Il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, ha dichiarato che intende denunciare il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini per una frase pronunciato contro il sindacato
Il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, ha fatto intendere, i un’intervista concessa a Il Corriere della Sera, che i suoi occhi sarebbero stati puntati su quello che l’amministratore delegato della Fiat avrebbe detto al Meeting di Rimini. «Se da Sergio Marchionne arrivasse un segnale di distensione, magari accogliendo le parole del presidente della Repubblica sul reintegro dei tre operai licenziati a Melfi, questo sarebbe accolto dalla Cgil e dalla Fiom, che hanno già detto di essere pronte a riprendere il dialogo».Parlando ancora della Fiat, Epifanisi si è detto convinto del fatto che. l’accordo su Somigliano raggiunto da tutti io sindacati salvo la Fiom sia stato originato dal clima di paura diffuso. A chi gli fa notare che la Cgil sembra volere seguire principalmente la strada del conflitto come modalità di rapporto con le aziende, risponde che si tratta di «una vulgata sulla Cgil che non corrisponde alla realtà». E, a tal proposito, ha annunciato querela per il ministro Gelmini.
Il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, non perdona al ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini una sua frase apparsa sua un’intervista di alcuni giorni fa a Il Corriere della Sera. La Gelmini, a chi gli faceva notare che ad alcuni sembra che la Fiat cerchi sempre lo scontro con i sindacati, aveva risposto: «Sono convinta del contrario. È la Fiom che cerca sistematicamente lo scontro e questo perché secondo loro l’azienda è sempre un avversario, l’imprenditore una sanguisuga che si arricchisce sulle spalle dei lavoratori. Per la Fiom e per la Cgil gli imprenditori andrebbero messi tutti al rogo».La Fiom ha una sua identità, una sua radicalità: da sempre ha rappresentato la sinistra del sindacato. Ma anche per i metalmeccanici il conflitto serve per arrivare all’accordo».
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