La nuova pista relativa alla fuga del 36enne Luca, fratello di Vittorio Materazzo e suo presunto assassino, troverebbe conferma anche in un elemento che non sarebbe affatto passato inosservato presso gli inquirenti. Lo rivela Il Mattino il quale, nei giorni scorsi riportava il giallo di una valigia che Luca Materazzo aveva sistemato in auto il giorno seguente all’uccisione del fratello. Proprio con quel bagaglio si presentò in Questura dove denunciò la presunta intrusione di ignoti nel suo appartamento, anche se ciò non trovò conferma nel lavoro della Scientifica. Il dettaglio della valigia viene però riportato in una delle informative che compongono il fascicolo di inchiesta sul delitto di Vittorio Materazzo e che il gup richiama nel paragrafo dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del fratello della vittima, Luca, motivandone il pericolo di fuga. Un pericolo sempre definito dal giudice “fondato, concreto e attuale” anche alla luce di quanto avvenuto dopo l’omicidio. Luca Materazzo, ora ricercato in Italia ed all’estero, avrebbe fatto misteriosamente perdere le tracce e soprattutto potrebbe ora essere in procinto di raggiungere la Svizzera, ammesso che non lo abbia già fatto.
Proseguono le segnalazioni di Luca Materazzo, fratello di Vittorio e suo presunto assassino. Nell’omicidio di Chiaia, Napoli, avvenuto il 28 novembre scorso, l’ingegnere fu ucciso con 41 coltellate sotto la sua abitazione, in via Maria Cristina di Savoia. Per gli inquirenti non ci sarebbero dubbi: l’autore del delitto sarebbe proprio il fratello 36enne, attorno al quale oggi si concentrano le ricerche. Secondo le ultime novità riportate dal quotidiano Il Mattino nella sua edizione online, la presenza di Luca Materazzo sarebbe stata di recente segnalata al Nord Italia e precisamente tra Dongo, sulla costa occidentale del Lago di Como e il confine con la Svizzera. Il dubbio è che il giovane stia tentando la fuga all’estero. A segnalare la sua presenza al Settentrione sarebbe stata inizialmente una donna, seguita poi da altri testimoni, i quali sono quasi certi di poter affermare che il giovane incrociato per strada possa essere stato proprio il presunto assassina di Vittorio Materazzo. La fuga del giovane Luca dura ormai da due mesi e stando a quanto rivelato dai testimoni, ora si sarebbe camuffato al fine di non farsi riconoscere con facilità. Finora siamo stati abituati a vedere l’immagine diffusa dagli inquirenti e che ritrae Luca Materazzo con capelli corti, occhiali e barbara rasata. Quasi certamente, da quando ha fatto perdere le sue tracce lo scorso 28 novembre, è possibile che attualmente possa essere decisamente diverso, con barba e capelli più lunghi e una montatura di occhiali differente. Le indagini sull’omicidio di Vittorio Materazzo non si fermano e anche dopo le segnalazioni sono stati effettuati degli accertamenti che però non avrebbero portato ad alcun riscontro utile. Chi conosce bene Luca è pronto a giurare che nella sua fuga verso il Nord e, forse, verso l’estero, il presunto assassino del fratello possa essere stato aiutato da qualcuno. Potrebbero esserci delle persone delle quali Materazzo si fida ciecamente e che avrebbero potuto aiutarlo fornendogli un mezzo di trasporto (un’auto se non addirittura un aereo privato) in grado di farlo muovere rapidamente da Napoli al Nord Italia, in vista di una possibile quanto ulteriore fuga verso la Svizzera. Il fatto che sia stato avvistato proprio al confine svizzero non avrebbe sorpreso più di tanto gli inquirenti, anche alla luce della presenza di parenti del 36enne al Nord Italia. La caccia all’uomo, nel frattempo continua.