Orrore in Pakistan dove, nella serata di ieri, il custode di un sepolcro ha ucciso 20 fedeli in modo terribile. Il massacro si è consumato nella provincia pachistana di Punjab. E’ qui che il responsabile della strage ha dapprima denudato, poi torturato ed infine ucciso con un’arma da taglio una ventina di persone, ferendone altre quattro. A darne notizia è il quotidiano UnioneSarda.it, ricostruendo le drammatiche fasi dell’uccisione dei fedeli. Secondo le prime indiscrezioni, il custode, Abdul Waheed, avrebbe invitato all’interno della sua abitazione un gruppo di fedeli del sepolcro Darbar Ali Muhammad Gujjar a Sargodha, ignari del piano diabolico ordito dall’uomo. Aiutato da alcuni complici, il custode avrebbe picchiato con un bastone le povere vittime presenti, quindi le avrebbe ammazzate con una sciabola. Fortunatamente, alcune persone del gruppo sarebbero riuscite a scappare dalla follia omicida dell’uomo e dei suoi complici ed avrebbero immediatamente allertato le forze dell’ordine. La denuncia sarebbe partita da una donna, rimasta ferita insieme ad altre tre persone ed ha permesso di fermare Waheed ed i suoi complici. Una volta individuato e fermato, il custode avrebbe confessato alla polizia la strage da lui stesso realizzata, giustificando l’atroce gesto con la scusa che le vittime “dovevano essere purificate”. L’uomo è finito così in manette insieme ad altre sei persone che si sono rese responsabili del massacro di gruppo.
Dietro la mattanza che si è consumata ieri in Pakistan per mano del custode di un sepolcro musulmano, ai danni di 20 fedeli innocenti, ci sarebbe l’intento del killer seriale di “purificare” le sue vittime con la morte. Secondo quanto riportato dal sito Globalist.it, il vice commissario Liaquat Ali Chatta ha raccontato ai media che il custode assassino, Abdul Waheed, grazie all’aiuto dei suoi complici, aveva messo a punto il suo piano diabolico nei minimi dettagli. Per tale ragione, al fine di realizzare più facilmente il suo obiettivo aveva provveduto ad intossicare con una sostanza allucinogena i 20 fedeli accorsi, su invito, nella sua abitazione, prima di ucciderli a colpi di sciabola. Secondo le Forze dell’ordine il custode artefice della strage soffrirebbe di disturbi mentali e nella sua confessione avrebbe aggiunto di aver deciso di eliminare il gruppo di fedeli per vendicarsi della morte del suo leader spirituale Ali Muhammad, avvenuta due anni prima. L’uomo era convinto che ad ucciderlo fossero stati proprio i fedeli del sepolcro. Clicca qui per vedere il video post massacro.