LA VITA DI SAN SIMONE
Il 30 settembre si celebra San Simone di Crepy, un monaco benedettino vissuto nel XI secolo. Il santo era figlio del conte di Vexin, Filippo III. La parentela con Matilde, moglie di Guglielmo il Conquistatore, gli consentì di crescere presso la sua corte e di ricevere la promessa di matrimonio con Adele, la loro figlia. Nacque nel 1048 e crebbe in maniera austera, sviluppando un profondo sentimento religioso verso il cristianesimo. Era figlio della nobiltà e questo comportava alcuni doveri importanti, come quello di amministrare territori e possedimenti. San Simone, tuttavia, non era particolarmente interessato alla vita politica e decise di dedicarsi alla vita religiosa, divenendo monaco in giovanissima età. Quando morì suo padre Filippo, ereditò il territorio vastissimo in suo possesso e che comprendeva Amiens, Vexin, Bar-Sur-Aube e diventò conte di Crepy. Egli, però, decise di seguire la profonda vocazione religiosa e quindi rinunciò a tutte le ricchezze, i territori e i beni che erano a lui destinati e si ritirò a vita monastica e solitaria. Nel 1077, si fermò presso l’abbazia di Saint-Claud che si trova a Condat, nel Jura dove divenne eremita prendendo anche l’abito religioso. Il santo era conosciuto per le sue doti profondamente carismatiche e per queste ragioni nel corso della sua vita venne chiamato diverse volte a sedare e mediare numerose controversie, come ad esempio quella tra Guglielmo il Conquistatore e il figlio, quella tra il re di Francia e Ugo di Cluny oppure quella tra Roberto il Guiscardo e Papa Gregorio VII. Con le sue doti oratorie e i suoi radicati sentimenti verso il Signore, san Simone riusciva sempre a far trovare accordi per riportare la pace. La mediazione nella disputa tra il Papa e Roberto il Guiscardo, in particolare, gli fecero guadagnare la stima e l’affetto di Gregorio VII tanto che il Pontefice gli chiese espressamente di restare a Roma e divenire suo consigliere personale. Per questa ragione, san Simone morì a Roma il 30 settembre 1082 e venne sepolto all’interno della Basilica di San Pietro. Il suo sepolcro è decorato con un epitaffio composto da Ottone di Châtillon (che divenne Papa Urbano II). Successivamente le sue spoglie furono trasferite presso l’abbazia di Saint-Claude a lui tanto cara e che ancora oggi celebra il Santo nel giorno della sua ricorrenza.
FESTE, SAGRE E CELEBRAZIONI PER SAN SIMONE
San Simone da Crepy viene celebrato ogni anno il 30 settembre. Presso l’abbazia di Saint-Claude, dove riposano le sue spoglie, vengono organizzate preghiere collettive in suo onore e una messa solenne ai vespri. I monaci di Saint-Claude lo celebrano ancora oggi e lo ricordano attraverso preghiere e recitazioni del Rosario. Il Santo viene ricordato soprattutto per la sua forte personalità carismatica capace di far da mediatore nelle dispute e controversie di importanti personaggi politici dell’epoca. Grazie ai suoi interventi sono stati evitati conflitti bellici potenzialmente molto pericolosi. San Simone viene, inoltre, ammirato per la sua forza di volontà che l’ha spinto a rinunciare ad ogni genere di bene materiale, territorio e ricchezza personale per seguire il forte sentimento religioso che lo legava a Dio.
I SANTI CELEBRATI NELLA GIORNATA DI OGGI
San Girolamo (o Gerolamo), sacerdote e dottore della Chiesa; Sant’Amato di Nusco, Vescovo; Sant’Ismione de Die, Vescovo; Santa Sonia (o Sofia), vergine e martire; Sant’Onorio di Canterbury, Vescovo; Santi Urso e Vittore, martiri; Sant’Eusebia; San Gregorio Illuminatore, Vescovo; Sant’Antonino di Piacenza