Il 2017 verrà ricordato, tra le altre cose, come l’anno dei concorsi: sempre affollatissimi, come quello per aspiranti infermieri. La crisi economica e l’alto tasso di disoccupazione hanno il loro peso in questo fenomeno. Succede allora che 12mila aspiranti infermieri si rechino davanti ai cancelli della Fiera di Genova, dove si è svolta la prima tappa del concorso. I partecipanti al concorso di infermieri hanno avuto 45 minuti di tempo per rispondere correttamente alle 45 domande di logica e cultura generale. Quella di stamattina è stata infatti una preselezione, perché ovviamente il numero dei partecipanti va ridotto sensibilmente: un terzo di loro passerà allora alla fase successiva, continuando a sperare di conquistare uno dei 100 posti da infermiere in Liguria. Non verranno comunque assunti tutti insieme, perché si arriverà a regime nel 2018.
Tantissimi dunque hanno intrapreso oggi un viaggio della speranza: qualcuno è partito ieri mattina dal Sud, c’è anche chi ha trascorso la nottata in pullman o su una panchina. Per risparmiare sulle spese, ad esempio, 500 ragazzi provenienti da Napoli e Caserta hanno noleggiato i bus. L’arrivo in massa dei candidati ha mandato in tilt oggi il traffico cittadino: incolonnamenti in Sopraelevata, ad esempio, a causa del grande afflusso di veicoli verso la Fiera. In molti hanno sfogato il loro disagio per le ore di attesa: «È incredibile che un evento di questa portata sia stato organizzato in questo modo», scrive Il Secolo XIX citando la testimonianza di una candidata.
Le polemiche sono dilagate anche in ambito politico: il gruppo Pd ha chiesto all’assessore Viale di riferire in Consiglio. «Come fa la Regione Liguria a indire un concorso del genere (così importante e di tale portata) senza occuparsi di tutto ciò che un appuntamento di questo tipo comporta? A pagarne le spese non sono solo i cittadini genovesi bloccati per ore nel traffico, ma anche i tanti aspiranti infermieri, il cui unico obiettivo è ottenere un posto di lavoro».