Il giorno 3 dicembre la Chiesa commemora San Francesco Saverio, che è stato un gesuita e missionario, nativo della penisola iberica ed in particolare nella cattolicissima Spagna. San Francesco Saverio è il nome con cui viene conosciuto in Italia Francisco de Jasso Azpiculeta Atondo y Aznares de Javier. È nato il 7 aprile 1506 nei pressi del piccolissimo centro di Javier che attualmente conta soltanto 113 abitanti e che si trova nella comunità autonoma Navarra. La famiglia di San Francesco Saverio era una delle più nobili e ricche della zona fino a che il Re Ferdinando detto Il Cattolico, non decise di confiscare ogni bene di proprietà della famiglia di San Francesco Saverio, dopo che ebbe luogo una vittoria di natura militare e che nella quale la Navarra, richiedeva la propria autonomia dal regno di Spagna palesando anche un certo ascendente nei confronti del Regno di Francia. In ragione delle conseguenze della sconfitta, San Francesco Saverio si rifugiò manco a dirlo in Francia e per la precisione a Parigi dove ebbe modo di seguire i propri studi in teologia presso la prestigiosa Università della Sorbona. Durante questo periodo San Francesco Saverio ebbe modo di conoscere tantissimi personaggi che come lui erano animati dalla volontà di servire degnamente il Signore seguendone gli insegnamenti. Questo comportò che nell’anno 1534 proprio a Parigi nacque la cosiddetta Compagnia di Gesù i cui componenti avevano l’obbligo di seguire alcuni dettami (voti) e per la precisione era l’assoluta povertà, la castità ed il pellegrinaggio in Terra Santa. Questa nuova compagnia ben presto si trovò a dover far i conti con alcune problematiche come l’impossibilità di poter partire dal porto di Venezia alla volta di Gerusalemme per via della mancanza di risorse sufficienti per lo scopo. Un problema che venne risolto grazie all’intervento del Papa Paolo III che decise di farsi carico del costo del lungo viaggio.
Nel 1537, San Francesco Saverio, prese i voti a Roma diventando sacerdote il che ebbe un significato piuttosto importante in quanto la sua ordinazione fece in modo che la compagnia dei gesuiti andasse di fatto ad aggiungere un quarto voto che nello specifico è quello obbedienza nei confronti della persona del Papa. Nel 1541 dietro precisa indicazione da parte del re del Portogallo, Papa Paolo III inviò una lunga serie di missionari al fine di mettere in atto un’opera di evangelizzazione nei confronti dei territori delle Nuove Indie. Tra i missionari che vennero inviati c’era anche San Francesco Saverio per un viaggio che secondo la tradizione sarebbe durato oltre un anno e che gli consentì di spingersi fino alle Filippine. San Francesco Saverio in seguito arrivò a toccare l’isola del Giappone mettendo in essere la sua evangelizzazione. Tra gli altri stati c’era la Malacca e la Malesia mentre la Cina era ormai entrata nelle sue mire. Tuttavia il sogno di evangelizzare uno stato sconfinato come la Cina in quanto nel 1552 a seguito di una terribile malattia morì. San Francesco Saverio venne canonizzato Papa Gregorio XV nel 1622, le sue spoglie sono state conservare nella chiesa della città di Goa mentre un suo braccio venne inviato a Roma come reliquia. San Francesco Saverio viene commemorato il 3 dicembre ed è il Santo Patrono dell’India, del Giappone, delle missioni, dello stato del Pakistan e dei marinai.