senza vita in un resort di San Salvatore Telesino, potrebbe essere coinvolto un secondo uomo, diverso dal 21enne rumeno Daniel Petru Ciocan. A riportarlo è direttanews.it secondo cui l’alibi del ragazzo, che ha sempre sostenuto di trovarsi in un altro luogo nelle ore in cui è stato consumato il delitto, sarebbe supportato da diverse testimonianze. Secondo alcune indiscrezioni il “secondo uomo” sarebbe stato già ascoltato dai militari dell’Arma della Caserma di Cerreto Sannita, sebbene a detta dell’avvocato di parte civile dei genitori della piccola, Giovanni Occhio, siano tuttora evidenti alcune discrepanze negli orari rispetto al racconto del giovane rumeno, che al momento rimane l’ultima persona ad aver visto viva la povera Maria Ungureanu.
Procedono le indagini sulla morte della piccola Maria Ungureanu, la bambina di quasi dieci anni trovata senza vita e nuda nelle acque di una piscina di un resort a San Salvatore Telesino, in provincia di Benevento. Dall’autopsia sarebbe emerso il decesso per annegamento, preceduto da reiterate violenze. Nel registro degli indagati, al momento ci sarebbe un solo nome, quello dell’amico di famiglia, il 21enne rumeno Daniel Ciocan, uno delle ultime persone ad averla vista. Il ragazzo avrebbe in più occasioni ribadito la sua innocenza e sebbene la sua versione sia stata confermata anche da altri riscontri, come le testimonianze di amici e parenti, il Gps, le celle telefoniche e le riprese video delle telecamere della zona, gli inquirenti coverebbero ancora alcuni dubbi sul suo racconto. Intanto, come fa sapere FanPage.it, nelle passate ore sarebbero state sentite altre due persone nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Maria Ungureanu. I militari starebbero ricostruendo gli ultimi momenti di vita della bambina e per questo al momento sarebbero state già sentite oltre 60 persone. Le indagini si stanno concentrando anche sui tabulati telefonici di alcuni cellulari. I Ris avrebbero compiuto ulteriori perizie nel luogo in cui è stato ritrovato il corpo della piccola Maria, al fine di identificare possibili tracce di Dna utili a portare sulla strada del presunto responsabile, sebbene non si escluda l’ipotesi che il delitto possa essere stato compiuto da più persone. Dall’autopsia, inoltre, sarebbe emerso anche l’orario della morte di Maria Ungureanu, ipotizzato attorno alle ore 23:00. Sul corpo della bambina di dieci anni, erano stati riscontrati dei graffi in concomitanza della schiena. Si pensava inizialmente alla firma dell’assassino, ma è possibile che Maria se li sia procurati passando attraverso la rete di recinsione che delimita il resort. Sono stati sempre gli esami medico-legali a confermare che la bambina fu vittima di violenze più volte, anche nelle settimane precedenti alla sua morte. Intanto, il sindaco di San Salvatore Telesino, Fabio Romano, è convinto che “i cittadini diranno tutto quello che sanno per fare piena luce sulla tragica vicenda”. Nei prossimi giorni, la salma potrebbe essere riconsegnata alla famiglia per la cerimonia funebre.