Guido Rossi è morto oggi all’età di 86 anni. Tra i giuristi italiani più conosciuti, era uno dei massimi esperti di diritto societario. Tante le cariche ricoperte: presidente della Consob, senatore della Repubblica, numero uno di Montedison e Telecom, commissario straordinario della FIGC. Proprio per questa carica ha subito diversi attacchi: chiamato a gestire l’emergenza creatasi dopo lo scandalo di Calciopoli, finì al centro di numerose polemiche per aver fatto parte precedentemente per quattro anni del cda dell’Inter, principale beneficiaria della bufera calcistica del 2006. Guido Rossi a tal proposito è noto per aver assegnato a tavolino lo scudetto 2005/2006 all’Inter dopo le penalizzazioni di Juventus, retrocessa in Serie B, e Milan.
EX PRESIDENTE CONSOB E TELECOM
Nato a Milano il 16 marzo 1931, Guido Rossi si era laureato in Giurisprudenza all’Università di Pavia. Successivamente ha conseguito un master ad Harvard. Nel 1981 la nomina a presidente della Consob, la Commissione nazionale per le società e la Borsa, di cui divenne garante etico trent’anni dopo, nel 2011. Nel mezzo tantissimi incarichi aziendali: ha guidato Ferfin-Montedison e Telecom. Nel 2007 è stato nominato consulente della Fiat. L’anno scorso invece il suo studio ha assistito anche la famiglia Riva nella trattativa con i commissari straordinari di Ilva per la definizione dell’importo che gli ex proprietari hanno dovuto versare come contributo per le spese di risanamento ambientale. Vent’anni prima era stato invece decisivo nell’arbitrato tra la famiglia Riva e l’Iri, allora proprietario dello stabilimento siderurgico. Guido Rossi è autore di diversi volumi, tra cui “Il fallimento nel diritto americano” del 1956, “Trasparenze e vergogna. Le società e la Borsa” del 1982, “La scalata del mercato” del 1986. Ha scritto anche numerosi studi monografici in tema di società, impresa, mercati mobiliari e legislazione antitrust (come “Antitrust e teoria della giustizia” del 1995). Le sue ultime opere di grande diffusione invece sono state “Il conflitto epidemico” e “Il gioco delle regole” del 2003.