Una settimana dopo la visita di Papa Francesco a Milano, parla in una lunga intervista al Corriere della Sera l^Arcivescovo di Milano, Cardinale Angelo Scola. Un porporato dimissionario (raggiungi i 75 anni limite, nelle prossime settimane Bergoglio dovrà decidere il da farsi nella Diocesi più grande al mondo come quella di Milano) che ha incontrato con una preparazione di mesi la grande visita pastorale del Santo Padre per le zone milanesi. Scola al collega Aldo Cazzullo ha voluto per prima cosa allontanare ogni ambiguità sul suo rapporto con Papa Francesco, dimostrato tra l’altro dal fantastico successo della visita a Milano di una settimana fa; «Al di là di tanti luoghi comuni giornalistici, il mio rapporto con Bergoglio è sempre stato molto buono e molto cordiale, sia nelle riunioni di cardinali, sia nei sinodi dei vescovi», racconta Scola arrivando poi al tema cruciale del Conclave post-dimissioni di Papa Ratzinger. «Tra noi non c’ è mai stata incomprensione o cattiva volontà. Si sono costruite immagini falsate del Conclave. Ma la riservatezza sul Conclave è al servizio della comunione nella Chiesa: quindi del Conclave non si parla». Un punto assai delicato dell’intervista fatta a Scola è certamente il passaggio sui “delicta graviora” della Chiesa e dei suoi ministri; un fattore come quello della pedofiia che agita da anni ormai il mondo del Vaticano e con il quale Scola condivide la lucida e veemente analisi di Bergoglio. «Il Papa è stato molto netto su questo punto. Dall’esterno spesso non si coglie l’impegno della Chiesa verso le vittime, e anche verso chi ha gravemente sbagliato. Le procedure poi sono molto complesse».
Il Cardinale Angelo Scola ha commentato come un grande “successo” l’incontro con un milione di fedeli lo scorso weekend con Papa Francesco a Milano e Monza, sottolineando un aspetto rimasto forse “nell’ombra” delle cronache normali: «In ogni occasione di incontro sono sorpreso dalla persistenza di un senso spontaneo di fede: la gente si raccomanda per i propri bisogni, chiede una preghiera per il figlio che sbanda o la moglie o il marito che è andato via». Resta però un problema, forse il vero problema della Chiesa che secondo Scola andrebbe visionato con molta più attenzione: «quando si esce di Chiesa i criteri di valutazione della vita quotidiana sono quelli dominanti forniti dalle agenzie culturali di oggi. Il fossato tra la fede e la vita si è allargato. Ho ripreso questo tema nella visita pastorale: insistendo sulla necessità di avere la stessa mentalità di Gesù, gli stessi sentimenti di Gesù. A Milano dobbiamo passare con più decisione dalla convenzione alla convinzione», si legge nell’intervista di Scola sul Corriere. Una “pro-vocazione” che Papa Francesco sta rappresentando per tutti, per la Chiesa e per i fedeli e anche per cha smarrito la propria fede: «In Papa Francesco vedo quattro elementi: la testimonianza in prima persona; l’ uso degli esempi; la cultura di popolo; l’ insegnamento vero e proprio. Tutti e quattro vanno tenuti insieme. Se si separa uno e lo si mette contro l’ altro, se si tenta di catturare il Papa schierandolo dalla propria parte, si entra nell’ideologia». Insomma, altro che scontro: nella diversità delle esperienze affrontate in due Chiese profondamente differenti come quella italiana e quella argentina, i due “duellanti” dell’ultimo Conclave hanno stretto rapporto e rinsaldato con questa prima visita di Bergoglio a Milano. E il futuro del dimissionario Arcivescovo di Milano, quale sarà? «Attendo di parlarne con il Santo Padre: tocca a lui decidere. Certo non resterò per molto tempo; Ho trovato una canonica vuota in un piccolo paese, Imberido. Si vedono i laghetti della Brianza: Oggiono, Annone, Pusiano. I corni di Canzo, il monastero di San Pietro al monte. E poi il Resegone e le due Grigne. Torno a casa». Farà il prete, semplice, eppure così importante per una fase delicata della vita milanese e della Chiesa. Un incontro tra diversità e la ricchezza della fede in Cristo, l’unico e vero collante di ogni uomo di Chiesa e di fede come Angelo Scola e come il Pontefice.